Quella notte non dormii molto perché Niall pianse a lungo e io cercai di stringerlo e coccolarlo per il più tempo possibile, lottando contro i miei occhi che mi obbligavano quasi a dormire. Quando lui si addormentò poi, lo feci anche io e dormimmo insieme. Dormii circa due ore e mezza perché poi avrei dovuto prendere l'aereo piuttosto presto per Londra dove mi aspettavano Harry e Louis con la macchina.
Approfittai per dormire in aereo, Horan non finiva di piangere in aereoporto e mi sentivo a disagio, che cosa avrei dovuto fare? Gli promisi che sarei tornato presto e che ci saremmo sentiti ogni giorno se lo desiderava. Lui mi sorrise e mi strappò un bacio veloce sulle labbra. Io gli sorrisi e poi andai.
A Londra, incontrai Louis ad aspettarmi.
"Muoviti! Siamo in ritardo abbiamo mezz'ora per arrivare al college"
Era sabato, però l'orario di ritorno degli studenti era alle dieci e per quel weekend era vietato uscire dalle mura della scuola.
In macchina dormii un'altra mezz'ora anche se il sonno arrivò dopo venti minuti perché il mio pensiero era Liam. L'avrei rivisto, avremmo parlato, e di sicuro avremmo discusso per quello che era successo e soprattutto lui avrebbe voluto sapere perché non rispondevo al cellulare.
A quei pensieri il sonno andò via, ma dieci minuti riuscii a godermeli. Mi stropicciai gli occhi quando scesi dall'auto e presi la valigia. Sarei dovuto stare in quelle mura ancora per mesi, ancora per anni e non ce l'avrei mai fatta.
Salii le scale dopo aver salutato i miei amici e mi ritrovai di fronte alla stanza mia e di Payne. Deglutii sentendo della musica all'interno, quindi il ragazzo era già arrivato. In un attimo il mio cuore iniziò a battere forte, iniziai a deglutire con difficoltà la saliva e soprattutto la paura mi invase. Di cosa avrei dovuto aver paura? Beh, sicuramente, di quello che avrei potuto fare appena lo avrei visto, di quello che avrei potuto provare, di tutto insomma.
Bussai perché non avevo le chiavi, le aveva sempre tenute Liam per sicurezza. Quando mi aprì lo trovai vestito con una maglietta, una felpa aperta e dei jeans soliti suoi. Lo guardai deglutendo e per qualche secondo lui sostenne il mio sguardo. Sembrava serio, quasi arrabbiato. Sospirò e si spostò per farmi entrare.
"Ciao"
Mi disse solo. Io entrai abbassando la testa e sussurrai un "Ciao". Non mi disse altro, tornò a distendersi sul letto riaccendendo la musica. Lo guardai per un bel po' sperando mi disse qualcos'altro ma non fu così. Gli diedi la schiena mentre iniziai a svuotare la mia valigia. Indossavo il suo orologio, Niall mi aveva comprato le batterie e ora funzionava. Probabilmente lo notò perché per qualche secondo mi sentii i suoi occhi su di me. Quando voltai lo sguardo su di lui però lo vidi spostare gli occhi sul libro che stava leggendo. Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. L'aveva letto cinque o sei volte da quando lo conoscevo.
Deglutii sentendomi in colpa. Era arrabbiato con me, si vedeva. Decisi di svuotare la mia valigia e sistemare le cose prima di farmi una doccia calda. Mi preparai le cose e con l'asciugamano mi fermai sulla porta del bagno.
"Vado a farmi una doccia"
Non mi degnò di uno sguardo, semplicemente annuì senza staccare gli occhi dal libro. In quel momento sospirai e mi avvicinai a lui, poi mi sedetti sul suo letto togliendogli il libro che gli copriva il viso. Avevo paura, sentivo il cuore battere forte.
"Liam, sei arrabbiato con-"
"Arrabbiato non è la parola giusta"
Chiuse il libro e si mise seduto accanto a me. Io deglutii. Era così serio e io mi sentivo così debole davanti a lui. A malapena riuscii a sostenere il suo sguardo.
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Golden || Ziam Mayne
Fiksi PenggemarDal testo: "Non farlo mai più okay? Te lo giuro, ti dirò tutta la verità, non ti nasconderò nulla, ti porterò a casa mia, basta che non lo fai mai più" Con le lacrime che gli rigarono il viso pronunciò quelle parole così dolci, sembrava così preocc...