34. Oops?

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No, non sono morto.

Mi svegliai chissà quanto tempo dopo in una stanza d'ospedale. La prima cosa che vidi fu la mascherina che avevo sul naso che mi circondava anche la bocca. Ero disteso, con le braccia stese in modo che dei tubi mi entrassero nelle vene attraverso degli aghi. Ancora scombussolato e confuso, con gli occhi a malapena aperti, girai il viso per guardarmi intorno. A destra avevo due o tre macchine a cui ero collegato mentre a sinistra, beh, lì c'era Liam.

Il ragazzo dormiva con la testa appoggiata al mio cuscino e la mano che stringeva la mia. Non ci potevo credere.

Quel ragazzo, davvero era lì? Accanto a me?

In un attimo sentii l'esigenza di sapere che giorno era, che ore erano e soprattutto da quanto Liam era lì.

Cercai di alzarmi, mettermi seduto ma il mio corpo non rispondeva, sentivo le braccia e le gambe così deboli che non riuscivo a muoverle. A malapena riuscii ad accarezzare la mano del mio ragazzo con il pollice. Riuscii ad aprire un po' di più gli occhi e quando la mia visuale si allargò, guardai l'orologio appeso al muro di fronte a me.

Le 3.45.

Chiusi gli occhi e feci qualche respiro profondo. Non lo svegliai, rimasi con gli occhi chiusi a riposare ancora, così da ricordare quello che era successo.

Il litigio, la droga, tutto questo per dimenticare Liam. Ed ero finito in ospedale. Ripensai alle sue parole, a quei due mesi e in un attimo sentii gli occhi lacrimare di nuovo, forse per il troppo sonno, forse per il dolore che ancora provavo. Non aveva funzionato sballarsi.

Sentii la sveglia di Liam impostata alle 5.30. In quel momento il ragazzo si svegliò e mi vide ancora con gli occhi chiusi. Non lo sapeva che ero sveglio, ma feci finta di dormire.

"Zayn.."

Mi accarezzò il viso dolcemente e senza che me ne accorsi iniziai a piangere. Il ragazzo prontamente mi asciugò le lacrime con le dita.

"Lo stai facendo di nuovo.."

"Che cosa?"

Risposi con tono flebile, a malapena lo sentii io. Aprii leggermente gli occhi ancora debole e lo guardai. In un attimo un sorriso gli si formò sulle labbra e fece sorridere anche me.

"Oh mio dio Zayn!"

Mi abbracciò di colpo, infilando la testa nell'incavo del mio collo. Mi sforzai e lentamente spostai un braccio sulla sua schiena per accarezzarlo. Ma poco dopo cedetti e lasciai che cadesse sul mio corpo. Ero così debole, non ci riuscivo.

"Q-quanto ho dormito?"

Sussurrai mentre Liam mi toglieva lentamente la mascherina.

"Troppo, davvero troppo amore mio. Non farlo mai più okay? Te lo giuro, ti dirò tutta la verità, ti porterò a casa mia, basta che non lo fai mai più"

Con le lacrime che gli rigarono il viso pronunciò quelle parole così dolci, sembrava così preoccupato per me. Senza motivo gli sorrisi e aspettai solo che mi baciasse. Lo fece dopo pochi secondi e tra un singhiozzo e l'altro, le sue lacrime caddero sul mio viso.

"Liam basta.. Ehi, sto bene ora, basta piangere"

Sussurrai ancora immobile, incapace di muovermi.

"Ho avuto così tanta paura di perderti Zayn. Non hai idea io.. Io al solo pensiero di saperti morto.."

Non finì la frase perché sforzai nuovamente il braccio per accarezzargli il viso e asciugargli le lacrime.

"Liam, sto bene davvero. Sono ancora qui, con te. Non ti lascerò mai"

"Nemmeno io Zayn, non lo farò mai. Ti amo.. Ti amo più della mia vita"

Mi disse con gli occhi rossi e le labbra gonfie. Gliele accarezzai dolcemente e sorrisi sussurrando un flebile "Ti amo". La mia voce era così bassa che a malapena la sentivo io.

Il ragazzo infilò la testa nell'incavo del mio collo e pianse. Tirò fuori tutte quelle lacrime che non avrebbe dovuto buttare fuori per me. Non le meritavo, dopo quello che avevo fatto.

"Mi dispiace.. Mi dispiace davvero Zayn. I-io ti dirò tutto, tutto quello che vuoi su di me, tutta la verità.."

"Liam.. Non ti costringo se tu non vuoi-"

"No! Lo farò.. Hai il diritto di sapere.. Promettimi solo che non farai più cose del genere, per favore"

Mi disse con la voce rotta dalle lacrime. Non l'avevo mai visto così, disperato e preoccupato per me.

"Te lo prometto"

Sussurrai e gli diedi un bacio sulla fronte. Rimanemmo così per un po', finché non furono le sei.

"Ora arriva la colazione. Io devo tornare al college, se mi beccano qui mi ammazzano"

Si asciugò in fretta le lacrime e si soffiò il naso. Era tutto rosso, con gli occhi gonfi e ancora lucidi. Mi strinse la mano e poi si piegò a baciarmi.

"Torno appena finisco le lezioni, ti amo"

Sorrisi.

"Ti amo anche io Liam"

Sussurrai e lo seguii con lo sguardo uscire e chiudere la porta.

Poco dopo entrò un' infermiera con un carrellino su cui aveva dei vassoi con del cibo. Quando mi vide sveglio mi sorrise.

"Grazie al cielo ti sei svegliato. Come ti senti?"

Mi chiese e invece che darmi il vassoio, prese delle fiale dalla tasca. Erano si e no cinque o sei.

"Debole.. Molto"

Sussurrai con voce bassa.

"Lo immagino, non hai nulla nel corpo da ieri mattina. Ma ora che sei sveglio potrai mangiare. Sai, per una settimana sei rimasto in vita con questi tubetti"

Mi sorrise. Era gentile. Corrugai la fronte però, non capendo mentre mi tolse il tubo collegato all'ago nella mia vena così da inserire una fiala alla volta. Vidi il liquido che era dentro scivolare lentamente dentro di me.

"Una settimana? Ho dormito così tanto?"

"Oh no.. Non hai dormito, eri in coma tesoro. Quando ti hanno portato qui, con il massaggio cardiaco ti sei svegliato ma sei svenuto subito dopo. Poi sei entrato in coma"

"Oh cristo.. E quello che mi sta mettendo che cos'è?"

La guardai ancora confuso. Era arrivata alla terza fiala.

"Sono sostanze necessarie al tuo corpo per stare in vita. Essendo in coma, non potevi mangiare quindi ti iniettavamo queste ogni mattina"

Mi sorrise e la lasciai finire. All'ultima la guardai accennando un sorriso.

"Grazie"

Sussurrai mentre sentivo il corpo riprendersi un po'.

"Tranquillo, vado a chiamare il dottore così ti visita"

Uscì dalla stanza e io rimasi ancora fermo. Dopo qualche minuto riuscii ad alzarmi e mettermi seduto contro i cuscini. Notai solo in quel momento un altro ago nel braccio sinistro collegato ad un sacchetto mezzo pieno di sangue. Lentamente si riempì e puntualmente il dottore entrò per visitarmi.


Golden || Ziam Mayne Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora