36. Il ballo della scuola.

5K 387 412
                                    

"Cosa?! Zayn tu-"

Mio padre era scioccato. Aveva gli occhi fuori dalle orbite così come mia madre. Entrambi non sapevano cosa dire e nemmeno Liam, che di sicuro non si aspettava lo dicessi con così tanta nonchalance a dei genitori omofobi.

"Tu.. Tu stai oltrepassando il limite"

Mi disse mia madre, evidentemente arrabbiata perché iniziò a gesticolare mentre parlava.

"Tu lo sai che cosa fanno ai gay? Tu lo sai che non puoi andare in giro tenendolo per mano vero? E lo sai che va contro la nostra religione e soprattutto contro le nostre regole morali?!"

"Pensi che me ne importi qualcosa?! Non mi interessa! Io lo amo e voglio stare con lui, anche a costo di rinunciare alla mia famiglia. Anzi no, sapete cosa? Ci ho rinunciato già molto tempo fa, quando sono scappato. Potete considerarmi morto, la mia famiglia è Liam ora"

Li guardai entrambi seri negli occhi. Mio padre si riprese con un colpo di tosse e mi si avvicinò.

"Bene. Suppongo che possiamo dirci addio"

"Già, proprio così"

Lo guardai e iniziai a tremare. Mia madre si era già avvicinata alla porta per uscire e stava solo aspettando Yaser che rimase a fissarmi negli occhi.

"Tu finirai all'inferno Zayn"

Mi disse a denti stretti e poi seza togliere gli occhi dai miei uscì. Sbatterono la porta e sobbalzai al rumore. Mi girai verso Liam che era rimasto immobile e impassibile davanti a tutta la scena.

"Zayn.. Mi dispiace"

Pronunciò lo parole con un sussurro, io non risposi. Lo guardai e lentamente i miei occhi si riempirono di lacrime.

Piansi.

Piansi perché ora, se Liam avesse deciso di lasciarmi un giorno, non avrei avuto più la mia ancora di salvezza.


Passai il penultimo giorno a stare male. Non è mai facile dire addio alla propria famiglia, anche se ti hanno trattato di merda tutta la vita. Sono pur sempre le persone che ti hanno messo al mondo. Liam mi aiutò, stette ore e ore a tenermi tra le sue braccia a dirmi che non mi lascerà mai da solo. E sperai vivamente che fosse vero.

Il preside, per punizione, aveva proibito a me, Avril e la band di suonare al ballo della scuola e anche di parteciparvi. Così, mentre Liam si preparava sistemandosi la cravatta nera attorno al collo, mi avvicinai a lui con ancora la tuta del pigiama.

Sì, ero rimasto in pigiama per due giorni, problemi?

"Quindi.. Ci vai con Sophia?"

Chiesi con voce flebile. Non stavo bene, e il fatto che non potevo andare con Liam al ballo mi distruggeva. O meglio, lo faceva il fatto che ci andasse con qualcuno che non ero io.

"Chi ha detto che mi sto preparando per il ballo?"

"Beh.. Sembri un pinguino, è logico"

"E se volessi uscire con te invece che andare al ballo?"

Alzai il viso che fino a quel momento aveva fissato il pavimento e mi alzai dal letto.

"C-cosa? Sei scemo? Hai un ballo, una serata prenotata, sei matto! E poi.. Non mi va di rovinarti l'ultimo giorno di scuola"

Borbottai, guardandolo un po' male. Lui alzò le spalle e si girò, facendo per uscire.

"Oh beh, vorrà dire che starò con Sophia, ballerò con lei un lento molto molto romantico e soprattutto ci divertiremo un mondo!"

Golden || Ziam Mayne Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora