38. "Merenda"

4.3K 370 246
                                    

Arrivati in giardino vidi il tavolo pieno zeppo di piatti e bevande.

"Eccovi! Ho appena sfornato la torta e la nonna ha fatto i suoi muffin, ne volete?"

La madre di Liam mi sorrise mentre ci sedemmo uno accanto all'altro. Guardai con occhi spalancati i dolci che erano appoggiati su dei piatti bianchi. Sorrisi, un po' imbarazzato.

"Non essere timido Zayn, starai qui tutta l'estate non devi sentirti un ospite. Sei di famiglia ora"

La nonna mi fece un sorriso e mi avvicinò il piatto della torta. Rimasi a guardarla sorridendo, sembrava essere molto anziana, doveva essere vicino ai novant'anni.

"La ringrazio. Solo che.. Mi sembra tutto così strano, avrei voluto avere anche io una famiglia bella come la vostra"

Sentii la mano di Liam accarezzarmi dolcemente la coscia mentre Karin tagliava un pezzo di torta per ognuno.

"Liam non ci ha detto nulla della tua famiglia"

"No, non l'ho fatto mamma. Perché non mi sembra giusto che parli io, magari lui non vuole parlarne"

Sorrisi a Liam in modo sincero. Lui sì che era un bravo ragazzo, aveva tenuto tutto segreto perché mi rispettava.

"Hai fatto bene"

La nonna sorrise. Poi vidi la sorella Ruth uscire di casa di corsa dicendo che andava a lavoro. Non riuscii nemmeno a salutarla con la mano che era già partita in motorino.

"Beh, noi non ti costringiamo Zayn. Quando vuoi siamo sempre qui per una chiacchierata"

"Signora Payne-"

Mi bloccai di colpo a vedere il suo sguardo diventato di colpo serio. Ma poi mi sorrise dolcemente.

"Tesoro chiamami Karin"

"Scusi.. Karin, non devo dire niente sulla mia famiglia perché ce l'ho davanti agli occhi. Ho lasciato i miei genitori e le mie sorelle, che si sono appena sposate, perché si sono trasferiti in Pakistan, il mio paese Natale. E io non mi sarei mai allontanato da Liam per nessun motivo, quindi ho rinunciato a loro"

Dissi alzando le spalle, addentando un morso della torta al limone fatta in casa. Gemetti a bocca chiusa appena sentii il delizioso sapore.

"Dio, è buonissima!"

Dissi non appena ingoiai il pezzettino. Liam mi sorrise e iniziò a mangiare anche lui.

"Beh, visto che sei così gentile, penso che Liam ti abbia parlato di Scarlet"

Il ragazzo tossì e per poco non sputò il pezzo di torta. Karin rimase confusa e ci guardò con aria persa.

"Mamma, dov'è papà?"

Chiese Liam, con un tono di voce che faceva intendere che voleva cambiare discorso. Io abbassai lo sguardo e scostai la gamba dalla sua mano.

"A lavoro, perché?"

"Non mi ha parlato di Scarlet, non so chi sia"

Dissi con un tono di voce un po' seccato mentre finivo il mio pezzo di torta. La nonna, dopo aver inghiottito un minuscolo boccone, guardò il nipote in modo serio.

"Liam, dovresti parlargliene. Avresti dovuto dirglielo molto prima che rinunciasse alla sua famiglia, se ora vorrà andarsene non potrà-"

"Lo so! Lo so! Scusatemi.."

Liam alzò la voce e mi fece sobbalzare. Non l'avevo mai visto nervoso fino a quel punto. Si alzò subito dopo e tornò in casa. Rimasi a guardarlo rientrare con il bicchiere mezzo pieno di succo d'arancia in mano.

"Oh dio, perdonami Zayn. Pensavo te ne avesse parlato e non avevo idea che tu non sapessi nulla. Non volevo farlo arrabbiare"

La mamma mi guardò con occhi mortificati. Io se avessi fatto così a casa mia, di sicuro mia madre mi avrebbe preso e dato uno schiaffo dicendomi che non ci si alzava da tavola finché tutti non avevano finito di mangiare. Così faceva quando ero piccolo.

"Non si preoccupi. Ha fatto così spesso quando gli chiedevo alcune cose. Non so chi sia questa Scarlet ma sembra essere importante per lui"

"Lo è eccome. Va da lui, non preoccuparti"

Karin mi sorrise e io mi alzai lentamente. Camminai a passo calmo fino alla porta d'entrata ma poi una volta dentro corsi su per le scale. Non volevo che pensassero fossi uno ossessivo nei confronti di Liam, quindi mi finsi calmo davanti a loro ma poi raggiunsi la sua camera in un batter d'occhio. Con il fiatone arrivai alla porta della sua camera, socchiusa, e sentii che stava parlando con qualcuno.

"Ti dispiace se vengo a prenderla prima? No no, è che.. Emily, è complicato, dimmi solo se ti va bene se la passo a prendere prima del previsto. Okay, perfetto, a dopo"

Era al cellulare. Bussai leggermente prima di entrare, ora con il respiro più calmo.

"Liam.."

Sussurrai ed entrai lentamente. Era disteso sul letto con le mani sul viso. Sembrava non avesse sentito la mia voce. Chiusi la porta e lui si mise seduto, senza rivolgermi uno sguardo.

"Che c'è, vuoi sapere di Scarlet? Beh la andiamo a prendere se vuoi"

Fece per alzarsi ma lo bloccai dal petto, sedendomi accanto a lui subito dopo.

"Liam, perché hai così tanta paura di dirmelo?"

Rimase in silenzio. Vidi le sue iridi iniziare a tremare e mi avvicinai a prendergli la mano.

"Perché.. Zayn, non puoi capire finché non la vedi. Lo capirai appena andremo da lei"

"Liam, fermo" lo fermai nuovamente perché voleva alzarsi ed uscire "Mi dispiace di aver pensato ad una donna appena ho sentito il suo nome"

"Zayn, promettimi una cosa"

Si girò verso di me e mi prese entrambe le mani. Mi baciò le nocche e poi mi guardò con gli occhi lucidi.

"Dimmi, Liam"

"Promettimi che appena la vedrai non farai la prima cosa che ti salta in mente. A meno che non sia bella, non fare niente okay? Fermati a riflettere prima di agire su qualunque cosa, aspetta che io ti spieghi perché te l'ho tenuto nascosto e perché ho così tanta paura che tu possa lasciarmi da un momento all'altro. Ti prego, prima di fare cose assurde, lasciami parlare, poi pensaci bene e poi decidi che cosa fare va bene?"

Deglutii e a guardarlo negli occhi sentii il cuore battere davvero troppo forte. Iniziai a sentire gli occhi bruciare. Stavo per piangere dal nervoso?

"Liam, ne stai facendo una tragedia, che cosa mai può essere di così tanto grave?"

"Promettimelo"

Ripetè stringendomi le mani con forza. Rimasi in silenzio per un bel po' ma poi annuii.

"Sì, te lo prometto Liam"

Mi si avvicinò e mi diede un bacio lungo prima di abbracciarmi con forza. Ricambiai, ancora un po' stordito, e lo strinsi cercando di calmarlo. Seriamente, che cosa poteva nascondere un ragazzo di quasi diciannove anni?

"Ti amo Zayn"

"Ti amo anche io"

Sussurrai e gli lasciai un bacio sul collo. Poi lui si allontanò e mi sorrise appena anche se riconobbi che era un sorriso palesemente falso.

"Andiamo"


Golden || Ziam Mayne Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora