Non so di preciso quanto piansi, so solo che rimasi lì per ore con gli occhi che non volevano smettere di piangere.
Mi sembrava tutto un incubo, tutto quello che avevo passato da bambino a scuola e in famiglia era tornato tutto in una volta. Avrei voluto chiamare una delle mie sorelle ma sapevo che mi avrebbero mandato a quel paese se le avessi detto cos'era successo.
"E allora? Te lo meriti!"
Mi avrebbero risposto, come sempre.
Avrei voluto chiamare Niall ma probabilmente aveva le sue lezioni e sicuramente l'avrei disturbato. In quel momento avevo bisogno di qualcuno e non c'era nessuno. Se n'erano andati via tutti e mi avevano tutti lasciato da solo.
Come biasimarli? Uno stronzo, menefreghista del cazzo che viene insultato chiede aiuto perché le parole lo feriscono più dei pugni, lo aiutereste? Ovvio che no. Avevano ragione a non starmi accanto, ad evitarmi, a lasciarmi solo, perché era quello il destino che meritavano le persone come me. Louis alla fine aveva ragione quando mi rimproverava di usare le donne per il sesso.
"Rimarrai solo se continui ad andare a puttane!"
"Un giorno troverò la puttana che vorrà stare con me per sempre!"
Finiva così la conversazione perché se fosse continuata saremmo finiti a litigare come sempre. Però aveva fottutamente ragione.
Ora ero solo e avevo bisogno di qualcuno che mi dicesse che ce l'avrei fatta. Quel qualcuno era sempre stato Louis, ma ora era proprio lui la causa delle mie lacrime che non accennavano a fermarsi. Rannicchiato vicino al letto, per terra, com'ero nessuno sarebbe venuto. Avevo detto a Liam di starmi lontano, di non seguirmi, ma mai avrei voluto lui fosse stato lì con me ad abbracciarmi come spesso cercava di fare.
Avevo bisogno di lui, più di ogni altra cosa e in quel momento non pensai perché proprio lui. Speravo solo non avesse seguito il mio consiglio e mi avesse rincorso fino in camera.
Ma così non era. Aspettai ore che arrivasse mentre tutte quelle voci mi rimbombavano nella testa e Liam non arrivava. Probabilmente anche lui aveva creduto ad ogni singola parola pronunciata nella mensa e di sicuro avrebbe chiesto al preside di cambiare stanza perché stare con uno come me non lo vorrebbe nessuno.
Guardai l'ora sul cellulare notando le 12.30. Avevo seriamente pianto dalle otto fino a quell'ora? E avrei continuato a farlo se non fosse entrato proprio lui con un vassoio e un sandwich. Mi asciugai in fretta le lacrime ma non potei nascondere gli occhi gonfi. Mi alzai in piedi senza calcolarlo molto. Avevo bisogno di qualcuno ma non l'avrei mai ammesso, l'avrei respinto nonostante tutto.
"Zayn.."
Lo sentii sussurrare e appoggiare il vassoio sulla scrivania. Io a passo svelto mi diressi in bagno ma venni fermato dalla sua mano che mi strinse il polso costringendomi a girarmi.
"Lasciami Liam"
Dissi con un tono di voce di uno che sì, aveva pianto per ore e glielo si leggeva negli occhi che aveva bisogno di qualcuno.
"No Zayn, non essere stupido"
Mi tirò verso di lui facendo per abbracciarmi ma io lo spinsi via dal petto mentre ricominciai a piangere con la testa bassa.
"Lasciami stare! Ti ho detto che non voglio nessuno e mangiatelo tu quel cazzo di Sandwich! Non lo voglio!"
Alzai la voce e mi girai di schiena pronto a chiudermi in bagno per ore ad odiare me stesso ma appena misi la mano sulla maniglia mi fermai. Sentii le gambe rifiutare l'ordine di muoversi per fare due passi verso la stanza.
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Golden || Ziam Mayne
FanfictionDal testo: "Non farlo mai più okay? Te lo giuro, ti dirò tutta la verità, non ti nasconderò nulla, ti porterò a casa mia, basta che non lo fai mai più" Con le lacrime che gli rigarono il viso pronunciò quelle parole così dolci, sembrava così preocc...