31. Compleanni "alla Harry"

5.2K 387 713
                                    

Ce la cavammo. Il preside non ci sospese ma ci fece pulire tutto.

"Siete ragazzi con gli ormoni a mille, è normale"

Grazie a Dio avevamo un preside comprensivo. Però la notizia si diffuse in fretta a scuola.

Ero terrorizzato, avrebbero potuto insultarci o peggio picchiarci. Ma non fu così, non ancora almeno.


Harry ci invitò da lui per il suo compleanno. Fece la festa in una delle case del padre, una villa sarebbe meglio dire. Noi andammo con lui per aiutarlo. Io e Louis facemmo una playlist di musica mentre Harry e Liam cucinarono pizze, torte e comprarono le solite stronzate per una festa. Aveva invitato mezza Inghilterra quel ragazzo, gli invitati erano tantissimi.

Quando andai nella camera mia e di Liam per cambiarmi, lo vidi mettersi la tuta, quella che usava per dormire.

"Cosa fai?"

Chiesi al ragazzo.

"Non vengo alla festa, starò qui"

Mi disse Liam e rimasi immobile a guardarlo tenendo il borsone aperto.

"Cosa?! Perché?!"

Corrugai la fronte.

"Lo sai che odio la discoteca, Zayn"

"Non è una discoteca infatti, è una casa"

Lui sospirò e alzò gli occhi al cielo sedendosi sul letto.

"Non mi piace quella musica, la gente, l'alcool. Solo dio sa quanto ne abbiamo comprato al supermercato!"

"E allora?! È una festa Liam.. E tu hai anche aiutato a farla, non puoi startene chiuso in camera"

Lui abbassò la testa e io mi tolsi la maglietta. Mi cambiai, lasciandomi però sempre gli skinny e indossando solo una camicia bianca un po' elegante. Era comunque un diciottesimo.

"Non voglio Zayn.. Non è il tipo di festa a cui vado di solito"

Scosse la testa e io sospirai sedendomi a cavalcioni sulle sue gambe ancora con la camicia aperta.

"Senti.. Facciamo una cosa equa. Tu ora ti cambi, ti metti qualcosa di carino anche se ti starebbe bene anche un sacco della spazzatura e io, in cambio, stasera non tocco alcool"

Lui scosse la testa.

"No Zayn non ci voglio venire!"

"Sei il migliore amico del festeggiato! Allora se avessi fatto io la mia festa di compleanno con alcool, discoteca e tutto non saresti venuto? Anche se sei il mio ragazzo?"

Fece segno di negazione con la testa. Mi guardò con occhi da cucciolo e io sospirai.

"Allora facciamo così: tu vieni lo stesso, io non berrò alcool, starò sempre con te, non ti lascerò un attimo solo. Ci mettiamo a ballare e se non ti piace torniamo in camera a farci le coccole mh?"

"Non possiamo stare a farci le coccole e basta?"

"No, prima provi a venire alla festa, poi stiamo anche fino all'alba a farci le coccole"

Gli presi il viso e dopo qualche minuto di silenzio annuì.

Alla festa, presi un bicchiere di coca cola e dopo poco trascinai Liam a ballare sotto la musica tecno. Lui era impedito, ma io lo guidai. Gli feci mettere le mani sui miei fianchi e io gli circondai il collo con le braccia. Era spaesato, non aveva mai fatto una cosa del genere e nemmeno io, solo che mi sentivo cosa dovevo fare. Mi avvicinai al suo viso e iniziai a mimare le parole delle canzoni sulle sue labbra, sfiorandole. Nel mentre ballai su di lui, mi sentivo così tanto una donna. Sentivo lo sguardo degli altri addosso ma era Liam quello che se ne preoccupava, io no, non mi interessavano. Non li avrei mai più rivisti quei tizi.

Dopo qualche minuto Payne si lasciò trasportare e iniziò a muoversi anche lui. Mi sorrise e io lo feci di rimando.

Però non era un ballo se non si finiva per fare sesso.

Mi attaccai di più a lui facendo sfiorare i nostri inguini più volte, poi ricominciai a muovere le labbra con le parole delle canzoni. Le conoscevo tutte quasi. Il ragazzo stava impazzendo, vedermi muovere i fianchi e far sfiorare le nostre labbra più volte ma senza dargli la possibilità di baciarmi per lui era una tortura. Mi girai poi di schiena, lasciandomi stringere dal petto.

Non ci rendemmo conto di ballare per ore, senza sosta. Era così bello farlo, sentire le sue mani su di me e io su di lui. Era una sensazione stupenda, mi sentivo suo e di nessun altro. Non mi sarei mai separato da lui perché stavo bene e finalmente mi sentivo amato veramente.

Ci baciammo, più volte, non resistetti più. Mi alzai sulle punte dei piedi e lo strinsi dal collo mente lui mi teneva i fianchi e la schiena. Non passarono pochi secondi che dovetti strizzare gli occhi a causa di una luce fin troppo forte puntata su di noi. Però non gli diedi troppo bado, continuammo anche se quella luce continuava a perseguitarci. Liam scese ad accarezzarmi la coscia e il sedere.

In men che non si dica ci ritrovammo in camera quando la maggior parte degli invitati erano andati via. Dalla foga non eravamo andati in camera nostra, avevamo preso la prima stanza libera. Mi fiondai sul ragazzo spingendolo sul letto matrimoniale. Poi mi misi a cavalcioni su di lui a baciarlo.

In fretta rimanemmo completamente nudi e io mi strusciai sul suo cavallo. Ero pronto ad alzarmi e sistemarmi in modo che mi penetrasse ma proprio in quel momento la porta si spalancò. Girai il busto solo e vidi Louis e Harry impegnati a limonare, già mezzi nudi, che si buttarono sul letto, proprio accanto a noi.

"Ma che-"

Louis mi guardò e vidi che erano ubriachi entrambi. Liam si alzò così dovetti spostarmi.

"Vieni Zay, andiamo in camera nostra"

"No!"

Alzò la voce Harry visibilmente ubriaco. Rimanemmo immobili mentre in men che non si dica rimasero nudi anche loro.

"Vi lasciamo in pace Harry"

"No! Rimanete qui.. Più siamo più e divertente"

Risero insieme. Volevano fare una cosa a quattro? Pazzi!

"Siete ubriachi è meglio di no"

Dissi raccogliendo le mie cose trascinando poi Liam verso la porta. Styles però mi fermò e mi tirò dal polso sul letto, successivamente mi mise una mano sul petto per farmi stare fermo e si allungò a baciarmi.

"Aspetta che-"

Si spostò su di me ad approfondire il bacio anche se non stavo ricambiando. Poi Louis si avvicinò ad accarezzarmi il petto.

"L-Liam!"

Gemetti all'ultimo sentendo Louis e cercando di allontanare il viso da Harry. Guardai il ragazzo con gli occhi spalancati. Era immobile a guardarmi.

"Liam! Aiutami non voglio!"

"E perché no?"

Mi disse ridacchiando mentre il riccio scese a torturarmi il collo e Tomlinson stava per farmi un pompino.

"Sei serio?! Come cazzo si fa una cosa a quattro mi spieghi?!"

Deglutii e appena sentii la lingua di Louis gli presi i capelli tirandoli abbastanza per farlo allontanare.

"Daaaai Zayn!"

Lui rise. Erano entrambi ubriachi e non capivano nulla. Liam invece mi si avvicinò al viso e mi sussurrò a pochi millimetri dal viso.

"Si fa e basta"

"Cosa?! No! Liam non-"


Finì molto molto male.


Golden || Ziam Mayne Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora