Il viaggio in macchina fu piuttosto silenzioso. Liam si stava riprendendo lentamente e stava allungando il tragitto più del necessario. Aveva bisogno di tempo e non ne capivo il motivo.
Arrivammo poi in centro. Liam parcheggiò all'interno di un edificio che doveva essere un condominio. Scendemmo dall'auto e vidi che la sua mano tremò nel chiudere la portiera con la chiave. Ci avviammo verso il portone principale e il ragazzo suonò ad uno degli ultimi campanelli e rispose una voce femminile.
"Chi è?"
"Liam"
Sorrise in immediato. Il portone si aprì ed entrammo in ascensore. Sentii la tensione di Liam uscire dal suo corpo e invadere anche il mio. Ero nervoso anche io, insomma, mi stava rivelando forse il suo segreto più grande?
Quando l'ascensore si fermò al penultimo piano, le porte si aprirono e la prima cosa che vidi fu una bambina.
"Papà!"
Pronunciò quella parola con una voce così dolce che quasi ne dimenticai il significato. Il ragazzo si abbassò e la prese in braccio. Uscimmo dall'ascensore e io non mi resi conto del fatto che non stavo respirando, persi qualche battito al cuore ma non me ne accorsi. Non riuscii a distogliere lo sguardo da quegli occhi marroni e quei capelli castani, troppo chiari per essere quelli di Liam.
"Scarlet tesoro, ti sei comportata bene?"
Disse il padre, evitando il mio sguardo mentre la bambina aveva gli occhi fissi nei miei proprio come i miei nei suoi. Era sua figlia, aveva gli stessi occhi, lo stesso sguardo.
Deglutii e ripresi a respirare quando entrammo nell'appartamento di una ragazza non troppo giovane ma nemmeno troppo grande da farsi chiamare signora. Non la guardai molto perché il mio sguardo si spostò dalla bambina a terra e da terra alla bambina.
"Zayn? Zayn!"
Liam mi svegliò dandomi una piccola gomitata e alzai la testa vedendo la donna dai capelli neri e la carnagione scura come la mia.
"Piacere, sono Emily"
Mi sorrise e io ricambiai sussurrando il mio nome con la voce rotta. Mi uscì così, non saprei dire perché.
"Liam, ho appena messo su un the, ne volete una tazza?"
"O-oh, no grazie. Sei gentilissima ma mia madre mi ha chiesto di fare un po' di spesa per la cena"
"Oh, tranquillo non preoccuparti. Tieni, qui ci sono tutti i suoi giochi, ci vedremo ancora quest'estate no? A prendere un caffè"
"Certo perché no! Dai ora andiamo, a presto!"
Rimasi in silenzio per tutta la durata del dialogo. Presi la borsa rosa contenente i giochi al posto di Liam che aveva la bimba in braccio e quasi mi cadde. Non avevo il controllo del mio corpo perciò feci fatica a fare un cenno della mano per salutare la ragazza prima di uscire. Mi infilai con lui in ascensore e tenni la testa bassa.
"Zayn.."
Mi sussurrò il ragazzo con voce flebile. Io non riuscii a dire nulla. Dopo poco sentii la voce dolce della bambina che pronunciava sillabe incomprensibili, poi la sua manina mi prese i capelli e li accarezzò come se fossero quelli di una bambola. Alzai il viso e la guardai. Mi venne da sorridere in modo naturale e lei, la piccola Scarlet, passò con la mano sulla mia guancia. Poi sorrise e lì ne ebbi la certezza. Il sorriso di Liam era stampato su quel viso paffuto di quella piccola creatura nelle braccia del padre.
"Ti posso spiegare tutto, te lo giuro"
Non calcolai il ragazzo e presi la piccola manina della bambina in modo dolce. Mi prese l'indice e iniziò a giocarci, sorridendo da sola.
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Golden || Ziam Mayne
FanfictionDal testo: "Non farlo mai più okay? Te lo giuro, ti dirò tutta la verità, non ti nasconderò nulla, ti porterò a casa mia, basta che non lo fai mai più" Con le lacrime che gli rigarono il viso pronunciò quelle parole così dolci, sembrava così preocc...