Capitolo 14

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Harry in quei giorni mi sembrava strano.
Era diverso.
Non c'era stato niente in particolare che me lo avesse fatto notare però.. A pelle mi sembrava strano.
Quando sentii la discussione avuta con Louis lo seguii in camera mia, dove si stava dirigendo per posare una cosa che gli avevo chiesto di prendere per me.

Chiusi la porta per avere un po' di privacy e con tono calmo chiesi:
-Che succede con Louis?
Lui si girò verso di me e mi rispose:
-Niente perché?
-Sicuro?- insistei.
-Si..- disse alzando le spalle di poco.
-Mi fido di te..- conclusi prima di girarmi ed aprire la porta, ma poi pensai che fargli notare un piccolo particolare per cui non gli credevo affatto, non sarebbe stato male: -..HAZZA!
Lo vidi sgranare gli occhi e non avere la più pallida idea di cosa rispondermi.
Rimasi li a fissarlo per qualche secondo, poi uscii e tornai dagli altri.

Zayn era appoggiato allo schienale del divano, Louis e Niall si stavano litigando le patatine e Louis mi aveva fregato il posto, quindi mi misi vicino a Zayn.
Non che mi dispiacesse, anzi.
Anche Zayn in quei giorni mi sembrava diverso, ma in positivo.
Era sempre sorridente e allegro.
E poi, come mi aveva fatto notare Ellen, anche se io non ci credevo affatto all'inizio, Zayn mi sorrideva e provava costantemente a parlarmi e questo non potevo negare che mi facesse piacere, ma non sapevo cosa pensare.
Da una parte credevo che lui fosse ancora etero cento per cento ma dall'altra.. Non lo so.. Era diverso.

Danielle mi aveva detto che secondo lei Zayn era esattamente il tipo per me, perché era gentile, dolce e a lei lo aveva letteralmente conquistato quando al telefono, per le ordinazioni, gli aveva detto che avrebbe preso qualsiasi cosa io avessi voluto.
Questa cosa mi aveva colpito, perché "Zayn l'eterno indeciso", come lo chiamava Louis, si fidava ciecamente del mio giudizio e per me era un'onore.

Dovevo ammettere che per la storia del litigio con Daiana non ne avevo sofferto più di tanto, anche se per lui mi dispiaceva, perché sapevo che ci tenesse... Ma, in cuor mio, speravo che il mio cavaliere con il suo cavallo bianco venisse da me e lasciasse la sua ragazza, in un vero e proprio gesto romantico.
Ma questa fantasia da principessina di dieci anni non si addiceva ad un ventiquattrenne gay, anzi..

-Liam questa pasta è fantastica!- mi fece i complimenti Zayn.
-Grazie..- arrossii. Maledette guance, da quando fate quello che volete senza il permesso del padrone?!
-A me piacciono le patatine.- disse Harry che si era seduto sulla poltrona, lontano da tutti.

Quel ragazzo non me la raccontava giusta.

-Certo.. Quando mai non ti sono piaciute.-lo prese in giro Niall.
Noi ridemmo tutti insieme mentre Harry si girò verso il televisore scuotendo la testa e battendo una mano sulla fronte.
-Niall questa era pessima..- disse ridendo.
-Si si però ti ho fatto ridere.- continuò lui.

Quando cominciò la partita mi divertii sul serio.
Io, Harry e Niall eravamo dei pazzi quando stavamo da soli, ma con Louis e Zayn eravamo anche peggio.
Gli urli che arrivavano quando segnava la squadra di Zayn e Niall erano spropositati.
Quei due cominciavano battere le mani, a gridare, a fare un balletto improvvisato dal biondo e a lanciarsi le cose per poi prendere in giro noi.
E beh.. Quando poi eravamo noi a segnare ci prendevamo la rivincita.

Alla fine della partita, quando l'ultimo punto, quello decisivo, venne segnato, saltammo dalla gioia.
La nostra squadra aveva vinto e sentii gli urli nostri e dei vicini fare eco.
Ci abbracciammo tra di noi e sfottemmo Niall finché, rosso come un peperone, non andò in cucina a finire la pizza che era avanzata.
Io mi girai proprio quando Harry disse:
-Guardatelo..- indicó Zayn.

Lui stava dormendo.
In tutto quel baccano era riuscito ad addormentarsi.
Lo guardai con tenerezza e vidi l'ora sul orologio.
-Sono le dodici.. Lo riaccompagni tu a casa?-chiesi a Louis.
-Lui viene a casa con me.-mi rispose.
-È stato così brutto il litigio con Daiana?- chiesi curioso... E anche un po' speranzoso.
-Si..- mi rispose lui guardando qualcosa alle mie spalle. Non mi sembrava molto attento al discorso "Zayn" al contrario mio.
-Beh.. Allora che ne dici se dormisse qui? È stanco e non voglio svegliarlo ora che si è addormentato..- Louis mi interruppe prima che potessi continuare.
-Liam te lo puoi tenere anche per sempre!- disse prima di finire la sua birra.
-E poi tanto prima o poi finirete insieme quindi perché non te lo prendi già da stanotte.-disse velocemente.
Io per poco non mi ruppi il collo per quanto in fretta mi girai dalla sua parte.
-COSA?
-Dai andiamo. Non penserai davvero che non me ne sia accorto? Si vede da lontano un miglio che ti piace..- disse.
Io arrossii e chiesi: -Si vede così tanto?
-Se ogni volta che c'è lui in giro diventi un rimbambito si!- si intromise Niall.
-E lui lo sa?- continuai a chiedere a Louis.
-No.. È così scemo che neanche si accorge che gli piaci.
Li pensai seriamente di essermelo rotto il collo.
-COSA?
-Non urlare, sennò lo svegli!- mi rimproverò Harry.
-Oh andiamo! Tu davvero non ti sei accorto di nulla?- mi chiese Louis.
-Lui sta con Daiana.- dissi.
-Ma che vuol dire..?- ribatté.
-Che lui la ama.
-No. Liam non la ama più, crede di amarla. Non si sono mai amati sul serio, perciò andavo contro quello che c'era tra loro, perché non aveva senso.
-Ma lui è etero.- continuai.
-Senti..- prese fiato- sarò sincero!- disse. -Vado dietro a Zayn da quando siamo ragazzi. È sexy ed intelligente e lo sa che gli ho fatto sempre la corte. Riconosco uno gay da uno etero e Zayn, Non È Etero!- specificó queste parole. - Lo so! Quindi non mi venire a dire che lo è, perché non spreco il mio tempo con gente a cui non interesso..-disse con un sorrisetto.
Un po mi sentii geloso.
- Quindi stai dicendo che lui ti cascherà ai piedi da un momento all'altro?
-No. Tranquillo, puoi anche mettere da parte la gelosia. Io e Zayn poi siamo diventati troppo amici per.. Qualsiasi cosa. Ora quando lo dico lo dico per scherzare, non perché sono serio. E lui lo sa.. Quindi tranquillo.
Annuii.
-N-Non glie lo dire.. Ok?- chiesi un po' titubante.
-Sisi tranquillo. Non dirò nulla. Lo so dal primo giorno che siamo entrati nel bar che ti piace e non gli ho detto nulla...
-Grazie..- dissi rosso come non mai.
Lui annuì e poi disse:
-Beh io vado a nanna. Ci vediamo domani.
Mi diede una pacca sulla spalla e poi, seguito da Harry e Niall, uscì non prima però di aver fatto una battuta che fece ridere tutti, anche me:
-Non gli fare del male che poi dovrò venire a picchiarti..

*
Quando tutti se ne furono andati lo  presi, attento a non farlo svegliare, tra le braccia e lo portai nella camera degli ospiti.
Zayn era alto ma non pesava molto anzi, era piuttosto magro.
Era caldo e si rannicchio a me quando lo sollevai, sembrava un cucciolo.
Mi sarebbe venuta voglia di baciargli quel piccolo nasino che si ritrovava.

Lo poggiai delicatamente sul letto e, dopo avergli tolto le scarpe, misi una coperta sul suo corpo piccolo in confronto al mio.
Lo guardai per qualche secondo e mi chiesi cosa si provasse ad averlo sempre così vicino..

Pensai alle parole di Louis, a quelle che da tempo tutti si ostinavano a ripetere: a me lui piaceva, a lui piacevo, il problema si sarebbe presto risolto.
Ma per me non era così semplice, io riuscivo a vedere milioni di problemi e di ostacoli, che avevo paura di non riuscire a vincere.
Lo guardai un attimo in più e poi uscii di li chiedendo la porta per andare a riposare.

*
La mattina mi alzai con i miei soliti dieci minuti di ritardo e cominciai a lavarmi e pettinarmi.
Quando finii andai in cucina per preparare la colazione.
Zayn ancora dormiva nella camera degli ospiti e mi chiesi se dovessi svegliarlo oppure no.
Ma questo dubbio non mi rimase per molto, perché sentii una porta aprirsi e dei passi farsi sempre più vicini.

Appena girò l'angolo vidi Zayn appena sveglio dirigersi verso di me.
Era bellissimo, anche più di quanto lo fosse di solito.
-..buongiorno..- mugugnò grattandosi la testa con una mano e guardandomi un po' confuso.
-Buongiorno, Zayn!- gli risposi sorridendo teneramente. Quella visione di lui appena sveglio la volevo ricordare per sempre.
-Come mai sono ancora qui?
-Ieri ti sei addormentato e non volevo svegliarti..
-Grazie!- mi ringraziò guardandomi ancora.
-Siediti!- gli dissi. Lui si mise seduto e mi guardò sistemare il caffè e lavare la tazzina usata.
-Vuoi fare colazione?- chiesi.
Scosse la testa e mi rispose:
-Io.. Devo tornare a.. Casa.- sbadigliò.
-Come torni?
-Chiamo Louis e mi faccio venire a prendere.. E mi faccio anche portare dei vestiti.- rispose.
Annuii e lui prese il cellulare e chiamò il suo amico.
Quando ebbe finito, si mise le scarpe e sistemò il letto dove aveva dormito e poi, dopo aver preso le ultime cose, insieme uscimmo da casa.
Scendemmo le scale parlando di come stesse e di chi aveva vinto la partita e, dopo aver aperto il portone, vidi la macchina di Louis poco lontano da noi.
-Grazie per avermi ospitato. -disse sorridendomi.
-È stato un piacere.. Spero tu stia meglio..-dissi imbarazzato.
-Si, molto.- rispose continuando a sorridermi. -Ci vediamo più tardi..
-A più tardi!- disse l'ultima volta prima di abbracciarmi.
E di nuovo quella sensazione paradisiaca.

Le sue braccia mi avvolsero le spalle e una parte della schiena, ed io ricambiai la stretta, non volendo lasciarlo andare.
Era caldo e aveva un'odore buonissimo.

Quando mi scostai di malavoglia e rosso in viso, lo salutai e mi incamminai verso il bar, dalla parte opposta a quella dove andò lui.

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