Capitolo 26

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-SVEGLIA, SVEGLIA, SVEGLIA!-sentii urlare.
Con la voce assonnata e gli occhi ancora mezzi chiusi alzai la testa dal cuscino e mi guardai intorno, Cercando di capire che ore fossero, chi stesse strillando e sopratutto dove fossi.

Ero nella camera da letto di Liam, erano le sette di mattino e stava urlando senza avere una valida motivazione a quanto pare..
Per strillare in quel modo così presto doveva essere andato a fuoco il palazzo o qualcosa del genere. Altrimenti era inaccettabile.

-Perché stai urlando?- chiesi buttando la testa di nuovo sul cuscino.
-Devi alzarti!- disse piombandomi addosso- Oggi la giornata è splendida, c'è già la luce fuori, pensa..
-Liam..- feci un mugugno -..Togliti!
-Cosa?- chiese sorridendo.
-Mi stai spiaccicato addosso e voglio dormire..
-Ma devi andare a lavoro.- continuò, anzi si posizionò anche meglio su di me.
-Liam! Se vuoi rimanere sdraiato sopra di me fa pure.. Basta che mi lasci dormire.
-Lo farei, ma devi andare a lavoro!- disse prendendomi un braccio e tirandolo per farmi alzare.
-Forza!- mi intimò.
-Liam!- mi lamentai. - non voglio..
-Ma devi! Quindi alzati..
-Liam.. No!- mi divincolai dalla sua presa e infilai la testa sotto il cuscino.
-Dai Zaynie.. C'è Harry che ci aspetta.
-Cosa?- chiesi non capendo.
-Si, al bar.. Andiamo! -continuò imperterrito.
-Beh ci sarà Louis a fargli compagnia.. Non starà da solo..- cercai una scusa.
-Dai Zayn! Muoviti.
Ormai non avevo più scelta, ne la voglia di ribattere.
Mi alzai con uno sbuffo e mi infilai nel bagno.

Sciacquai il viso, il corpo, misi un po di profumo di Liam, che mi invase completamente i sensi, ed uscii.
Mi feci prestare qualche vestito da Liam, anche se mi andavano molto larghi, ed uscimmo da casa sua.

Quando mi trovai sul marciapiede, diretto alla mia macchina, ero abbastanza sveglio per ricordarmi che non avevo salutato il mio ragazzo.
-Liam..- lo presi per la manica del giacchetto e lo tirai a me. Posai le labbra sulle sue e accarezzai la sua guancia con il pollice.
-Buongiorno!- lo salutai.
-Buongiorno..- ricambió il mio saluto con un altro bacio e con uno dei suoi sorrisi.

Entrammo in macchina e misi in moto.
Nel viale principale del quartiere, poggiai la mano sul ginocchio di Liam e disegnai cerchi immaginari su di esso.
Liam accarezzò il dorso della mia mano e rimanemmo in silenzio per tutto il viaggio.

Non era il silenzio che tutti pensano, era diverso, era un silenzio più intimo.

*
Quando arrivammo, scesi dall'auto ed entrammo nel bar mano nella mano, come al solito. Era ancora strano per me stare così con Liam, non credo mi sarei mai abituato a quella nostra confidenza.

Vidi Danielle venire verso di noi.
-Non hai idea di cosa sia successo!- disse tutta eccitata a Liam.
-Cosa?- chiese lui curioso.
-Ellen..- disse solo.
-Cosa?
-Lorenz..
-CHE?- strillacchió il mio ragazzo divertito e stupito.
Lei annuì solo e se ne andò.
-Non ci credo..- disse tra se e se Liam.
Andò da Ellen e non disse nulla.
Aveva un sorriso stampato in faccia ed Ellen capì subito.
Anche io, devo dire, ero abbastanza curioso.

-Le notizie vanno veloci eh?!- disse lei.
-Non sai quanto. Quando avevi intenzione di dirmelo?- fece lui.
-Ci vediamo domani sera... È un'uscita, niente di più.
-Sisi.. Come se non sapessi che Lorenz non ci proverà.
-Questo non c'entra nulla.
-E tu ci starai?
-Non succederà Liam!- fece lei leggermente infastidita.
Tirai la mano di Liam per fargli capire che non era il caso di continuare.
-Oh io credo di si.- disse evitando il mio consiglio.
-E io dico di no!- fece lei categorica.
-Ellen..- fece lui ma lei lo interruppe.
-Liam basta!- lui si fermò e poi lei continuò. -Non è il caso..
-Ma perché?- chiese lui.
Io mi allontanai, quella conversazione non mi riguardava affatto.

Lo lasciai parlare con lei e mi sedetti ad un tavolo aspettando Louis.
Erano dieci minuti di ritardo.. Questo era troppo anche per lui.
Lo chiamai e rispose dopo il quarto squillo.
-Ei!- mi sembrava tranquillo così mi rasserenai un attimo.
-Dove sei?
-Sto dietro al bar. Arrivo!
-Okay..
Ed attaccai.

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