Capitolo 34

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UNA SETTIMANA DOPO

-Liam!- chiamai il mio ragazzo scuotendolo.
Quella mattina mi ero alzato di corsa, era il gran giorno.
Oggi saremmo andati in gita in barca per cercare di mettere a posto le cose tra Louis ed Harry, che tra l'altro non si parlavano più da una settimana.

Liam mi aveva detto che Louis aveva cercato per tutta la settimana di scrivergli, di chiamarlo per farsi perdonare, ma Harry non aveva mai risposto.

-Liam! Svegliati.- continuai a chiamarlo.
-Zayn..- si lamentò.
-Dai Lee, muoviti! Dobbiamo andare.
-Ma dove?- disse con voce assonnata.
-Come dove?! Dai- dissi sorridendo divertito e alzandomi dal letto -Ieri è stato talmente intenso da farti dimenticare la gita di oggi?- chiesi punzecchiandolo.
Lui rise e si riprese subito, alzandosi e poggiando tutto il peso del corpo sul avambraccio.
-In effetti si! Per essere un principiante te la cavi abbastanza bene.
Risi alla sua battuta e poi dissi:
-Grazie, ma ora trova la forza per alzarti. Dobbiamo aiutare quei due..
-Giusto!- disse dandosi lo slancio per alzarsi e rilasciando un sospiro.
-Già mi manchi!- disse in modo melodrammatico guardando il letto e facendo finta di asciugarsi una lacrima.
-Scemo..- dissi ridendo e baciandolo sulla guancia.

*
-Si comincia..- dissi sospirando.
-Già..- rispose lui con un sospiro -Che facciamo?-mi chiese.
-Facciamoli parlare, cerchiamo di riavvicinarli ma senza che ci becchino, altrimenti Harry penso che ci ammazzerà.- dissi forzando una risatina, anche nervosa.
-Si, è ancora arrabbiato.
-Ma Louis gli ha scritto, lo ha chiamato. Perché?
-Si ma lui crede che lo stia facendo apposta, solo perché ha bisogno di qualcuno con cui andare a letto. Perciò non lo ha ancora perdonato.
Sospirai.
-Qui la situazione deve cambiare. Non possono fare così. Louis ci tiene, io lo so.
-Lo so anche io, è Harry che non lo sa.

Eravamo in macchina nel luogo in cui ci dovevamo incontrare tutti e stavo aspettando che arrivassero anche gli altri.
Continuavo a battere le dita sul volante e sentivo Liam muovere freneticamente la gamba.
-Eccoli!- dissi vedendo Harry e Niall avvicinarsi.
Harry si avvicinò al mio lato ed aprì la portiera.
Ci salutarono entrambi ed entrò prima Niall e poi il riccio.

-Come va ragazzi?- ci chiese gaio Niall.
-Bene. Voi?- risposi per me e Liam.
-Bene, non vedo l'ora di cominciare la gita in barca. Sarà uno spasso.- rispose felice.
-Si, abbiamo trovato un tizio che ci ha fatto noleggiare la barca per quattro ore. E non abbiamo pagato neanche tanto alla fine.
-Si è stato gentile da parte sua..
-Ho dimenticato gli occhiali a casa.- disse Niall poggiandosi una mano sulla fronte.
-Te li presto io. - disse Harry tirandone un paio fuori dai jeans.
-Perché vai in giro con un paio di occhiali in più?- chiese Niall curioso.
-Li avevo dimenticati nella tasca l'altro giorno, quando li ho indossati.. Stamattina li volevo togliere ma mi sono dimenticato.- spiegò Harry.
Niall annuì e li prese, ringraziando il suo amico.

Aspettammo Louis parlando del più e del meno e pensai che Liam avesse esagerato nel dire che Harry fosse ancora arrabbiato.
Mi sembrava il solito di sempre, rideva e parlava tranquillamente a tutti e non mi sembrava proprio che il giorno della mostra avesse avuto ripercussioni sulla sua vita.
Questo continuai a pensarlo finché non vidi la macchina di Louis avvicinarsi alla nostra.

Harry non stava parlando ma sentivo la tensione, nella mia auto, farsi sempre più forte.
Guardai di sfuggita Liam che guardava fuori dal finestrino.
Il silenzio, che non c'era stato per tutto il tempo, all'improvviso era arrivato, come un ospite non gradito.

Sentii la portiera aprirsi e vidi Louis entrare.
Portava un paio di occhiali scuri e un cappellino sulla testa.
-Buongiorno..- salutò stanco.
La notte scorsa, prima di dedicarmi completamente a Liam, avevo parlato con il mio amico per molto tempo.

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