Capitolo 41

293 19 1
                                    

Quella mattina mi svegliai a causa di una suoneria insistente e fastidiosa.
Girai la testa cercando il mio telefono e, quando riuscii a trovarlo, lo presi e lessi il nome di chi mi stava chiamando.

-Mamma?- risposi con voce roca.
-Zayn, ti ho svegliato?- mi chiese con voce dispiaciuta.
Sentii Liam muoversi vicino a me e capii che si fosse svegliato anche lui.
-Si, ma non fa niente.- dissi solo per non farla preoccupare troppo.
-Abbiamo trovato qualcuno che riesca a svegliarti..- disse in un sussurro Liam.
Lasciai stare ciò che avesse detto e prestai di nuovo attenzione a mia madre.
-Oh mio Dio! Scusami. Credevo fossi a lavoro.
-Tranquilla, dimmi tutto.
-Volevo sapere chi fossero le persone fuori la porta di casa tua che stanno bussando da tre ore.
Aggrottai le sopracciglia e pensai a chi potesse essere.
-Non so.. Apri e chiedi..
-Okay aspetta.
Sentii dei rumori di sottofondo e mi stiracchiai lungo il materasso.
Sentii Liam stringersi a me e lo accolsi accarezzandogli il ciuffo di capelli disordinato.
Sentii delle voci di sottofondo e poi mia madre parló:

-Sono i genitori di Liam, a quanto pare.

*
-Non sapevo che i miei arrivassero a casa tua Zaynie!
-Tranquillo..- risposi strascicando le parole, ancora assonnato.
Ci stavamo preparando di fretta per raggiungere i suoi genitori, che erano stati accolti in casa mia dai miei.
Sapere che si stessero conoscendo, senza che io li conoscessi per primo, un po mi agitava.

-Davvero, il fatto è che gli ho parlato di te, di dove stessi e, a quanto pare, conoscono abbastanza bene la città da aver capito dove abitassi.
-Liam, davvero, stai tranquillo!- dissi alzando un po la voce -Non fa niente. Li avrei dovuti conoscere prima o poi no?

Rimase in silenzio.
Quell'affermazione sembrava averlo convinto a stare zitto.

Non mi importava se i suoi fossero arrivati a casa mia senza preavviso.
Conoscevo abbastanza bene il genere "genitore" e sapevo che a volte potevano diventare invadenti senza volerlo.

*
Uscimmo da casa di Liam di corsa ed entrammo in macchina.
Sentii la pancia brontolare per la fame.

Percorsi la strada di fretta e, una volta arrivato davanti casa, parcheggiai nel solito posto.
Scendemmo ed entrai in casa.

-Zayn!- mi salutò mia madre con un sorriso.
-Mamma!- la salutai a mia volta.
Salutai le mie sorelle, mentre Liam salutava i suoi.
Poi facemmo cambio.

Quando conobbi la madre di Liam, non mi strinse la mano o fece le solite presentazioni, ma mi abbracciò e baciò su una guancia.
-Ciao Zayn!
-Salve signora Payne.
-Chiamami Karen.
-Beh, allora piacere di conoscerla Karen.- dissi sorridendole.

Il padre di Liam mi strinse la mano con forza ma, un po incoerentemente, mi sorrise sincero.
Quella stretta mi stritolò la mano, ma feci finta di nulla.

Le sorelle di Liam erano tutte e due simpatiche e affezionate e, quando mi misi seduto sul divano con Liam accanto, ci conoscemmo meglio.

-Ci dispiace di essere venuti così, senza alcun preavviso, ma stavamo passando da queste parti e abbiamo pensato che foste in casa.
-Tranquilli, per noi é un piacere avervi qui.
-Rimarrete fino a quando?- chiese Liam.
-Non lo sappiamo di preciso. Ma c'è ne andiamo via in giornata.- rispose Ruth.
-Perché non rimanete qui per pranzo?- chiesi.
-Si infatti. Rimanete.- disse Liam.
-Se non vi disturbiamo certo.
-Sarebbe un piacere anche per noi.- concluse mia madre accarezzandogli la mano.

Quando tutto fu confermato mi avviai verso il frigo, ma venni bloccato da mia madre.
-Faccio io Zayn! Tu pensa a stare con i genitori di Liam.
Annuii e mi avviai verso di loro.

Scoprii che il padre di Liam fosse un uomo autoritario ma simpatico e che, la mamma, fosse una donna dolce e disponibile.
Con le sue sorelle mi divertii troppo nel prendere in giro il mio ragazzo.

The place called loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora