Capitolo 29

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Arrivai al lavoro, quella mattina, carico di energie.
Forse sarà stata la presenza di Liam nel mio letto, che mi accarezzava la schiena con le dita mentre ancora dormiva, oppure sarà stata la colazione abbondante al bar, o ancora Louis che arrivava felice e pimpante..
Fatto sta che, arrivato in ufficio, mi misi subito al lavoro.
Riordinai, insieme a Louis, tutto il macello che aveva combinato, e provai anche a chiedergli cosa fosse successo, ma le uniche parole che mi arrivarono furono: "Avevamo detto, niente domande!"
E così mi ero dovuto mettere all'opera senza delle risposte.

Hall non ci mise molto ad arrivare.

-Malik, Tomlinson.. Cosa state facendo qui?- chiese allibito, vedendo che mettevamo apposto la spazzatura e i fogli sulla mia scrivania.
-Nulla.. Stavamo mettendo in ordine il macello che ha fatto qualcuno.- risposi io come da copione.
-E chi sarebbe stato?- chiese entrando ed accomodandosi senza il permesso di nessuno.
-Non lo sappiamo.- risposi io.
-Perché non è venuto da me a parlarne?-continuò a chiedere sospettoso.
Mi stava facendo venire il nervoso, ma mi decisi che neanche lui poteva rovinarmi una giornata come quella, quindi mi calmai e risposi:
-Lo avrei fatto appena finito di sistemare qui..
-E tu Tomlinson dov'eri in tutto questo?- chiese indicando la confusione.
-Io ero andato dal signor Startwen per chiedere come fosse stata la cena e se avesse dei ripensamenti su qualcosa.- rispose pronto ma nervoso.
-Bene..- finì Hall con mia grande fortuna.
-Signore come mai si trova da queste parti?- chiesi, infine, sedendomi sulla mia sedia.
Hall, giocando con il laccetto della sua giacca, mi rispose:
-Sono qui per proporle un'attività, se vogliamo chiamarla così, che potrebbe interessarle..-disse mentre Louis prendeva i sacchetti di spazzatura e li portava fuori. -Tomlinson riguarda anche lei!- lo richiamò Hall -Vieni dentro!- disse con tono brusco.
Louis si fermò, appoggiò scocciato i sacchetti per terra e vení dalla nostra parte.

Dalla mia posizione, riuscii a vedere Louis fare il verso ad Hall in un modo buffissimo.
Dovetti resistere con tutte le mie forze per non ridere davanti al capo.
Louis si sedette e così Hall ricominciò a parlare.
-Come stavo dicendo, quest'anno ci hanno proposto un'attività nuova e molto entusiasmante, dal punto di vista  economico.
Doneremo e potremo avere molti soldi, quindi andrebbe a vantaggio di tutti.

Io e Louis ci guardammo senza capire granché di quello che stesse dicendo.

-Si tratta di un'attività di beneficenza per... Non so quale stupida malattia. Il punto non è questo.
Il punto è che mi arriveranno molti soldi.
Quindi.. Ho pensato a voi, che nell'ambiente mi sembrate i più adatti..
Potete scegliere, o un servizio fotografico o una partita di calcio contro una squadra di un'altra azienda.

Io e Louis ci guardammo, di nuovo, ma stavolta diversamente.
*WOW ZAYN! Un servizio fotografico o una partita. Sarebbe fantastico!* diceva Sub urlante.

-Potete scegliere e sarete pagati.- concluse Hall con noncuranza.
Così io e Louis cominciammo con le domande:
-Quando si farà?- chiesi
-Dopo domani.- mi sembrava un po prestino ma comunque si poteva fare.
-In che senso si può scegliere?- chiese Louis.
-Se non volete farne uno o un altro potete scegliere, Tomlinson. Cosa c'è da capire?- chiese Hall contrariato.
-C'è da capire tutto. I soldi che le arriveranno saranno grazie a noi.- rispose acido Louis.
Hall non sembrò apprezzare molto il tono di Louis, ma aveva ragione, dipendeva da noi. Per questo rimase zitto e ingoiò il boccone amaro.
-Beh le faremo sapere entro poco.- dissi io.
Hall si affrettò ad uscire ma poi si ricordò:
-Ah.. Mi sono dimenticato. Per il servizio ho bisogno di tre persone! Per la partita anche. Se deciderete di farlo trovatemi altre quattro persone.
-Okay..- dissi io.
-Per chi farà il servizio fotografico ci sarà anche una mostra.. Il fotografo che starà con voi é molto famoso.- furono le sue ultime parole.

Quando uscì io e Louis ci guardammo divertiti e quando iniziammo a parlarne assomigliavamo molto a due adolescenti entusiasti per la fine della scuola:
-Oddio Lou! Un servizio fotografico. Sai che fico.
-Ma che mi interessa del servizio fotografico. Forse non ti sei reso conto che ce una partita di calcio da vincere qui! E chi meglio di Louis Tomlinson per farlo!?-disse con un sorriso compiaciuto sul viso.
Quanto eravamo diversi.
-Dobbiamo trovare altre quattro persone..- dissi più a me stesso che a lui.
Così facendo presi il telefono e scrissi sul gruppo.

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