Capitolo 43

329 15 0
                                    

La strada verso casa di Danielle non era tanta, ma gli occhi che bruciavano per il sonno, i muscoli delle braccia deboli e la confusione che avevo sempre di prima mattina, mi fecero credere che lo fosse.
Stare in auto da solo, anche se per un breve tragitto, con il sonno che avevo dopo la serata passata con Liam, non era il massimo della sicurezza.
Per fortuna non sarei stato da solo.

Quando mi accostai davanti al portone di Danielle, presi il telefono dalla tasca della giacca e le scrissi che ero arrivato e che poteva scendere.
Sapevo che, come ogni donna, ci avrebbe messo un po, così stesi il mio sedile e mi rilassai un po, per quanto fosse possibile su quegli scomodissimi sedili.

Come ogni volta che mi capitava di avere un momento di tranquillità, cominciai a pensare a tutto quello che fosse successo:
Ero andato a vivere in una nuova città, avevo conosciuto Liam, rincontrato Louis, lasciato la mia ragazza, mi ero innamorato del miglior ragazzo che potessi anche solo immaginare, avevo avuto un lavoro fantastico e poi.. Le cose avevano preso una piega diversa.
Il mio lavoro era andato all'aria, avevo litigato con Liam, mi ero allontanato un po da Louis, i miei genitori erano venuti a trovarmi e se ne erano andati senza che io avessi passato molto tempo con loro e ora le cose stavano migliorando notevolmente.

Avevo salutato i miei quando se ne erano andati trasmettendogli tutto quello che non avevo fatto in quei giorni, avevo passato un po di tempo con il mio amico, facendomi raccontare nei dettagli quanto Harry fosse fantastico ( come ripeteva di continuo) e dei progetti che avevano.
Ma sopratutto, avevo fatto pace con Liam, ero stato con lui e avevo cercato di farmi perdonare per il tempo perduto.
Ero certo di essermi fatto totalmente perdonare.

E ora, alla fine dei conti, la mia vita non era una vera e propria schifezza.
Stavo andando a fare nuove esperienze per distrarmi un po e i ragazzi che stavo aspettando pazientemente erano di ottima compagnia, per una cosa come quella.

Quando vidi Danielle uscire dal portone, mi ricomposi e misi in moto la macchina.
Lei entrò e si mise seduta nel posto del passeggero.
-Buongiorno Zayn!- mi salutò pimpante.
-Buongiorno Dani!- la salutai altrettanto felice.
Cercai di scacciare il sonno e di pensare a qualcosa di sensato da dire, che portasse ad una conversazione.
-Allora, chi dobbiamo passare a prendere?- mi chiese lei allacciando la cintura.
-Un amico. Un ragazzo davvero divertente. Forse lo hai anche visto al bar.- le risposi pensandoci.
-Chi?- chiese curiosa guardandomi.
-Il ragazzo biondo, l'amico di Harry e Liam..
-Ah si!- disse ricordandosi di Niall.- Me lo ricordo. L'ho visto qualche volta al bar, era venuto per salutare Liam, ma non c'ho mai parlato veramente.
-Beh, è un tipo divertente e, almeno io, mi ci trovo davvero bene.- commentai.
-Bene, allora ci divertiremo oggi.- disse.
Ormai eravamo arrivati davanti casa di Niall, così gli scrissi ed aspettammo che scendesse.
-Cosa hai pensato di fare?- mi chiese la ragazza.
-Se te lo dico ho paura che poi ti farai prendere dal panico..- risposi sincero.
-Tranquillo.- mi rispose sorridendo -Non mi farò prendere dal panico. Ho promesso a me stessa di non fare più la depressa, perché proprio non mi si addice. Quindi.. Spara!- ordinò.
-Pensavo di andare da un amico di Niall. Lui ha una sorpresa per noi!- dissi riservandole la sorpresa.
-Daii.. Non me lo vuoi proprio dire?- chiese piagnucolando e sorridendo allo stesso tempo.
Risi.
-Veramente no!
Lei sbuffò e ci rise su.

Quando vidi una chioma bionda venire verso di noi, misi in moto per la terza volta quella mattina.
-Buongiorno ragazzi!- ci salutò Niall.
-Buongiorno.
-Buongiorno!-salutò Danielle.
-Ah piacere! Io sono Niall, un amico di Liam e Zayn.- disse porgendole la mano.
-Piacere! Danielle.- si presentò stringendola.

Dopo mezz'ora di viaggio, di chiacchiere e quant'altro, Niall mi chiese:
-Ei Zayn, ma come ti è venuta questa idea?
-Oh, Liam non te lo ha detto?
-Cosa?
-Ho perso il lavoro e da un po mi sentivo giù. Avevo bisogno di staccare la spina.
-Oh, amico, mi dispiace- disse sincero. -Come è successo?- chiese.
-Non mi trovavo più bene.- risposi.
-Liam mi aveva detto già dal servizio fotografico, che erano dei tipi strani.
-Già.. Beh, sicuramente troverò qualcosa.
-Si infatti, per questo non ti devi preoccupare. Sei in gamba!
-Grazie.- risposi.

The place called loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora