Capitolo 39

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E ora?
Che cosa avrebbero fatto?
Diedi un'occhiata alle facce scioccate di Liam e Lorenz.

Dovevo dire qualcosa.
Si era creato un silenzio imbarazzante che avrebbe svelato parecchio senza che nessuno dicesse nulla.

"Pensa Zayn, pensa!"
Ellen li stava fissando senza riuscire a capire.

-Spagna?- chiesi.
Riuscii ad attirare la sua attenzione, ma sarebbe stata solo una cosa momentanea.
Mentre pensava a cosa rispondere, strinsi la mano a Liam.

-Si. I miei sono andati li per qualche giorno..
-Bello! Liam, non ci stato anche tu in Spagna?-chiesi nel panico.
Lui sembrò risvegliarsi solo allora e mi fissò confuso.
-Si..- rispose poco convinto -..si, con Harry.
-Ah si, ricordo bene quella volta.- disse lei fissando di tanto in tanto Lorenz, che sembrava essersi pietrificato. -Non volevi neanche partire.
-Come mai?- chiesi curioso.
-Avevo paura di cosa potesse farmi Niall sul aereo. Non sai di cosa è capace se preso dal panico..

Silenzio.
Di nuovo.

Ormai Ellen aveva capito che ci fosse qualcosa che non andava.
Aveva capito che riguardava Lorenz.. E che noi sapevamo.

E, all'improvviso, lei.
Spuntò dal nulla, come fosse una strega, come fosse un film..
Arrivò correndo dalla strada principale, con i capelli legati in una coda un po' sfatta e la maglietta bianca che ricadeva morbida sui fianchi.
Potevo vedere il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente, per la fatica dovuta alla corsa.

-Ellen!- la chiamò, come se fosse un saluto.
-Dani.. Cosa ci fai qui?- chiese confusa.
Ci guardò tutti e la vidi cercare un filo logico in tutto quel casino.
Poi sembrò illuminarsi.

Le sopracciglia corrugate, evidenziavano due occhi sbalorditi e increduli.
Guardò Liam, poi me.
Ci guardò per qualche secondo e passó a Lorenz e Danielle.

Si fermò parecchio ad osservare il primo.

Più passavano i secondi e più sembrava capire cosa stesse accadendo.
Quando Danielle fece un passo avanti, lei ne fece un indietro.
La guardò con occhi feriti e sconcertati.. E mi sembrava di poter leggere i suoi pensieri.

Danielle ne fece un altro avanti.
-No..- disse debolmente. Aveva gli occhi lucidi.
Danielle provò di nuovo ad avvicinarsi, ma lei tornò a fare un passo indietro.
-No!- questa volta lo disse con un tono di voce molto più alto.
-Ellen..- la chiamò Danielle.
-No, non voglio sentire.- si diresse verso l'ingresso del palazzo e salì le scale di casa sua.
Danielle la seguì dopo aver lanciato un'occhiataccia a Lorenz, che stava ancora imbambolato li.
Io seguii le due ragazze mentre Liam si occupava del paralizzato.

Corsi su per le scale e riuscii a raggiungerle solo quando già erano arrivate al pianerottolo.

Ma quanto erano veloci le donne da arrabbiate?

-Ellen aspetta!- disse Danielle.
Ellen continuò ad aprire la porta di casa senza degnarla di uno sguardo.
-Ellen!- alzò la voce Danielle.
Stava a distanza e non accennava a voler avere un contatto con la sua amica.
Anche io lo avrei fatto.
Cercare un contatto sarebbe stato fin troppo invadente in una situazione del genere.
-Ellen.. Ti prego, parlami!

E fu così che Ellen esplose in un secondo:
-No, Danielle te ne devi andare. Non ti voglio neanche vedere. Cosa vuoi che ti dica, eh?- chiese ad alta voce. -Credevi davvero che non lo sarei venuta a sapere? Che non avessi mai capito nulla?- stava cominciando a piangere. -Pensavi davvero che fossi così stupida da non pensarlo, da non capirlo che sarebbe potuta accadere una cosa così? Davvero pensi che non mi sia accorta del modo in cui lo guardi? Tutte quelle occhiatine, quella confidenza.. CREDI CHE NON ME NE SIA ACCORTA?
-Ellen posso spiegarti..- non finì la frase perché venne interrotta.
-E hai messo in mezzo anche loro.- disse indicandomi e indicando qualcuno dietro di me.
Mi girai e vidi Liam arrivare.
Di Lorenz, però, non c'era traccia.

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