Capitolo 45

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14 luglio

-Svegliati, Lee! Svegliati!- urlai saltandogli addosso e cominciando a smuovere il suo corpo dalle spalle.
Lo sentii mugugnare e divincolarsi sotto di me, poi, dopo che continuai ancora e ancora a svegliarlo, parló:
-Zayn tu non ti svegli mai in orario! Cosa cazzo ti passa per la testa oggi?
Prese quello che era il mio cuscino e se lo appoggiò sulla testa, frustrato.
-Ma Liam! Sbrigati! Dobbiamo partire!-dissi prendendogli il braccio e cercando di svegliarlo.
Rimase in silenzio per qualche secondo poi lo sentii sbuffare e si alzò di scatto.
-Quanto manca?-chiese grattandosi la nuca.
-Venti minuti.- gli risposi ancora seduto sul letto.
-Cazzo Zayn! Non è che tu ti sia svegliato poi così presto..- si incamminò velocemente verso il bagno e si chiuse la porta alle spalle.
Risi di lui e mi preparai.
Avevo già fatto la doccia, così presi i vestiti che mi sarebbero serviti per la nostra prima giornata di vacanza.

Tutto era stato programmato accuratamente da Niall e dal suo amico, che ancora non avevo capito che tipo di lavoro facesse, ma finché mi organizzava la vacanza andava più che bene.
Io non avevo dovuto fare molto, se non pagare e fare le valigie.
Come me anche Louis si era rilassato, mentre tutti gli altri si erano dovuti organizzare come si deve.
Liam aveva preso le ferie per nove giorni.
Harry aveva avvisato i suoi fornitori e clienti, e aveva deciso di staccare tutto per due settimane.
Niall tra studio ed altro, aveva cercato di avvantaggiarsi e di portare avanti il lavoro.

Mi infilai la prima, o meglio una delle poche magliette che non avevo messo nella valigia, ed un paio di jeans dello stesso colore.
Quando Liam arrivo dal bagno tutto spettinato e con la pelle ancora bagnata in certi punti a causa della doccia, mi avvicinai silenziosamente e gli cinsi la vita con un braccio, attirandolo a me.
-Cosa ne diresti se approfittassi di te un attimo solo?- chiesi sussurrandogli all'orecchio e sorridendo silenziosamente.
-Beh, direi di si..- si giro e mi regalò un bacio a stampo -..Ma siamo in super ritardo Zayn!- riprese a parlare con la sua parlantina nervosa e veloce- Ci sono ancora le ultime cose da prendere, le ultime cose da controllare e bisogna rivedere la lista.- disse girandosi e prendendo a caso delle magliette dall'armadio.
-Lista?- chiesi confuso e divertito.
-Si, la lista! Quella dove ci sono tutte le cose segnate.
-Liam, rilassati. È una vacanza, non un trasloco.- gli risposi.
Ma sembrò non volermi ascoltare.
Si infilò la maglietta velocemente, con altrettanta velocità si infilò una camicia, oltretutto al contrario, e la lasciò aperta sul davanti.
Un paio di boxer dopo, un jeans infilato di corsa e i calzini scelti a caso dal cassetto, ci ritrovammo in cucina a fare colazione.
-Lee- lo chiamai ridendo.
-Si?
Mi avvicinai a lui e, dopo avergli dato un bacio sul collo, gli tolsi la camicia e la rinfilai nel modo giusto.
-Grazie Zee!- e, finalmente, il buongiorno tanto atteso arrivò.

*
-Hai preso tutte le valigie?- chiesi.
-Sono solo due Zayn..
-Ah, la mia borsa.- mi ricordai.
-Da quando hai una borsa?- chiese guardandomi scendere dalla macchina ed aprendo la porta di casa.
Appena fu aperta, guardai dall'altra parte e vidi che appesa alla maniglia c'era la mia "borsa", se così poteva essere chiamata.

Rientrai in macchina, chiusi la portiera e posai la borsa dietro.
Controllai che tutto fosse in ordine, cercai di ricordare se avevo preso e chiuso tutto e poi partii.

-Dobbiamo passare a prendere Niall.
-Lo so, ti ha scritto?-chiesi.
-Si, ha detto che sta giù.- rispose controllando il suo telefono. -Ha detto che il viaggio lo facciamo da soli e che dopo ci aspetta all'aeroporto il suo amico.
-Niall ha parecchi amici fuori di testa, che fanno lavori assurdi!- affermai ridendo.
-Ma dobbiamo ringraziare loro se ora possiamo fare questo viaggio, no?- mi chiese ridendo anche lui.
Annuii e continuai a concentrarmi sulla guida.

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