La Signora Styles si rivelò una donna veramente molto gentile e con un gusto per la moda alquanto impeccabile. Dovetti ammettere di essere una ragazza che teneva molto nel presentarsi con un aspetto gradevole, ma non ho mai avuto l'irrefrenabile bisogno di comprare vestiti firmati o scarpe con il tacco, anzi optavo sempre per la semplicità: un jeans chiaro o scuro, t-shirt tinta unita o con qualche piccola fantasia, maglioni, felpe larghe e scarpe comode, come quelle da ginnastica.
La Signora Styles, invece, era completamente diversa da questo punto di vista. Ho notato che le piacevano molto i vestiti attillati, magliettine corte oppure leggins aderenti. Un po' la invidiavo, perché una ragazza che ha questo stile significa che si trova a suo agio con il proprio corpo. Significa che non le interessa i giudizi altrui o che semplicemente li ignora. La Signora Styles era proprio una ragazza di questo tipo.
Io invece no. Non mi trovavo bene con il mio corpo o semplicemente mi innervosiva che gli altri potessero notare quel qualche chilo in più che avevo.
Gli sguardi degli altri mi facevano sentire a disagio, mi infastidiva essere fissata e mi infastidiva ancora di più se fissavano il mio corpo.
Per questo ho sempre optato per un look abbastanza semplice, così da non attirare l'attenzione di occhi indiscreti."Finito!" Esclamò contenta la Signora Styles, dopo aver piegato l'ultima maglietta e dopo averla riposta nel grande armadio.
"Non so ancora come ringraziarla per il suo aiuto, Signora Styles" le sorrisi sincera.
Lei era stata così gentile da aiutarmi a riporre i miei capi di vestiario nell'armadio presente nella stanza e aveva preteso di fare tutto da sola! Per fortuna sono riuscita a persuaderla e a farle cambiare idea, così da poter contribuire.
"Non ringraziarmi Abby! L'ho fatto con amore! E quante volte ti devo dire di non chiamarmi Signora Styles?!" Ripose lei con finto tono arrabbiato.
"Lo so Signora Styles e mi dispiace molto, na è che..." Affermai io non finendo la frase e abbassando lo sguardo, come se fosse colpa mia, ma in realtà il mio comportamento era semplicemente educato... e anche naturale per certi versi, non potevo subito iniziare a chiamare lei e il Signor Styles con i propri nomi di battesimo. Dovevo ancora abituarmi a questa nuova realtà in cui sono stata catapultata.
"Okay Abby, però almeno dammi del tu!" Mi chiese lei sorridendomi.
Io annuii, capendo in fondo che dare del lei ad una ragazza poco più grande di me era forse un po' esagerato.
"Oh santo cielo! Ma è tardissimo...dobbiamo iniziare a prepararci subito!" Esclamò la Signora Styles eccitata.
Voltai lo sguardo sull'orologio appeso suo muro e notai che erano solo le 17.36.
"Signora Styles ma a che ora inizia la festa?" Chiesi curiosa.
"Per le 19.30 inizieranno ad arrivare gli invitati" mi rispose mentre si diresse verso l'armadio.
Io intanto aggrottai la fronte.
Servivano realmente due ore per prepararci?
Solitamente io impiegavo massimo 20 minuti per scegliere gli abiti da indossare e per acconciare i capelli.
"Non credi che sia presto per iniziare a scegliere come vestirci?" Chiesi cauta, dando voce ai miei dubbi.
"Presto?! Siamo in super ritardo, cara Abby! Dobbiamo ancora scegliere il vestito adatto, abbinarlo alle scarpe giuste, scegliere il make-up perfetto per la serata e acconciare i capelli!"
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Daughter || L.T.
FanfikceAbby Hamilton. Una ragazza di 16 anni, orfana, con un passato malinconico. Ha vissuto per 12 anni nell orfanotrofio della città di Londra, fino a quando il famoso cantante degli One Direction, Harry Styles, non decide di adottare quella tenera, inno...