Chapter 6

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Presi un profondo respiro, tentando così di calmare il mio battito cardiaco che andava sempre più ad accelerare.

Erano le 19.43 secondo ciò che leggevo dell'orologio posto sul muro di camera mia e sentivo già il vociare delle persone al piano di sotto.

Ero ansiosa.

Continuavo a chiedermi se avessi fatto una bella figura.

Se sarei piaciuta agli amici dei Signori Styles e cosa loro avrebbero pensato di me, una volta che mi avrebbero vista.

Continuavo a ripetermi che sarebbe andato tutto bene,  ma qualcosa mi diceva nella mia testa che non dovevo essere così tranquilla.

Avrei voluto avere la Signora Styles al mio fianco in quel momento, ma lei mi aveva espressamente indicato di scendere da sola, quando lo ritenevo più opportuno.

Lei e il Signor Styles mi avrebbero atteso alla fine della rampa di scale, e avrebbero fatto una presentazione molto veloce su di me, per poi farmi conoscere gli invitati della mia festa di benvenuto.

Ma io non ero pronta, non ancora almeno.

Da sola non sarei riuscita a sopportare tutti quei occhi che mi osservavano, che mi scrutavano, che mi analizzavano.

Stare al centro dell'attenzione significava che tutti i presenti ti avrebbero guardato, si  sarebbero fatti delle idee su di te, a seconda del modo in cui ti saresti posta nei loro confronti.

Magari non sarei piaciuta a nessuno, nonostante io mi ponessi agli altri con educazione e gentilezza.

Magari loro non apprezzavano le ragazze timide, riservate e fragili, come me.

Magari i Signori Styles mi avrebbero mandato in orfanotrofio di nuovo se non fossi piaciuta ai loro amici e parenti.

Mi sentivo così a disagio.

Presi un profondo respiro che forse mi avrebbe aiutato a gestire l'ansia, per poi aggiustare il golfino bianco che indossavo.

Ma un rumore alle mie spalle mi fece sobbalzare.

Voltai lo sguardo alla porta e trovai il Signor Styles guardarmi con un sorriso stampato sulla faccia.

"Sei molto carina, Abby!" esclamó, mentre si avvicinava a me.

"Grazie, Signor Styles" lo ringraziai io chinando la testa in segno di rispetto, cercando di forzare un sorriso, così da far trasparire la mia ansia.

Ma il Signor Styles era astuto, e si accorse che qualcosa non andava.

"Cosa ti preoccupa, Abby?" Mi chiese posando le sue mani sulle mie spalle, in segno di affetto.

Io sospirai combattuta.

Forse aprirmi con lui sarebbe stata una buona idea, mi dicevano sempre di non tenere le emozioni tutte dentro, perché avrebbe solo peggiorato la situazione e  mi avrebbero portato a diventare fredda nei confronti altrui.

"Sono solo ansiosa, Signor Styles. Come le ho già detto, non sono abituata a stare al centro dell'attenzione e ho paura di non piacere ai suoi conoscenti. Diciamo che sono una ragazza poco sicura di sé stessa, però vorrei che gli altri avessero un'idea positiva su di me..." confessai mentre tenevo la testa china.

Mi vergognavo di aprirmi con il Signor Styles, forse perché pensavo che mi avrebbe riso in faccia o che si sarebbe arrabbiato.

"Oh Abby, non devi aver paura di questo okay?! I miei amici sono curiosissimi di conoscerti e poi sei una ragazza d'oro, come potrebbero farsi un'idea negativa su di te? Tu sei molto più matura rispetto a tutte le altre ragazze della tua età, sei cordiale, utilizzi sempre modi educati e da quel che ho capito, sei anche molto colta per via della tua buona educazione e della tua passione per la lettura.  Perciò vedrai che li colpirai molto, in modo positivo ovviamente! In più, io ti staró accanto sempre, perciò non sarai sola!" Mi rassicuró il Signor Styles, facendomi arrossire grazie alle sue dolci parole.

Ora che il Signor Styles mi aveva rassicurato di stare sempre al mio fianco, mi sentivo un po' più sicura.

Sorrisi calorosamente al ragazzo e gli dissi  "Grazie per le sue parole, Signor Styles, non è che potrebbe accompagnarmi lei al piano di sotto?"

Lui sembrò sorpresa da questa richiesta all'inizio, ma poi sorrise felice e annuii.

Mi porse un braccio, che io presi timida, per poi incamminarci fuori dalla stanza, verso le scale.

Il cuore mi batteva così forte, che non mi sarei stupita se mi avesse rotto il petto.

Strinsi involontariamente il braccio del Signor Styles, ricevendo così un occhiata di rassicurazione da quest'ultimo.

"Andrà tutto bene, Abby. Ci sono io qui con te" Mi mormorò.

Arrivammo in cima alle scale e sentii i bisbigli delle persone farsi più forti e confusi.

Presi un'altro profondo respiro, per poi iniziare a scendere le scale a braccetto con il Signor Styles.

D'improvviso il vociare delle persone cessò, lasciando spazio a sussulti e silenzio.

Sentivo gli occhi di tutti su di me, come se fossi un'alieno.

Ma non mi azzardavo ad alzare gli occhi, li tenevo fissi sulle mie All Star nere che indossavo, anche se la Signora Styles non apprezzava, considerandole non adatte per un evento di quel valore.

Ma a me non aveva importato, avevo voluto indossarle comunque.

Appena arrivammo alla fine della rampa di scale, volsi lo sguardo in alto e incontrai il viso a dir poco felice della Signora Styles che mi scrutava in un modo rassicurante.

Lei indossava un vestito abbastanza corto e attillato, che metteva in evidenza il suo incredibile fisico. Era di colore argento, adornato di paillettes dello stesso colore.

I capelli li aveva in una coda alta, facendo ricadere però alcune ciocche bionde ai lati.

Mi abbracciò, e non seppi dare un motivo valido per cui lo fece.

"Invitati, grazie per essere venuti alla festa di benvenuto che io ed Harry abbiamo organizzato in onore della nostra bellissima figlia adottiva: Abby!" Esclamò lei a gran voce all'enorme folla che occupava tutto l'atrio.

Vidi volti sconosciuti che mi guardavano in modi differenti: c'era chi mi sorrideva, chi mi scrutava con forse troppa attenzione e chi invece mi regalava volti arroganti o indifferenti.

Notai che gli ospiti indossavano abiti molto eleganti, facendomi sentire di livello inferiore a loro.

Non ho mai dato peso a questa diversità, ritenevo giusto che le persone ricche si vestissero in maniera elegante e raffinata, "di alto livello", ma una volta che ti trovavi a contatto ravvicinato con il lusso, incominciavi a sentirti a disagio, proprio come me.

Immaginavo si sarebbe rivelata una lunga serata.

Haloaaaaa!

Eccomi qui con un nuovo capitolo! Devo dire che sono orgogliosa della piega che questa storia sta prendendo, e spero non vi stia annoiando.

Ma se così fosse, scrivetemelo pure nei commenti, dove potete criticare la storia o magari fare commenti di apprezzamento.

Ne sarei felice di sapere la vostra opinione!

Un bacio
Sosa💓

Daughter || L.T.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora