Chapter 2

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Ero confusa.

Non sapevo come muovermi.

Il Signor Styles mi aveva offerto di farmi da padre, e io non seppi se accettare o meno.
Avevo tanti dubbi e incertezze, ma soprattutto avevo tanto paura.
Da sola non avrei mai potuto prendere una decisione così grande, forse avevo bisogno del un parere di un'altra persona.

Forse avrei potuto chiedere a Sr. Stephanie.
Ma subito lasciai cadere questa possibilità, per quanto quella donna sia stata gentile nei miei confronti, aveco sempre notato una certa tensione tra noi, perciò preferii non parlarne con lei.

Guardai fuori dalla finestra della mia camera, come mi era solito fare quando ero in sovrappensiero oppure nervosa, e guardai i vari bambini ospitati da questo orfanotrofio che giocavano nel parco giochi presente nel cortile dell'edificio.

Notai, però, una figura completamente vestita di nero che passeggiava tranquilla per il cortile.
Impossibile non riconoscerlo, si trattava del parrocco della chiesa di fronte all'orfanotrofio: Padre Bryan.

Subito capii che lui era la persona giusta a cui rivolgermi, d'altronde era da oramai 12 anni che lo facevo.

Presi allora la mia felpa che avevo lasciato sul letto, la indossai e uscii dalla camera per dirigermi in cortile.

Intanto pensavo.

Pensavo a quello che avrebbe potuto dirmi il parrocco, pensavo anche a come l'avrebbe presa in caso io avessi deciso di andarmene.

Il nostro legame era sempre stato molto forte, era stato come un padre per me, nonostante fosse un prete; lui mi aveva cresciuta come se fossi sua figlia. Lui mi aveva visto crescere ed era stato una fonte di ispirazione per me, insieme alle altre suore che mi istruirono o a dovere.

Appena raggiunsi l'esterno, lo vidi seduto su una panchina mentre guardava divertito due bambine litigare per una bambola dai capelli biondi.

Mi avvicinai cautamente e mi sedetti vicino a lui.

"Abby! Che piacere vederti cara" mi sorrise lui.

Io cercai di ricambiare il sorriso, ma credo che la mia sembrò più una smorfia e questo non passò inosservato al parroco.

"Qualcosa ti turba, cara? Non sembri avere una buona cera" ridacchiò lui.
Sapevo che se ne sarebbe accorto, così decisi di raccontargli tutto.

"Vedi Padre, questa mattina è venuta una coppia di cantanti famosi per cercare una bambina da adottare, però...è successo che il Signor Styles, cantante di una boy band, si è perso mentre cercava la toilette ed è finito per sbaglio nella mia camera. Abbiamo iniziato a parlare, soprattutto di me, lui è rimasto affascinato dalla mia passione per la letteratura antica e credo anche dal mio modo di esprimermi. Sta di fatto che mi ha fatto una proposta" dissi guardando per terra.

"Qual'è questa proposta?" Mi chiese Padre Bryan ascoltandomi attentamente.

"Vorrebbe adottarmi Padre, ma non so se accettare" affermai guardando il parrocco negli occhi, mentre lui sorrideva.

"Tu che cosa vorresti, Abby?"

"Io non lo so...una parte di me dice di andare con lui così posso finalmente avere una famiglia e vivere una vita come le altre ragazze della mia età, tuttavia un'altra parte di me mi dice di rinunciare, perché non vorrei togliere l'opportunità a qualcun'altra bambina e..." lasciai la frase in sospeso.

"E..?" Mi spronò a continuare lui.

"E poi con il mio problema porterei solo sofferenza e sarei solo un peso economico per quella famiglia" conclusi lasciandomi scappare una lacrima solitaria.

Due braccia mi cinsero le spalle e io mi ci buttai a capofitto.

"Abby, non lasciarti scappare un'opportunità del genere, dopo tutto quello che hai passato hai bisogno di un po' di felicità nella tua vita. E riguardo al tuo problema, non credo tu debba preoccupartene, insomma mi hai detto che lui è un cantante giusto?" Mi chiese staccandosi da me e guardandomi negli occhi poggiando le sue mani rugose sulle mie spalle.

"Si, lo è"

"Ed è famoso?"

Ma dove voleva andare a parare?

"Bhe, si.."

"Allora credo che i soldi per lui non siano un problema! Credimi Abby, io vorrei solo il meglio per la mia piccola Abs"

Io sorrisi al ricordo di quel nomignolo che mi aveva affibbiato da piccola.

"Ma non...non vorrei togliere l'opportunità ad altri, Padre" affermai guardandomi attorno e vedendo bambini che correvano e si divertivano.

Loro non meritavano di stare lì.

"Abby...sei sempre stata una ragazza di fede, hai sempre rispettato le regole e sei sempre altruista e gentile con tutti, ma non pensare che il Signore si arrabbierà on te solo perché vuoi scegliere la strada per la felicità. Anzi credo che lui sia orgoglioso di te, come lo sono anche io. Perciò, stai tranquilla e accetta la sua proposta, vedrai che sarà la scelta più giusta"

Lo strinsi forte a me, sapevo bene che non sarei uscita delusa da questa conversazione.

Padre Bryan ha sempre saputo tutto, era sempre stato saggio e io non potevo che essere più felice di così.

"Abby! Abby!" Mi chiamò una voce.

Mi girai e vidi il piccolo Michael guardarmi entusiasta.

"Dimmi Michael" sorrisi avvicinandomi a lui.

"Vuoi giocare con me a palla?" Mi chiese arrossendo per la timidezza.

Mi intenerii a quella vista, ho sempre adorato quel piccolo biondo dagli occhi nocciola.

"Certo che voglio!" Dissi, poi mi girai verso il parrocco e lo abbracciai di nuovo "Grazie ancora Padre, adesso so cosa fare" gli sussurrai all'orecchio.

"Di niente piccola Abs"

Sucessivamente mi alzai e presi la manina di Michael, per poi incamminarci verso il campo da calcio con un pallone e con la consapevolezza che quello sarebbe stato il mio ultimo giorno lì in quella che ho sempre considerato casa mia.

Hiii!!
Eccomi con un nuovo capitolo!💓
Vi dico già che nel prossimo capitolo ci sarà un po' più di movimento...

Spero che vi piacciaaa!

Un abbraccio
Sosa👄💓

Daughter || L.T.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora