Capitolo 12

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In quel momento la mia vita sembrò felicissima, ma questo non durò per tanto tempo. Adesso però non voglio farvi vedere i brutti momenti che ho vissuto dopo, ma quelli belli che ho vissuto durante gli ultimi due anni delle superiori. Mi ricordo tutti i giorni più belli e quando li vivevo, li scrivevo sul mio diario, perciò posso adesso descriverveli al meglio.

Innanzitutto quei due anni furono i più belli che avessi vissuto fino ad allora.

Il più bel giorno dopo il mio fidanzamento con Luca fu il sabato seguente: il 17 maggio.
Avevamo organizzato un'uscita a quattro: io, Luca, Marco e Jen. Lei era stata un po' riluttante poiché le sembrava di fare con Marco i terzi incomodi mentre noi due ci sbaciucchiavamo. Ma io le avevo risposto che così lei e Marco avrebbero potuto passare una bella serata insieme in compagnia nostra e così lei si sarebbe sentita meno in imbarazzo dopo il bacio che si erano dati e le promisi che saremmo stati più 'civili' di quanto non avremmo fatto se fossimo stati da soli, nel senso che non ci saremmo limonati apertamente davanti a loro, ma ci saremmo contenuti almeno un po'. Lei aveva accettato a patto che anche Luca giurasse. Anche Marco era un po' titubante, ma aveva accettato senza tante storie. Ci saremmo vestiti in modo abbastanza elegante perché saremmo andati in un ristorante importante in città. Intanto io stavo già macchinando qualcosa per far rimanere da soli quei due piccioncini. Sapevo da entrambe le parti che si piacevano, ma entrambi erano timidi, anche se lo era decisamente di più Jen. Non l'avevo mai vista così timida, Marco le piaceva davvero molto. Marco era cauto e mi aveva chiesto più volte cosa doveva fare e io gli avevo sempre ripetuto: "Sii naturale, sii te stesso, sii sincero e diretto, ma non troppo duro e sii cauto, cerca di fare le cose a quello che ti sembra il momento giusto, non essere affrettato, ma neanche troppo lungo con i tempi che poi lei si stanca" e lui si era messo le mani nei capelli, ma mi aveva risposto decisamente con un: "Ci proverò".
Così quando arrivò sabato pomeriggio io e Jen eravamo in camera mia a truccarci e prepararci. Lei si mise un vestito bianco lungo con uno spacco a livello del fianco costellato di fiori color avorio sia sul corpetto con il collo alto che sulla sottogonna (nella foto), fece uno chignon e si mise delle décolleté bianche panna a punta. Entrambe ci truccammo poco. Però io, al contrario di Jen, misi un vestito nero con un monospalla e lo spacco che partiva dalla metà della coscia (nella foto). In realtà era un abito molto semplice, ma anche molto chic. Infine abbinai al vestito delle décolleté nere laccate.
Alle sette i nostri due ragazzi erano già ad aspettarci sulle loro due moto. Quella di Luca era una HM CRE 125 Baja, una moto da cross della Honda rossa, bianca e nera. Mentre Marco aveva una Suzuki 125 VanVan nera. Erano entrambe bellissime, anche se io preferivo la moto di Luca perché avevo sempre amato le moto da cross. Entrambi erano venuti in smoking data l'importanza della serata.
Io, da quando era sceso il mio ragazzo dalla moto, non avevo smesso di fissarlo. Stava benissimo in smoking. Non lo avevo mai visto così neanche ai balli della scuola più importanti. E quando mi venne vicino io avevo un sorriso a trentadue denti. Appena fummo vicini mi disse con la sua solita voce sexy: "Sei pronta?" e io ovviamente gli risposi di sì, ma poi mi ricordai di Jen e Marco e dissi a tutti: "Come on kids!"
Il viaggio in moto fu veloce. Io e Luca non smettemmo un attimo di parlare. Infatti, dato che io lo stringevo forte in vita, lui mi disse: "Hey tesoro, capisco quanto ti piaccio, ma non scappo mica via!" e io ribattei ridendo: "In realtà stavo cercando di capire se hai gli addominali"
"Ne dubiti?"
"Mmmhh... Sento qualcosa di duro" dissi io continuando il filo del mio discorso senza badare apparentemente alle sue parole.
"Dai Jess! Se vuoi dopo puoi vederli, ma adesso che mi sono messo bene la camicia, non puoi stropicciarmela!"
"Ah! Li ho trovati!" esclamai io ridacchiando incurante.
"Ridi, ridi... Che tanto poi ti faccio ridere io!"
"Ma non ti piaccio quando rido?"
"Certo Jess che mi piaci, ma non quando fai la cattiva"
"Io? Cattiva? Quando mai? Sono una perfetta gentildonna! Stai forse insinuando che non lo sono?" ribattei io con aria da gran signora offesa.
"Ohh la mia piccola si é offesa! Scusa piccola mia non volevo!"
"Lo sai quanto odio quando la gente mi chiama piccola! Guarda che se continui così non ti bacerò più" dissi incrociando le braccia mentre la sua moto sfrecciava per le vie della città.
"Vedremo se sai resistermi" replicò Luca con una punta di malizia nella voce.
"Sarà un giochetto per me!" ribadii con voce altezzosa e decisa.
"Ohh, vedremo, vedremo..."
Quando finì la frase ci ritrovammo davanti al posto dove dovevamo andare. Appena scesi dalla moto sussurrai a Luca di contenersi con la sexycità perché non eravamo soli. I due piccioncini scesero pochi secondi dopo di noi dalla moto e io li guardai per cercare di capire come potesse essere andato il tragitto e quello che vidi confermò le mie aspettative: erano entrambi imbarazzati. Jen era rossa e faceva di tutto per nasconderlo e Marco non spiccicava parola. Così per risollevare la situazione intervenne Luca, che si era accorto che l'aria di stava facendo pesante, prendendo da galantuomo la mano di Jen e portandola al tavolo designato mentre io diedi una pacca sulla spalla del mio amico che sobbalzò a causa del nervosismo. Io me ne accorsi e lo presi a braccetto fino al nostro tavolo. Io mi misi seduta davanti a Luca e di fianco a Jen. Le tenevo la mano sotto il tavolo per rassicurarla mentre i due ragazzi che erano venuti con noi parlavano di moto. Io per spezzare questa divisione di sessi dissi: "Smettetela di parlare di cose da ragazzi e fateci un po' ridere!"
E così iniziarono a fare battute finché non arrivò il cameriere a chiederci cosa volessimo mangiare e noi eravamo tutti imbarazzati per la pessima figura che avevamo appena fatto. Quando se ne andò il cameriere scoppiammo di nuovo tutti a ridere. Marco intanto disse: "Ma avete visto la faccia del cameriere?"
"Davvero, che figura!" esclamai mentre continuavamo a ridere, finché Jen non ci esortò a smettere perché ci stavano guardando tutti in sala.
La cena continuò tranquilla e parlammo di qualsiasi cosa: dallo sport alla cucina, ci mettemmo pure a commentare il cibo facendo finta di essere dei famosi chef come Gordon Ramsay e Antonino Cannavacciuolo. Fu divertente.
Dopo aver cenato andammo a un bar lì vicino. Ci sedemmo al bancone. Eravamo io e Jess sedute vicine, poi c'era Marco di fianco a lei e Luca di fianco a me. Oltre a bere qualcosa in quel momento c'era una band composta da tre ragazzi, un cantante, un batterista e un chitarrista che stava suonando See you again di Wiz Khalifa e Charlie Puth. Dopo qualche minuto io mi misi a canticchiare e mi girai verso la pista da ballo dove si erano già affollate tante persone. In quel momento si avvicinò a noi un ragazzo alto, moro e con gli occhi scuri che mi chiese con voce suadente: "Ehi, vieni a ballare con me?"
Al posto mio rispose Luca guardando male il nuovo arrivato: "Ehi lo dici a qualcun altra. Lei é la mia ragazza quindi vattene"
"Ma io le ho solo chiesto di ballare" rispose lo sconosciuto in modo impertinente.
"Ma dato che io sono il suo ragazzo ho la precedenza e quindi lei balla con me" disse Luca sfoderando un sorriso vittorioso prendendomi la mano e rivolgendosi questa volta a me: "Vieni tesoro"
Il tizio ci rimase di sasso e subito dopo Jen gli disse: "Hai scelto la ragazza sbagliata"
"Vuoi venire tu?" chiese a Jen il moro. Ma in quel momento intervenne Marco: "Mi dispiace amico, ma lei balla con me" intanto con un sorrisone Marco prese la mano di Jen e la portò a ballare. Jen si girò e sorrise allo sconosciuto che rimase un'altra volta deluso. Ci scatenammo un po' sulle note di mille altre canzoni finché la band non iniziò a intonare le note della mia canzone preferita, ovvero Hey di Fais ft. Afrojack. Jen se ne accorse e io iniziai a cantarla e mi chiese, portandomi via dall'abbraccio del mio fidanzato: "Jess questa canzone dovresti cantarla tu!"
"Ma la sto già cantando!" urlai in modo che la mia migliore amica potesse sentirmi.
Mi portò davanti al piccolo palco che era stato costruito per la band e lo indicò dicendomi: "Sali!"
"No, no, no" ribattei cercando di tornare dal mio amato. Ma lei mi trattenne e in quel momento il cantante ci guardò e capì cosa voleva fare la mia amica e mi tirò su. Io ero decisamente disorientata. Ma il cantante mi mise il microfono in mano e iniziò a cantare guardandomi e invitandomi a fare lo stesso, dal pubblico si alzò un "Ohhh" di ovazione e come se mi avesse dato la carica io iniziai a cantare. Pochi secondi dopo arrivò il mio ragazzo davanti al palco e si arrabbiò con Jen che mi aveva fatta salire, ma lei lo calmò con l'aiuto di Marco che era accorso in quel momento e gli dissero di godersi lo spettacolo. Lui rimase con il broncio e le braccia incrociate al petto, offeso dalla situazione. A metà della canzone mi abbassai verso di lui e gli stampai un bacio sulle labbra facendo così in modo che smettesse di fare il geloso. Ci riuscii e, dopo che le mie labbra si furono staccate dalle sue, mi fece un sorriso a trentadue denti.
Appena finita la canzone saltai giù dal palco e il cantante urlò nel microfono: "Un applauso a questa bravissima cantante!" e tutti applaudirono gridando e fischiando.
Dopo essere scesa i miei amici e il mio ragazzo mi abbracciarono forte.
Ballammo ancora un po'. Poi stanchi tornammo a casa. Luca accompagnò me e Marco accompagnò Jen.
Durante il tragitto lo strinsi forte infondendogli tutto il mio amore e quando arrivai a casa ci salutammo con un bacio.

Il giorno dopo Jen venne a casa mia e eccitatissima che quasi mi urlò nelle orecchie appena aprì bocca per raccontarmi le novità della sera prima, così io le tappai la bocca e le dissi: "Jen, stai calma e parla con un normale tono di voce così io non mi spaccherò i timpani"
"Ok" rispose la mia migliore amica ancora emozionata.
"É stato bellissimo ieri!" esclamò.
"Visto che avevo ragione!"
"Sì, ma adesso stammi a sentire. Quando abbiamo ballato é stato magnifico! Ridevamo in continuazione e a un certo punto Marco mi ha presa in vita e mi ha stretta a sè ed é stato veramente romantico. Poi mi sussurrava all'orecchio frasi dolci e quando mi ha riportata a casa io ho deciso di dirgli che volevo essere la sua ragazza e ci siamo baciati"
"Oh, ma Jen é bellissimo!" le dissi entusiasta e la abbracciai stringendola forte a me e sorridendo felice.

Eccomi qui, tornata con un nuovo capitolo! Adesso anche Jen si é fidanzata e sembra un lieto fine, ma la storia, come vi ho detto nello scorso capitolo, non é finita qui. Ci saranno ancora alcuni capitoli gioiosi e pieni di felicità, ma poi la situazione inizierà a farsi difficile.
Ma torniamo a noi, io avevo intenzione di scrivere il cast per questa storia, per le 2500 views, come ho visto fare da molte/i altre/i e mi é sembrata una cosa carina. Quindi chiunque abbia qualche suggerimento da darmi lo scriva qui sotto in un commento. Ogni suggerimento é ben accetto. Ringrazio chiunque commenterà. Quando poi avrò messo il cast taggherò anche chi mi ha suggerito l'idea😉 Un saluto👋

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