10 giugno
Finalmente era finita la scuola, niente più interrogazioni, verifiche, ansie e prof.
Eravamo stati tutti promossi con mia e loro grande soddisfazione. Il mio ragazzo era molto felice di non avere debiti come gli anni precedenti adesso che si dovevano accumulare i crediti per la maturità.
Alla fine io e Jen saremmo sì andate in vacanza assieme a Ravenna dove i suoi avevano affittato una casa con vista sul mare. Avevamo guardato su internet e doveva essere veramente bella ed era davanti a una spiaggia sabbiosa immensa. Ci saremmo rimaste le prime due settimane di luglio e ci saremmo divertite un mondo, non vedevo l'ora!
Purtroppo i nostri fidanzati non sarebbero potuti venire. Marco partiva con i suoi il 13 giugno e ci teneva molto a stare con loro e, dato che lavoravamo molto, quella era una delle poche occasioni in cui poteva divertirsi con loro. E i genitori adottivi di Luca gli avevano permesso solo di andare in vacanza ad agosto per due settimane con loro. Per questo avevamo organizzato una giornata da stare tutti insieme per l'ultima volta prima che Marco partisse. L'idea ovviamente era stata mia e avevo scelto anche il posto dove saremmo andati: Gardaland Waterpark. Jen era stata subito entusiasta, anche perché era stata la prima a cui ne avevo parlato e che già sapeva che stavo macchinando qualcosa. Ovviamente il costo del biglietto lo offrivano i ragazzi che ci avrebbero portato in moto fino a destinazione.
Saremmo andati tutti insieme a Gardaland il giorno seguente. Io e Jen ci vedemmo questo pomeriggio per decidere quale costume portare e mettere tutto dentro le nostre borse.
Arrivai da lei per le tre portando tutti i miei costumi, pantaloncini vari e canotte varie e misi tutto quanto su metà del suo letto perché l'altra parte era occupata dalla sua roba. Ci mettemmo un'ora per scegliere. Tutto il tempo lo spendemmo tra il darci consigli e il fantasticare sulla giornata che ci preparavamo a vivere.
Dopo quella lunga ora io avevo scelto di indossare sotto la canotta e i pantaloncini un costume due pezzi verde smeraldo con varie sfumature (nella foto), mentre la mia migliore amica aveva scelto un costume sempre due pezzi, ma di sfumature di viola e azzurro con i contorni neri (nella foto).
Poco dopo aver finito di provare e scegliere i costumi il mio telefono si illuminò. Era il mio bellissimo ragazzo. Cliccai sulla piccola iconcina e vidi quello che mi aveva scritto:
Tesoro vieni a casa mia e mi fai vedere come ti sta il costume che hai scelto per domani?
Gli avevo detto che avrei scelto il bikini quel pomeriggio, ma non mi aspettavo che mi chiedesse subito di vederlo. E avevo già capito il suo intento malizioso. Così gli risposi:
Ti piacerebbe tesoro! Mi dispiace, ma per il momento ti concedo solo la suspence di vedere il mio corpo coperto solo dal costume. Domani potrai ammirare.
Sorrisi mentre il mio telefono inviava il messaggio e Jen mi chiese quale fosse la causa di quella curva sul mio viso. Le feci leggere i messaggi e mi diede il cinque. Intanto era arrivata la risposta fulminea di Luca che scriveva:
Uff
Io mi misi a ridere insieme a Jen che mi disse: "Jess hai fatto bene!"
Così ci rimettemmo i nostri vestiti e, dopo esserci salutate, io salii sulla mia moto e volai verso casa.11 giugno
Ci ritrovammo a casa mia per andare a Gardaland. Per prima salì Jen. Sia io che lei ci eravamo già messe il costume perché così lì avremmo perso meno tempo dato che probabilmente ci sarebbe già stata un po' di coda all'entrata.
Poi i nostri bei fidanzati arrivarono insieme sulle loro moto. Si tolsero il casco simultaneamente, quasi fosse stata una mossa decisa per farci impressionare. Luca aveva i capelli castani appena scompigliati dal casco che indossava poco prima, una canotta nera e rossa dei Chicago Bulls, dei pantaloncini militari e le Jordan coordinate con la canotta. Mentre Marco indossava una semplice maglietta blu con dei pantaloncini beige della Carhartt. Il mio boy scese dalla moto e mi venne incontro col sorriso, mi prese per i fianchi dolcemente e mi fece fare un giro. Mi porse il casco che aveva tirato fuori per me e si mise in sella davanti a me. Jen intanto raggiungeva il suo fidanzato che le porgeva il casco e si appoggiò alla sella dietro di lui.
Arrivammo lì in un attimo. Ebbi però il tempo, in quell'attimo, di assaporare il profumo del mio accompagnatore. Sapeva di cioccolato, non sapeva di sigaretta, sapeva semplicemente di lui e la cosa mi fece piacere.
Ci fermammo in coda per un'ora. Non sapevamo cosa fare, allora dopo la prima mezz'ora ci mettemmo a giocare a carta, forbice, sasso come dei bambini. Quel gioco mi ricordava i bei tempi, quando giocavo senza pensieri per la testa, senza pensare a cosa dicevano di me gli altri, senza dar conto alle brutte parole che le altre dicevano, ma quando si cresce ci si rende conto che non si é più invulnerabili a tutto ciò e lì iniziano i problemi. Ma quando sai che di fianco a te ci sono delle persone che ti amano per quello che sei veramente, allora il tuo cuore inizia a mettersi a posto perché ti bastano quei pochi per non badare al resto. E io ero lì con quei pochi. Quando entrammo iniziai a camminare velocemente (anche perché c'era scritto ovunque di non correre) sorridendo falsamente ai bagnini che mi guardavano male e mi fiondai su delle sdraio per prendere i posti.
Cinque minuti dopo arrivò il resto della truppa camminando tranquillamente. Stendemmo le nostre cose e io e Jen iniziammo a toglierci i vestiti per mettere la crema. Il mio ragazzo mi guardò male mentre stavo tirando giù la spallina della canotta e mi disse: "Hey tesoro, non credo sia il caso che tu ti cambi davanti a tutti... Se vuoi ti posso aiutare io in camerino" aggiungendo al suo sguardo una nota maliziosa.
"No, grazie e comunque io ho già sotto il costume..." risposi io prontamente. Lui mi interruppe sbuffando e io continuai: "Però... solo in via eccezionale... Puoi spalmarmi la crema sulla schiena e sul viso"
"Solo?" mi chiese ancora un po' deluso dalle mie parole.
"Solo. Sono una donna vaccinata e il resto lo so fare da sola" esordii con aria altezzosa.
Marco e Jen si misero a ridere, mentre io e lei ci toglievamo una la maglietta e l'altra i pantaloncini. Intanto i nostri due boy andarono a cambiarsi agli spogliatoi.
Quando tornarono noi eravamo già pronte e ci sdraiammo a pancia in giù per farci mettere la crema. Sbirciai con la coda dell'occhio i costumi dei nostri ragazzi e notai che Luca aveva un costume che sfumava dal bianco al nero, invece Marco aveva un costume all'hawaiana azzurro e blu scuro. Mentre li stavo osservando Luca si sedette di fianco a me e iniziò a massaggiarmi le spalle con fare sensuale e mi parlò con voce dolce e calda: "Tesoro, stai davvero bene con questo costume, ma non credo che tu possa andare in giro così con tutti sti ragazzi!"
"Uhhh, il mio ragazzo é un po geloso?!"
"Io geloso? Assolutamente no!"
"Allora sentiamo, cosa mi dovrei mettere?"
"Beh, dovresti coprirti un po' di più sul seno, sul sedere..."
"Eh sì caro, sei geloso, ma ti capisco... Non c'è nulla di cui preoccuparsi, basta che tu stia calmo e tranquillo"
Così mi girai, gli diedi un bacio sulle labbra, mi alzai e mi diressi verso Marco e Jen che erano già pronti. Appena Jen mi vide alzarmi, mi disse: "Jess, avete finito la vostra commedia?"
"Direi di sì" risposi girandomi a guardare il mio ragazzo che si alzava dalla sdraio e mi veniva incontro svogliatamente. Gli sorrisi e lo presi per mano e andammo tutti insieme a divertirci tra gli scivoli acquatici usando anche le ciambelle e i gommoncini. A pranzo mangiammo la pizza e le patatine e ci riposammo un po' prima di tornare a immergerci nell'acqua fresca delle piscine.
Quando tornammo a casa dopo quella giornata elettrizzante io ero la sola a essere ancora attiva, mentre il resto della compagnia si era gettata su un posto a caso in casa mia. Jen e Marco erano appiccicati sul mio divano e Luca si era accasciato su una delle mie sedie in sala con la testa sul tavolo.
Mi avvicinai a lui e gli accarezzai la testa. Le mie dita passarono tra i suoi capelli castani scompigliati. Lui era la mia favola, la mia storia, la mia felicità, il mio piccolo grande mondo.
Così guardai di nuovo i due sdraiati sul divano e decisi che ormai era ora che iniziassi a preparare qualcosa per cena. Optai per gli spaghetti al sugo, cosa che non mi avrebbe impegnato nè troppo nè troppo poco, anche perché volevo un po' rilassarmi.
Appena fu pronto svegliati i tre belli addormentati che vennero a tavola, tranne Luca che ci era già, come se fossero degli zombie. Così decisi che sarebbero rimasti a dormire da me. Per fortuna il nostro era un divano letto e quindi lo misi a posto per far spazio a Jen e Marco che appena vi si appoggiarono si addormentarono pesantemente. Poco dopo portai a letto anche Luca, mi misi il pigiama e mi accoccolai di fianco a lui, lui mi abbracciò istintivamente e finalmente mi addormentai anch'io circondata dal suo buon profumo.La mattina dopo ognuno tornò a casa propria ringraziandomi di essermi presa 'cura' di loro la serata prima. Io, Jen e Luca salutammo Marco definitivamente prima che andasse in vacanza scambiandoci baci e abbracci. Marco portò a casa Jen dove si salutarono affettuosamente. Anche Luca tornò a casa, non senza prima lasciarmi un lungo e passionale bacio alla francese per ricordarmi che noi ci saremmo rivisti prima della mia partenza.
Eccomi di nuovo qua con questo nuovo e smagliante capitolo! Come avete visto ho già pubblicato il cast, spero che vi sia piaciuto. Per farmelo sapere, come sapeva, basta che commentiate o votiate questo e gli altri capitoli. Sono veramente felice di essere arrivata oltre le 2500 visualizzazioni e questo é grazie a voi! Ciao a tutti e... al prossimo capitolo!
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Il bad boy diventa dolce❤
RomansaIl classico bad boy, di nome Luca, della situazione, sembra che voglia sedurre una ragazza normale e senza pretese come Jessica. Lei ha 16 anni e va al liceo scientifico, è alta, magra, occhi color Nutella e capelli castani. Odia Luca fin dal primo...