17 dicembre
Lucrezia si sentiva a pezzi dopo quello che le aveva detto Luca il giorno prima. Non era mai stata rifiutata, anzi di solito era lei che rifiutava i ragazzi quando non erano all'altezza dei suoi 'servizietti'. Nessuno si era mai lamentato di quello che lei faceva. Poi, ad aggiungere ancora più amarezza alle parole di Luca, era stata la visione di quella 'coppietta' che si era riappacificata. Non le era mai capitato di odiare così tanto una ragazza. Di solito le altre o le leccavano i piedi e stavamo con lei o facevano le sottone o non la calcolavano come l'amica di Jessica. Quest'ultima invece aveva sempre avuto la faccia tosta di risponderle e di cercare di fargliela pagare. No, Lucrezia non poteva ammettere nemmeno a se stessa che Jessica gliel'aveva davvero fatta pagare: si era portata via più di una volta il 'suo ragazzo' e adesso se l'era preso per sempre. Lucrezia non poteva sopportarlo. Se non poteva averlo lei Luca, non avrebbe potuto averlo nessun'altra. Allora le era balenata in testa quella che lei aveva considerato una grande idea. Aveva sentito in giro che lui sarebbe andato via da scuola a causa di una proposta di una squadra di calcio. Avrebbe potuto fare in modo di velocizzare questa sua partenza. Si era pensata tutto un piano affinché ciò le riuscisse ed aveva deciso di presentarsi a casa di Luca. Si era rivelato tutto più facile del previsto. La madre adottiva di Luca era a casa e l'aveva fatta entrare con ripugnanza. Lucrezia aveva iniziato a parlare della relazione tra Jessica e Luca e la donna si era subito infuriata. Quasi quasi Lucrezia non aveva avuto bisogno di dire altro che la madre di Luca aveva iniziato a maledire Jessica e a urlare che avrebbe fatto trasferire subito suo figlio a Palermo. Infine aveva ringraziato Lucrezia per le notizie che le aveva recato e aveva promesso a se stessa che Luca sarebbe subito partito, addirittura il giorno dopo se fosse stato possibile. Ma cosa c'era dietro a tutta questa mania dei genitori adottivi di Luca di tenerlo lontano da Jessica? Qual era la ragione di tutta quest'apprensione nei confronti di una relazione che avrebbe solo potuto portare benefici al rapporto tra i genitori adottivi e Luca, dato che, quando stavano insieme, Luca si era comportato meglio nei confronti di quelle persone? Beh, il contratto che i genitori di Luca avevano siglato per farlo andare a giocare a calcio a Palermo prevedeva che lo stipendio mensile di Luca andasse ai genitori fino al compimento della maggiore età e questa somma di soldi sarebbe stata data solo una volta che Luca avesse iniziato gli allenamenti. Ciò voleva dire che prima Luca fosse andato a Palermo, prima i suoi genitori avrebbero avuto i soldi. Inoltre i costi dell'istruzione sarebbero stati pagati dalla società in cui sarebbe andato a giocare Luca solo una volta che lui avesse iniziato gli allenamenti. Il fatto che ci fosse di mezzo una ragazza aveva reso Luca, prima che lui e Jessica si fossero lasciati, ancora più restio nell'accettare il trasferimento a Palermo. Ma poi, quando si erano lasciati Luca aveva accettato la proposta dei genitori adottivi e, adesso che si sarebbe prospettato un nuovo motivo di scontro, loro dovevano al più presto portare Luca via da casa.
20 dicembre
Era già il terzo giorno che Luca non si vedeva a scuola. Io avevo provato a scrivergli, ma lui non aveva mai risposto e il messaggio sembrava non essere neanche arrivato al suo cellulare. C'era qualcosa dentro di me che mi faceva preoccupare. Ok che ci eravamo appena riconciliati, ma ignorarmi in questo modo mi sembrava strano. Aveva addirittura spento la connessione dati pur di non ricevere messaggi da me? O mi aveva bloccata? Boh. Fatto sta che avevo chiesto in giro e nessuno sapeva che fine avesse fatto Luca. Tutti sembravano disorientati, a parte una persona: Lucrezia. Conoscendola, se non avesse saputo niente della faccenda, sarebbe stata preoccupatissima e avrebbe continuato a chiamare quello che considerava 'il suo ragazzo'. Aveva un atteggiamento stranamente tranquillo negli ultimi giorni. Che centrasse qualcosa con la sua scomparsa? Così decisi di parlarle all'intervallo.
Non c'era da meditare su cosa avrei dovuto dire a Lucrezia, sapevo come arrivare al punto della questione, infatti appena la vidi alzarsi dalla sedia per andare in cortile a strusciarsi contro qualcuno. La raggiunsi appena ebbe varcato la porta della classe. Mi parai davanti a lei e le bloccai il passaggio. Per questo lei mi chiese con molta cortesia: "Allora che cazzo vuoi Jessica? Mi sembri un cucciolo smarrito. Ti manca qualcosa per caso?"
Finì quella frase masticando la cicca che aveva messo in bocca all'inizio della prima ora dopo che si era vantata di aver fatto un 'servizietto' a uno di quinta con la sua boccuccia.
"Senti Lucrezia andiamo dritto alla questione: tu hai a che fare con l'apparente scomparsa di Luca?"
Lei rise e poi mi rispose: "Perché? Ti interessa così tanto la cosa? Pensavo sapessi di non essere così tanto importante per lui. Magari non ti vuole più sentire"
"Smettila di dire cazzate, io so benissimo quanto sono importante per Luca e di quello che dici tu su di noi non me frega proprio un cazzo. Quindi rispondi alla mia domanda, o ti sei dimenticata di quanto io possa fartela pagare?" ribattei io acida.
"Jessica smettila di fare la reginetta, nessuno mi può mettere i piedi in testa"
Lucrezia aveva iniziato a essere più seria.
"Ah no? Forse ti devo ricordare quella volta in cui ti ho spinto contro il muro di una casa perché volevi che io stessi lontana da Luca? Non mi pare che tu ne fossi uscita vincitrice da quello scontro... e adesso rispondimi"
Digrignò i denti e parlò ancora una volta: "Senti Jessica, penso che Luca se ne sia voluto andare da qui..."
Cercai di guardarla negli occhi per capire se stesse dicendo la verità, ma lei si guardava le scarpe non accennava nemmeno a tirare su la testa. Ero sicura che quello che aveva detto aveva un fondo di verità. Così le chiesi di spiegarsi meglio.
"Jessica che sbatti che sei! Se non sai che i suoi genitori volevano mandarcelo lì sei proprio disinformata!"
Una connessione mi si formò nel cervello. Lucrezia si doveva sentire in colpa per aver accelerato la partenza di Luca per Palermo. Doveva aver detto ai genitori adottivi di Luca della nostra riconciliazione. Non mi sarei per niente stupita di sapere che quegli stronzi gli avevano ritirato il cellulare per non scrivere più a nessuno, soprattutto non a me. Così mi diedi una spallata a Lucrezia prima di tornare in classe. Lei non disse niente, come aveva fatto più volte quando io mi ero mostrata ostile a lei. Probabilmente neanche lei poteva scrivere o parlare con Luca. È sicuramente non avrebbe più potuto vederlo dato che non sapeva dov'era finito di preciso. Probabilmente si sentiva una stupida per non aver fatto degli 'accordi' con o genitori adottivi di Luca in cambio di quelle informazioni preziose. Ma forse non c'era stato neanche bisogno che Lucrezia dicesse molto dato che conoscevo l'odio ingiustificato che provavano verso di me. Non avevano mai capito che io avevo sempre cercato di fare in modo che Luca si riconciliasse con loro.
Jen, appena fui rientrata in aula mi chiese dove fossi finita. Io le spiegai cosa avevo scoperto e lei concordò con la mia idea secondo la quale i genitori adottivi di Luca dovevano avergli sequestrato il telefono. In quel momento però suonò la campanella e prof entrò in classe. Così dovetti tornare al mio posto.
Come potevo comunicare con Luca se non aveva il telefono e probabilmente lo tenevano chiuso in camera sua? Dovevo trovare un modo.
Non sapevo che però di lì a poco sarebbe stato Luca a trovarne uno.
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Il bad boy diventa dolce❤
RomanceIl classico bad boy, di nome Luca, della situazione, sembra che voglia sedurre una ragazza normale e senza pretese come Jessica. Lei ha 16 anni e va al liceo scientifico, è alta, magra, occhi color Nutella e capelli castani. Odia Luca fin dal primo...