Avevo aspettato un po' che arrivasse il giorno della festa. Ero emozionata. Ero rimasta a guardare il vestito per ore pochi giorni prima del party. E finalmente il 15 dicembre era arrivato. Appena finito di mangiare a casa mia, filai in camera mia e mi sedetti sul letto. Poi mi alzai di scatto, aprii l'armadio come se dovessi spalancare una porta e presi il vestito. Lo poggiai delicatamente sul letto e sorrisi. Era arrivato il momento di indossarlo. Battei le mani e iniziai a sfilarmi i vestiti fino a rimanere in intimo. Guardai ancora un attimo il mio vestito e, dopo aver messo le calzamaglie, lo indossai con molta cautela perché avevo paura di romperlo o di rigarlo, cosa che mi era capitata molte volte con le calzamaglie a causa delle mie unghie. Presi i miei tacchi neri con il plateau brillantinato. Mi feci una cosa e tentai di entrare in bagno con la pochette e il vestito addosso. Fu un problema perché il vestito era piuttosto ampio e, come ho detto prima avevo paura di rompere l'abito. Lo so ero un po' paranoica in quel momento. Così piano piano passai la porta del bagno. Mi accostai allo specchio e iniziai a truccarmi. Decisi di optare per uno smokey eye nero e abbastanza pesante, mentre per quanto riguarda la labbra scelsi un rossetto bordeaux scuro. Per uscire dalla porta del bagno feci la stessa fatica e utilizzai la stessa accortezza che avevo adoperato precedentemente. Mi misi la corona. Così finalmente ero pronta. Alex mi aveva scritto che sarebbe arrivato alle nove meno dieci e io ero pronta cinque minuti dopo quell'orario. Guardai il telefono e mi accorsi che Alex mi aveva mandato un messaggio circa dieci minuti fa in cui mi scriveva che era sotto casa mia. Mi portai la mano alla fronte e cercai di uscire di casa nel minor tempo possibile. Entrare e uscire dall'ascensore fu ancora più difficile di oltrepassare la porta del bagno. Forse ero un tantino ingombrante. Ma proprio un tantino. Quando uscii finalmente dal portone di casa mi sentii libera. A quel punto guardai da una parte e dall'altra della via per vedere se dove fosse Alex. Intanto tiravo su un po' il vestito per non farlo strascinare per terra. Quando i nostri sguardi si incontrarono ci sorridemmo a vicenda. Senza dire niente ci avvicinammo l'uno all'altra. Appena ci trovammo faccia a faccia, Alex mi porse il braccio e disse: "Mia regina vuole avere l'onore di essere accompagnata da me in carrozza verso il regal festino?"
"Ma certamente mio regal servitore" risposi con fare altezzoso. Mi aprì le portiera. Io guardai il posto su cui mi sarei dovuta sedere e alzai un sopracciglio pensando alla manovra colossale che avrei dovuto fare a breve per sedermi. Mi appoggiai col culo sul sedile con il corpo rivolto verso Alex che mi teneva la portiera aperta. Presi le parti più esterne del vestito e le ripiegai verso l'interno. Cercai di girarmi di novanta gradi in modo da poter essere tutta quanta all'interno della macchina. Ma non ci riuscii. L'abito era ancora troppo ingombrante. Pressai i lati del vestito il più possibile e, come una marionetta, mi mossi con tutto il corpo. Piano piano riuscii ad entrare all'interno della macchina. Presi la maniglia della portiera e, ancora una volta lentamente, la avvicinai verso di me fino a chiuderla. A quel punto guardai verso la strada e sentii Alex ridere dall'esterno della macchina. Lo fulminai con lo sguardo e gli feci il medio. Poi lo sentii dire: "Questi gesti non si addicono a una regina!"
Allora io gli risposi: "Ricordati che sono pur sempre la regina cattiva e quindi posso dire e fare quel cazzo che voglio!" Così gli feci la linguaccia e lui entrò in macchina. Mi chiese poi se volessi mettere la musica. Annuii e collegai il telefono alla casse dell'auto. Scelsi la sequenza random e partì 'Bad at love'di Halsey. Cambiai immediatamente canzone perché sentirla mi avrebbe fatto prendere male e non volevo rovinarmi la serata solo per una canzone. Quella selezionata successivamente fu 'Sorry', sempre di Halsey. Feci cambiare un'altra volta la canzone perché non era il caso di ascoltare quella musica con Alex. Finalmente una canzone 'neutra' si affacciò alla volta dello stereo, ovvero 'Heat' di Eminem. Tirai un respiro di sollievo. È mi misi a canticchiare. Alex iniziò a ridere e io gli sferrai un pugnetto e dissi: "Ma cosa hai da ridere?"
"Fai spezzare quando canti!"
"Stai per caso cercando di dirmi che sono stonata?"
"Oh no assolutamente... più che altro è come ti muovi"
"Fanculo" gli risposi e gli feci vedere il medio dove poteva vederlo bene senza smettere di guardare la strada. Nonostante l'ostentato insulto io continuai a cantare e a ballare. Così Alex si portò una mano sulla fronte e disse: "Ah, che persona testarda!"
"Eh già" risposi io sorridente e facendogli l'occhiolino per poi iniziare di nuovo a cantare.
Arrivammo a un capannone immenso che fuori era tutto pieno di scritte. Le osservai per bene e pensai che dovevano essere state fatte apposta perché erano molto belle e una portava il nome della festa a cui dovevamo andare. Così esclamai: "Che figata!"
"Assolutamente! Ogni volta che c'è una festa ripitturano il capannone apposta per quel determinato party... e devo dire che si superano tutte quante le volte"
A quel punto Alex scese dalla macchina, mi fece segno di aspettare e mi aprì la portiera. Poi mi tese la mano facendo forza per tirarmi fuori. Io mi spinsi un po' e, alla fine, ci riuscimmo. Alex richiuse la portiera e scoppiammo entrambi in una risata fragorosa. Guardai la porta del capannone e tirai un sospiro di sollievo perché era grande. Porgemmo il nostro biglietto al buttafuori ed entrammo all'interno. Una volta dentro dovetti girare la testa più volte per poter capire almeno un po' quanto fosse grande quel posto e quante persone fosserò lì. C'era un palco grandissimo in mezzo e ci stava salendo sopra una persona. Era un uomo di mezza età, illuminato dall'alto da tante luci, che prese un microfono e iniziò a parlare: "Buona sera a tutti!" La sua voce calda e un po' roca irruppe nel capannone e fece sorridere tutti i presenti. Lui era il direttore della palestra, mi spiegò Alex parlando a bassa voce al mio orecchio.
"Come quasi tutti voi sapete io sono Jerry Loan e sono il direttore, ovvero quello che riceve da voi tutti i soldi che gentilmente mi donate"
Tutti scoppiarono a ridere. Parlava in un modo particolare, tutto suo, con il quale dava motivo a tutti di starlo ad ascoltare.
"Benvenuti a tutti quanti e godetevi questa serata all'antica!"
Applausi scronsciati provennero da tutti gli angoli del capannone.
"Diamo il via a questa serata con il primo gruppo, ovvero quello dei Black Guns! Un applauso per loro!" disse Jerry e iniziò ad applaudire mentre scendeva dal palco. A quel punto salirono tre ragazzi e una ragazza. Uno dei quei tre era Rick e aveva una chitarra elettrica bianca e blu notte . Un altro si sedette alla batteria che era stata messa lì precedentemente. Il terzo aveva anche lui una chitarra elettrica, però tutta di colore rosso fuoco. La ragazza era scura di pelle, occhi neri e a mandorla, si teneva evidentemente in forma ed era tutta vestita di neri, in particolare portava una fighissima giacca di pelle con il colletto alzato e i tacchi a spillo. Era poco truccata e appena salì sul palco prese il microfono e salutò tutti che una voce dolce e decisa allo stesso tempo. Si scambiò uno sguardo con Rick e ci disse quale sarebbe stata la canzone che avrebbero suonato e cantato. Tutti si misero subito a ballare. Io ero impacciata a causa del vestito. Per fortuna non ero l'unica perché mi guardai in giro e anche altre ragazze non riuscivano a scatenarsi più di tanto però si divertivano comunque. Vedendomi che giravo la testa da una parte all'altra, Alex mi chiese: "Jess, stai cercando qualcuno per caso?"
Prima che io potessi rispondere lui continuò a parlare: "Non è che il tuo ex è venuto?"
Una risata isterica uscì dalle mie labbra: "No, no... lui fa calcio... non credo si dia alla boxe o ad altri sport... è molto concentrato sul calcio"
"Ah davvero? Io conosco un ragazzo della nostra scuola che è parecchio bravo... si chiama Luca. Non siamo proprio amici, ma a volte esce con il mio gruppo di amici o ci si becca alle feste"
Io sbiancai, ma Alex non doveva averlo notato perché continuò a parlare: "A pensarci bene è da un pezzo che non lo vedo... l'ultima volta che l'ho beccato è stato tipo un mese fa o poco più... si stava ubriacando. Poi l'ho visto urlare contro Lucrezia, non so se ce l'hai presente... aspetta... di cognome fa... fammici pensare..."
Io iniziai a sudare, mi guardai ancora intorno. Volevo andare via o almeno prendere una boccata d'aria. Non potevo rimanere là dentro. Volevo dire ad Alex di smetterla, ma la mia lingua si era appiccicata al palato.
"Ah sì! Boccari! Era parecchio incazzato e le stava dicendo una cosa del tipo 'Ti sei voluta vendicare del fatto che io non stia più con te!' Bah... cazzi loro"
Io non riuscivo a muovermi, la mia bocca però riuscì a pronunciare una sola frase: "Tu hai visto Lucrezia e Luca insieme il 18 ottobre?"
Dopo aver detto ciò mi coprii la bocca e rimasi immobile. Alex sembrò ancora non essersene accorto e disse: "Fammici pensare... il 18 ottobre... oh sì! C'è stata una mega festa a casa di Dario. È stato un bordello! Ho visto Lucrezia un paio di volte quella sera, anche perché dopo l'ho vista andare di sopra proprio con Dario. Sai... a fare cose... me lo ricordo perché quando ho sentito Luca che le urlava contro ho pensato che si fosse arrabbiato perché Lucrezia lo aveva tradito. Anche se, beh, adesso a ripensarci mi sembra un po' strano perché Lucrezia e Luca si erano mollati da un pezzo da quanto ne so. Poi boh"
Mi guardò negli occhi in quel momento e mi chiese se stessi bene. Io riuscii a mimare un no con la testa. Allora Alex mi aiutò ad andare fuori dal capannone per riprendermi. Non sapevo cosa fare in quel momento.Ecco! Sbam! Sentita, o meglio, letta la novità? Beh suppongo che se siete arrivati a leggerla qua sotto allora avrete letto. Cosa ne pensate? Cosa pensate che farà Jessica? Fatemelo sapere nei commenti! E se questo capitolo vi è piaciuto votatelo!
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Il bad boy diventa dolce❤
RomanceIl classico bad boy, di nome Luca, della situazione, sembra che voglia sedurre una ragazza normale e senza pretese come Jessica. Lei ha 16 anni e va al liceo scientifico, è alta, magra, occhi color Nutella e capelli castani. Odia Luca fin dal primo...