1. Un nuovo messaggio

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Seppi di star cercando un fiore nel momento esatto in cui mi ritrovai in mano una margherita bianca.

Se ne vedevano in giro di questo periodo, probabilmente erano le ultime.

Mi erano sempre piaciute le margherite, come fiore, perché sbocciavano quando spuntava il sole. Nascevano quando la luce le faceva nascere: come una speranza, una rinascita gloriosa e pura.

Adrienne stava scattando una foto a due bambini che giocavano sulle altalene: stavano ridendo a crepapelle e la mia amica credeva che scattando una foto così spontanea, avrebbe catturato l'essenza della felicità.

Quando poi venne a farmela vedere, dovetti darle ragione. I due bambini si guardavano, uno però era sbilanciato in avanti e l'aria gli faceva ondulare i riccioli. L'altro bambino era sbilanciato all'indietro, con l'intento di darsi una grande spinta. Sembravano entrambi compresi nell'età dei quattro, cinque anni.

<<Dovrò inviare questa foto a Mason prima che mi rubi l'idea.>> disse la mia amica mentre ci incamminavamo verso casa.

Io, guardandomi le scarpe, ero assorta dal pensiero di tornare a casa. Quasi non sentii le sue parole.

La mamma e il papà si aspettavano una mia risposta e io avrei dovuto dar loro la notizia. L'idea ancora mi terrorizzava.

Non solo avevo preso l'idea di testa mia, ma andava anche contro i loro principi. Se non i loro principi, andava contro le loro proposte.

Loro volevano che prendessi un affitto tutto mio in un appartamento accanto allo studentato dell'università. Io volevo conservare i soldi per qualcosa di più utile, trasferendomi nei dormitori del college.

Più volte mi avevano assicurato che avrebbero pensato loro a tutte le spese ma ero contraria. Andare al college era importante, significava fare un passo verso la libertà. Per dimostrare la mia indipendenza dovevo staccarmi dai loro soldi, così come dalla loro casa.

Non potevo decidere di andare al college ma dipendere ancora da loro.

L'idea di trasferirmi nei dormitori li avrebbe fatti infuriare.

Non volevano che frequentassi posti nei quali mal decenze circolavano. Avrei potuto distrarmi, le ragazze al giorno d'oggi hanno strane idee per la testa.

Queste erano le loro scuse ma in realtà sapevo che volevano semplicemente tenere alto il vigore della famiglia.

Se mi fossi trasferita in un appartamento da sola, tutti avrebbero visto quanto responsabile, indipendente e coraggiosa fossi. Una ragazza che sa ciò che vuole e può prenderselo.

Ma io non volevo vivere in un appartamento da sola, ben che meno pagato dai miei genitori.

I dormitori sarebbero andati benissimo. Avevo giurato a me stessa di non distrarmi, non lo avrei fatto. Il college significava tanto per me, grazie a quest'esperienza avrei fatto carriera nel futuro. Sarei diventata qualcuno.

<<Lily, mi stai ascoltando?>> La mano di Adrienne si sventolò davanti ai miei occhi e mi fece tornare con i piedi per terra.

<<Scusa, cosa stavi dicendo?>>

<<Come mai sei così distratta oggi? È tutto il giorno che fai finta di ascoltarmi.>>

<<Lo so, mi dispiace. Al momento ho qualche pensiero per la testa.>>

Il braccio di Adrienne sfiorò il mio, come per intendere che sapeva a cosa mi riferissi.

<<Sono i tuoi genitori i veri pensieri che ti affliggono. Vedrai che non la prenderanno così male.>>

The Only Safety || The Tattoo Hearts Series 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora