Fissavo il foglietto con insistenza, era accartocciato sul mio cuscino. Non riuscivo a prendere una decisione; presentarmi da lui sarebbe stato avventato ma era innegabilmente curiosa. Le parole che Todd mi aveva rivolto il giorno precedente continuavano a fluttuarmi per la testa. Alla fine decisi che avrei fatto tardi a lezione se non mi fossi mossa immediatamente, così infilai il biglietto nella tasca dei pantaloni e mi avviai. Se non l'avessi visto nemmeno a pranzo, avrei avuto la risposta a cosa fare.
Sarebbe stata una decisione folle, non mi era mai venuto in mente di agire in questo modo; presentarmi a casa di un ragazzo, solo per parlare o chiedere spiegazioni. Probabilmente Gideon continuava a evitarmi perché non voleva illudermi o forse perché si vergognava. L'idea di lui che arrossiva mi fece sia ridere sia tenerezza. Avrei tanto pagato per vederlo in difficoltà. Sembrava così sicuro di sé, così audace nella sua pelle. Mi sarebbe bastata metà della sua sicurezza per scalare la società con successo. Era il modo in cui camminava o si atteggiava; se prima lo avevo considerato idiota e pretenzioso, adesso mi pareva elegante e felino. Non era il tipo da abbassare gli occhi, o sorridere per un nonnulla. Non era il tipo dalle piccole bugie bianche, sbatteva in faccia la verità nuda e cruda, senza farsi problemi. Mi ricordavo ancora bene quando aveva detto di non credere in sé stesso e con le informazioni di cui disponevo mi sembrò un grande controsenso. Tutto ciò che faceva o diceva emanava sicurezza. Sembrava la persona più certa di sé di questo pianeta. Immaginai che tutti avevano le proprie debolezze, Gideon era solo bravo a nasconderle sotto strati d'indifferenza e audacia.
Con la mente rivolta a lui, non riuscii a concentrarmi bene sulle lezioni. Mi sembrava di impazzire; Gideon aveva manipolato la mia mente, una volta libera e pronta a imparare. Mi sentito a disagio, continuavo a tornare al bacio e poi al biglietto con l'indirizzo del suo appartamento. Mi aveva posseduto la ragione.
Arrivai alla sala mensa avvolta da un sottile strato d'inquietudine. Alzai gli occhi per scorgere le teste familiari dei miei amici e mentre mi rendevo conto che erano tutti seduti al solito tavolo, vidi una testa mora uscire verso i giardini con qualcosa in mano, forse una mela. Velocizzai il passo, come se potessi raggiungere il ragazzo che era appena uscito e mi bloccai quando Dakota mi chiamò. Dovetti reprimere l'impulso di lanciare il vassoio e correre dietro di lui.
«Era Gideon?» chiesi, appena mi misi a sedere accanto a loro.
Connor e la sua ragazza si scambiarono un'occhiata, poi lui abbassò lo sguardo.
«Aveva un impegno.»
«Sì, certo» borbottai, amareggiata.
Avevo appena capito cosa fare, così afferrai il biglietto dalla tasca e lo stritolai nel pugno. Tutto il mio corpo era avvolto dalla frustrazione. Improvvisamente mi ritrovai catapultata dentro sensazioni che non avevo mai avuto modo di sentire. Rabbia, frustrazione, batticuore, agitazione. Gideon era riuscito a farle nascere in me prima che me ne accorgessi. Forse aveva uno strano potere. Di sicuro, presto lo avrei scoperto.
¤¤¤
Avevo visitato il quartiere di Capitol Hill in passato, mi era sempre sembrato accogliente e familiare. Il tipico distretto dove le famiglie si stabiliscono per crescere i propri figli. In più, era il più vicino all'università.
In assenza del GPS sul telefono e di uno nella macchina, dovetti orientarmi con una mappa della città che si vendeva solamente nei negozi turistici. Mi sentivo impacciata a guardare prima la strada e subito dopo il sedile del passeggero, dove la mappa era bella stesa e Capitolo Hill era cerchiata di rosso. Seppi che stavo girando a vuoto quando vidi per la terza volta lo stesso fast food, così decisi di parcheggiare e continuare a piedi. Con la mia coda alta, l'aria stravolta e un mappa color arancio stesa tra le mie braccia mi sentivo un'emerita idiota. Quella era la mia città e non avevo idea di dove andare. Cercai più volte con gli occhi la strada indicata da Todd ma non riuscivo a trovare nulla con lo stesso nome. Alla fine chiesi ai passanti e più di uno mi diede informazioni contrastanti.
STAI LEGGENDO
The Only Safety || The Tattoo Hearts Series 1
RomanceAl carnefice, la vittima. A Gideon, Lily. E a entrambi l'eterna distruzione di se stessi. The Tattoo Hearts Series - Volume 1