Prologo

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"Lyla,calmati. Nel tuo stato non è bene tutta questa agitazione".

Sento la voce di Cristopher nella testa, come se fosse accanto a me. Quelle, le parole pronunciate poco prima di scomparire dietro la porta della sala operatoria.

Da quando aveva saputo che aspettavamo un bambino non stava nella pelle dalla felicità. Mi riempiva di attenzioni, si preoccupava che mangiassi e dormissi a sufficienza e fino a un minuto prima della delicata operazione le ultime attenzioni erano rivolte a Noi.

"Pensa a Lui"

"Lui?. E se fosse una femmina?"

"Sarebbe uguale, l'importante è che abbia il tuo sguardo". Un bacio. Intenso. Come se fosse l'ultimo.

"Non sarà l'ultimo". Dico accarezzando la pancia.
"Quando uscirà da quella porta lo tempesteremo di baci e ci prenderemo cura di Lui fino a sfinirlo".

Sopprimo un sorriso al pensiero di noi tre insieme e raggiungo Alan nella sala d'aspetto.

"Ancora nessuna notizia?". Chiedo di ritorno dal bagno mascherando non tanto bene l'ansia dell'attesa.

"Nessuna, ma Micael ha detto che sarebbe stata lunga"

"Già". Mi siedo accanto e passando le mani tra i capelli guardo l'ora. Le tredici.

Erano passate ormai cinque ore.

"So che sei preoccupata,ma guardare l'orologio in continuazione non ti aiuterà". Dice con un sorriso piccolo, confortante.

"Lo so, quest'attesa però mi sta consumando"

"Oh, lo sa bene tutto il reparto". Trattiene a stento un risolino. Io inarco un sopracciglio. "Non fai che camminare su e giù tra la sala d'aspetto e la porta d'accesso alla sala operatoria; quando Cristopher si riprenderà gli chiederanno di riempire i solche che hai creato". Si burla di me. Prova a farmi ridere e ci riesce ma solo per un pò.

Torno a fissare l'orologio... "E' molto che è sotto i ferri, se gli succedesse qualcosa...".

"Non succederà". Appoggia la mano sulle mie che senza rendermene conto sto martoriando. "Sta andando bene, Micael lo confermerà tra non molto, vedrai"

Prova a sorrdermi ma è preoccupato quanto me.

Apprezzo lo sforzo,per Lui non è facile. Gli sorrido di rimando,o almeno ci provo e come Lui dico:"andrà tutto bene". Anche se ho una strana sensazione che preme da un pó.

Dopo un'altra ora, stremati e soffocati entrambi da un silenzio snervante Alan salta in piedi. "Ho bisogno di caffè. Prendo qualcosa anche a te?"

"Non mi va niente,grazie". Mentre rispondo noto che alza lo sguardo oltre la mia spalla. Sento dei passi pesanti avvicinarsi, il viso di alan si scurisce .....

"Lyla". La voce di Micael dietro di me.

Dal momento che mi alzo e giro tutto quel che succede è come se non accadesse a me.

Sono come fuori dal mio corpo.

Micael parla, non capisco perfettamente cosa dice ma la sento, la paura mi attanaglia.

Sposto lo sguardo su Alan, è impaurito.

Lui, che ha per prospettiva il bicchiere sempre mezzo pieno e mai mezzo vuoto ha il terrore negli occhi. Cristopher......

Respira Lyla. Respira.

Riprendo il controllo,ricompongo i pezzi e sento con le mie orecchie...."È in coma"

Coma. Al solo sentirla mette i brividi. Mi crolla il mondo addosso. Sento lacrime bagnarmi il viso e cadere ai piedi che a stento ancora mi reggono; la vista è offuscata, il nodo stringe e il respiro non mi torna.

 Il Nostro Per Sempre (SEQUEL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora