Capitolo 27

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Dopo l'ennesima notte insonne e una giornata lavorativa stressante torno a casa. Lyla è seduta in poltrona, gli occhi immersi fra le pagine di un libro che non sembra interessarle, accanto sul tavolino un bellissimo mazzo di rose rosse. "Un omaggio di ?". Chiedo anche se posso immaginarlo.

"Micael". Non si preoccupa nemmeno di alzare lo sguardo.

"E come mai ti manda dei fiori?".

"Non chiedere cose che non vorresti sentirti dire". Gira distrattamente la pagina, sento rabbia che sale.

Voglia di ritrovarsi... aprile il cuore...Mi tornano in mente le parole di Alan. Conto fino a dieci, provo a calmarmi, ma davanti alla sua indifferenza non so arrestare la pressione che sale .

Non sbottare. Mormora la voce.

Respiro profondamente. Sembra funzionare. Tento un diverso approccio ."Hai qualche preferenza per cena?"

"Nulla". Gli occhi sempre fissi sul libro.

"Posso prepararti qualsiasi cosa ".

"No ,grazie"

"Potresti almeno guardarmi". Nessun movimento. Nessuna replica.

Calmo. Stai calmo. Mi dico.
Concentrati su altro, pensa a altro.

Fisso la parete di fronte. Bianca,candida. Per tutta la lunghezza una cornice in polistirolo...Non funziona e mi sento totalmente stupido.
Non ce la faccio. Sbotto.

"Lyla!". Alza la testa. Mi guarda e con quello sguardo dice tutto.

"Mi è passato l'appetito". Con rabbia mi allontano.

Sento pulsare nella tempia, nelle vene ho il fuoco e la mascella per quanto i denti sono stretti fa male.
Apro la doccia, l'acqua si riscalda..."Posso entrare?". Mentre la porta si apre mi volto.

"Possiamo parlare qualche minuto senza sobbalzare?".

Come se fossi io a impedirlo." Ti ascolto". Dico brusco e aspetto che inizi a parlare.

"Sciogliamo i nodi?".

Tante parole mi affollano la mente e emozioni come schegge sono fuori controllo, se parlo faccio danni. "Prima tu". Dico.

Tace qualche secondo..."Non è niente per me".

" Ma vorresti che lo fosse". Fa una smorfia e si va a sedere sul bordo della vasca, mentre l'acqua nella doccia ormai calda inizia ad appannare lo specchio.

"Non mento se dico che averlo accanto mi rassicura, non mento se dico che ricevere le rose mi ha fatto dimenticare per un secondo i tanti perché che pesano sul cuore, ma se dicessi che Micael mi ha in qualche modo preso il cuore mi si leggerebbe in faccia che mento" . Avverto distensione sul viso,la percepisce,"Ti senti sollevato, ma non a sufficienza da dissolvere la gelosia"

Ma come fa a indovinare ogni mio pensiero?

"Vorrei  lasciarti nel dubbio, ma il mio viso non conosce impassibilità , dalla voce non so escludere le emozioni e dagli occhi non so scacciare la verità e poi, non sarebbe corretto verso Micael ; quindi, si , Micael mi fa star bene, no, il mio cuore non smetterà mai di battere per te". Gli occhi si velano , la voce si incrina , il mio cuore stanco di quella situazione si dibatte.

"Micael mi capisce , mi aiuta. Mi fa non pensare a te".

Avverto una nuova violenta fitta di gelosia , la bocca prima ancora che il cervello pensi si apre a parole amare, "Ti corteggia e glielo lasci fare". Dalla sofferenza sul suo viso si passa a una forte ostilità. Tristezza e emotività vengono risucchiate da fiamme e fulmini che lampeggiano nei suoi occhi.

 Il Nostro Per Sempre (SEQUEL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora