Capitolo 18

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Mentre mi sto facendo la barba sollevo lo sguardo e la vedo. Ferma sulla porta, indecisa se entrare e rompere il silenzio.

Potrei parlare io . Potrei dirle che la notte senza di Lei non è notte, ma incubo; potrei dirle che mi manca e forse convincerla a tornare sulla decisione eccessiva di chiudere le porte della stanza, ma non dico niente. Non voglio essere io a fare il primo passo. In fondo non ho fatto nulla, se non pretendere delle spiegazioni.

Continuo a radermi come se non ci fosse, Lei resta a fissarmi in silenzio a un certo punto però sospira profondamente. Alzo le sopracciglia, come a chiedere che fai li, Lei felice di avere finalmente la mia attenzione incurva le labbra .

Ha un modo così accattivante nel farlo...Mi viene da morderle e farla impazzire. Abbasso lo sguardo e mentre sciacquo la lametta provo ad allontanare il desiderio.
Non è per niente semplice .
Quando riprendo a radermi non potendo evitare di incrociare il suo sguardo tento di distarmi con altro. "Sei inquietante, Lyla".

"Come inquietante?"

"Te ne stai lì, ferma, senza dire una parola...C'è un motivo?"

"Certo che c'è, voglio un tuo parere".

Smetto di radermi e la guardo. "Che ne pensi del nome Jocelyn?. Sono di cinque mesi e chiamarlo semplicemente bambino non mi piace più"

"Ha un bel suono, ma se è maschio? ".

"In Gran Bretagna è Unisex".La guardo dubbioso ."Non fare quella faccia, è vero"

"Sarà come dici ma a me non piace nella versione maschile". Finisco di radermi .

"Va bene, cosa proponi?".

"Jesse, a me è sempre piaciuto"

"Jesse, sai che non mi dispiace?". Sorride. Ride. Adoro quella curva. Mi giro e la fisso.

"Mi manchi".Dico sincero." Mi mancano questi momenti. Ridere. Parlare. Stare insieme".

Non dice niente, ma mi guarda, con quel sorrisetto e lo sguardo di chi ha compreso dove stanno andando i miei pensieri.

"Sono ormai due giorni, non sei stanca di dormire da sola?"

"In effetti il letto è un po' troppo grande, ma non dipende da me".

Ci guardiamo negli occhi, ci scambiamo i pensieri e quella silenziosa preghiera di essere sincero arriva dritta al cuore.

"Perché non provi a dimenticare e..."Vado verso di Lei, le tocco i capelli...Comincia a giocare con i miei occhi, con le mie labbra. Il desiderio attraversa entrambi.

"Voglio fare l'amore con te". Dico e trattengo il respiro.

"Per riuscirci bisogna fidarsi e tu non ti fidi".

"Mi fido, ora mi fido". Scuote la testa, sorride. "Davvero".

"Vediamo se è vero". Incolla gli occhi nei miei. Brillano. Ha in mente qualcosa, me lo sento.

"Dici che ti fidi, io penso invece che vuoi solo questo". Mi accarezza il viso dolcemente; l'intensità è tale che mi fa rabbrividire. Mi sente vibrare, percepisce il calore sotto le dita, le sue guance si riscaldano , i suoi occhi sembrano brillare ancora più.
Rivelato quel dolce desiderio che sente mi chino per baciarla...

"Non muoverti". Mi sussurra .

Non mi piace come richiesta, ma acconsento e indietreggio. Mi ringrazia con un breve sorriso e poi, è lei ad avvicinarsi.
La vedo assottigliare col viso la distanza. Resto immobile, come chiesto .Le labbra quasi alle mie.

 Il Nostro Per Sempre (SEQUEL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora