E' il mio primo giorno di lavoro, dopo l'operazione, e sono in ritardo.
Odio essere in ritardo.
"Ma dove sono le cravatte". Apro un cassetto, trovo delle foto .
"Il nostro matrimonio ". Mi sussurra Layla arrivandomi di spalle.
Le prendo in mano e mentre le guardo.....Sposato. Con una che non è Stefy.
Quella , una delle tante scoperte fatte in ospedale, dopo poco più di un mese di coma.
Ero entrato per mettere a posto il cuore, ero uscito con il cuore a posto e i ricordi bloccati a un anno prima.
Conseguenza di una complicazione durante l'intervento. Mi spiegò poi Maicol.
<Hai rischiato di morire. Il cuore ha smesso di battere all'improvviso, senza una ragione apparente. Ti abbiamo strappato alla morte, il coma farmacologico è stato indotto per arginare i danni.>
Preso per i capelli come si suole dire .
Al risveglio però, buio totale. Senza memoria. Nessuna traccia dell'ultimo anno di vita. Se non il litigio con Stefy e il suo rifiuto a sposarmi.
Se ripenso a cosa è successo dopo che ho aperto gli occhi....
<Mi rivedo nel letto , ho appena aperti gli occhi. Sono stanco. Senza forze. Le lampade al neon, l'odore acre insopportabile di disinfettante, il bip-bip a cadenza costante che monitora il mio cuore e tutti gli altri aggeggi a cui ero attaccato...
"Che bello rivedere i tuoi occhi". Una voce al fianco .Giro la testa...
Un viso sorridente e grandi bellissimi occhi lacrimosi mi colpiscono. Sento il cuore emozionarsi.
Non so chi sia, ma è l'infermiera più affascinante e sensuale che abbia mai visto. Dovrò ringraziare Micael per questo.
"Come ti chiami?". Chiedo a fatica.
La serenità nei suoi magnifici occhi azzurri si spegne di colpo, la curva sorridente non sembra più tanto felice.
"Lyla". Risponde asciugandosi il naso con il dorso della mano.
Mi piace il suono del suo nome. E' suadente. Scivola come una carezza, mi è familiare, ed è panacea per il mio debole cuore.
Mentre la guardo mi accorgo della sua mano sopra la mia. Le labbra mi si aprono spontanee a un sorriso, tra le sue sorge gioia. Immensa ....Per me?
"Lyla, potresti chiamare Micael?". Riesco a dire, con la gola dolorante. Ma non è la situazione a renderla tale è Lei. I suoi occhi ......E' così penetrante che mi sento sconvolgere.
Annuisce, si muove verso la porta ....La seguo con lo sguardo e quando è fuori, ho la sensazione che un pezzo di me è via>.
Per giorni l'ho avuta accanto senza sapere chi fosse.
Ero curioso, molte domande mi frullavano in mente ma ogni volta che ero sul punto di chiedere , un suo sguardo, un suo sorriso....E pensavo ad altro. Questo, finché il lato pragmatico e sospettoso dell'uomo d'affari che è in me non ha preteso delle risposte.
Ero, come spesso accadeva, perso nei suoi occhi. Le parole mi uscirono senza pensare.
Neanche lontanamente avrei ipotizzato quello che da lì a poco uscì dalla sua bocca.
< "Hai premure eccessive, e a ogni mio risveglio sei sempre più felice. O ti pagano per esserlo o qualcosa non quadra"
Mi sorride. Negli occhi ha sempre la stessa emozione eppure, ho la sensazione che non sia con me. Come se con quella affermazione avessi aperto una porta che doveva rimanere chiusa.
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Il Nostro Per Sempre (SEQUEL)
RomanceSequel de ''Il mio sì" #È consigliato andare a leggere prima IL MIO SÍ#