Finalmente la giornata lavorativa si eraconclusa, tornare a casa non era mai stato così bello.
Da stasera,nuovamente sotto lo stesso tetto. E' un miracolo. Non pensavo sarebbe accaduto così presto.
Noah Perez, devi tutto a quell'uomo.
La voce ha ragione, se Lyla non avesse fortemente voluto la sua presenza in azienda non potrei vivere questo momento straordinario e incredibile.
Volto l'angolo e sono sotto casa di Lyla. Avrebbe preferito che non la passassi a prendere, ho dovuto insistere , ma alla fine l'ho spuntata. Per il suo ritorno ho organizzato una cenetta a lume di candela, non so se la farà felice, mi auguro di si, perché questo è un giorno memorabile ; uno di quelli che non puoi non segnare sul calendario, che Lei lo voglia ammettere oppure no.
Busso alla porta, ad aprirmi è la sua coinquilina . " Tu...". Mi squadra centimetro per centimetro dalla testa ai piedi." Non so cosa hai combinato, ma se fossi mio marito stanne certo ti perdonerei qualsiasi cosa ".Mi si apre un sorriso di lusinga sulle labbra, che all'istante cattura gli occhi verdi della ragazza .
"Lyla ?"
"Sta terminando di fare le valige, ma non stare sulla porta, entra". Mi fa accomodare sul divano e poi, accavallando le gambe si siede accanto a me.
Mi guarda con interesse, inconscio desiderio scorre sulla sua piccola rosea bocca , ma per quanto carina avrei preferito di gran lunga non dovermi intrattenere con Lei.
"Ci siamo già incontrati, ma non ancora presentati, il mio nome è Veronica". Mi tende la mano in un sorriso smaliziato. Incurante del fatto che Lyla è a pochi passi da Noi.
"E' un piacere conoscerti Veronica". Le prendo la mano e con gentilezza le sfioro il dorso con un bacio. " Io sono..."
"Cristopher. Lo so. Lyla mi ha parlato molto di te"
"Cose belle spero"
"Si e no, ma da quel che ho potuto constatare sinora, è una donna molto fortunata". Un colpo di tosse dietro di Noi ci fa girare, la vista di Lyla mi scatena scintille.
"Possiamo andare?". Chiede con sguardo quasi infastidito,che non capisco.
"Si, se sei pronta"
"Lo sono, tu non so". Si avvicina a Veronica .."Fai la brava, mi raccomando"
"Anche tu e vedi di non sparire, avrò ancora bisogno dei tuoi supporti psicologici". Si stringono in un abbraccio , mentre usciamo aggiunge,"E' stato bello conoscerti Cristopher,peccato sia durato poco ". La cosa mi fa sorridere, Lyla non sembra prenderla bene. Cerco di smettere ,ma la curva rimane inalterata al pensiero che Lei possa essere gelosa.
"Hai preso tutto?". Chiedo entrando in macchina.
"Non proprio, ma poco importa".
"In che senso?". La guardo interrogativo.
"Torno a casa, Cristopher, ma non è detto che ci resti""Abbiamo un patto"
"Un accordo è un accordo, ma anche nelle coalizioni migliori le intese saltano. Nessuno di noi due può sapere se funzionerà". Volge lo sguardo al finestrino e si assenta. Per il resto del tragitto nonostante io parli tantissimo e cerchi in ogni modo di strapparle una parola, da Lei nessuna risposta, nessun coinvolgimento. Quando arriviamo a casa sono a corto di pazienza.
"Ti comporti proprio come una bambina". Infilo le chiavi nella toppa.
"Non dico che tu debba fare salti di gioia, ma almeno un po' di tolleranza""Vuoi tolleranza, d'accordo. Avrai la buonanotte e il buongiorno appena sveglio, ma non illuderti, nessuna chance concreta al nostro matrimonio, che sia chiaro ". Entra, gira gli occhi intorno all'appartamento, nel notare la tavola con il bagliore delle candele accese sembra affascinata; per un istante nell'azzurro dei suoi occhi ho l'impressione di vedere una luminosità che solo le lacrime danno. Ma è solo un momento ; quando torna a incrociare i miei occhi lo sguardo è freddo, distaccato.
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Il Nostro Per Sempre (SEQUEL)
RomanceSequel de ''Il mio sì" #È consigliato andare a leggere prima IL MIO SÍ#