«Kol! Kol, fermati!» grido io , cercando di raggiungerlo. Perchè sono così stupida? Perchè ferisco la gente involontariamente?
Ho ferito Kol ed è normale che adesso non mi voglia nemmeno guardare in faccia.
«Kol, dannazione! Smettila!» urlo, togliendomi le scarpe con il tacco e lanciandole sul prato.
Lui continua ad ignorarmi e cammina da solo nel buio . Il giardino è deserto, ci siamo solo noi due . Sono stanca di rincorrerlo , così corro più veloce che posso verso di lui e lo afferro per un braccio costringendolo a girarsi.
«Mi vuoi ascoltare sì o no?» grido seccata, guardandolo dritto negli occhi. Kol ha uno sguardo di ghiaccio , ma decido di lottare e continuo a fissarlo senza timore.
«Che cosa vuoi dirmi, Cloe? Non ho voglia di ascoltarti, vai a parlare con Elijah... Del resto io sono solo uno stronzo di proporsioni cosmiche, giusto?» mi risponde lui in modo acido.
Scuoto leggermente il capo.
«No, Kol. Devi ascoltarmi adesso, okay? Smettila di comportarti così e parliamo come due persone mature. Vieni con me» gli dico stringendogli una mano. Lui mi guarda , poi annuisce ed io lo porto con me nel giardino sul retro ,dove nessuno puó vederci o sentirci.
Sono agitata più di prima ed ho ancora tanta voglia di piangere. Quando arriviamo , lascio la mano di Kol e lo guardo in faccia «Qual è il tuo problema?» dico .
«Qual è il mio problema? Nessuno! Non c'è nessun problema, maledizione!» urla lui.
Lo guardo delusa. Perchè non mi dice qual è il problema? Perchè?
«Kol!» lo riprendo io.
«È Elijah! È Elijah il mio problema, va bene? Non voglio che ti tocchi, che ti stia vicino!» grida lui, passandosi una mano tra i capelli.
Elijah... Sorrido mesta . Ho capito tutto.
«Ho capito qual è il tuo problema... Tu sei geloso di Elijah» gli dico io.
«Non dire assurdità! Io non sono geloso proprio di nessuno» mi risponde Kol .
«Ah no? Allora se io adesso mi dirigessi da Elijah e lo baciassi davanti ai tuoi occhi , non ti importerebbe nulla?» grido di rimando io.
Kol respira più velocemente «Tu non ci arriveresti nemmeno da Elijah» ringhia poi.
«E perchè mai? Anzi, sai cosa faccio ora? Vado proprio da Elijah» lo minaccio io , cominciando a correre verso casa .«Al diavolo tutto!» sibila Kol. In un attimo mi afferra per un braccio e incolla le sue labbra sulle mie. Rimango basita e non riesco a credere a quello che è appena successo. Kol mi sta baciando, mi sta stringendo tra le sue forti braccia. La sensazione che provo è indescrivibile, straordinaria. È come se per magia tutto il mondo si sia fermato . Non ho mai provato nulla del genere prima d'ora. È un bacio che consuma, uno di quelli che ti stravolgono l'esistenza.
Quando poi tutto finisce è come se l'incantesimo che faceva fermare il mondo si fosse spezzato e noi , inevitabilmente, veniamo riportati alla realtà. I nostri respiri sono affannosi e nessuno dei due osa guardare l'altro negli occhi.
«È questo ció che avrei voluto fare dal primo istante in cui ti ho vista seduta al bancone di quel locale... Volevo baciarti fino a consumarti le labbra , stringerti tra le mie braccia come se stessimo per affrontare la fine del mondo» afferma lui , guardando un punto lontano.
Io rimango immobile , incapace di muovermi o dire qualsiasi cosa. Guardo per terra e mi rendo conto che sto piangendo silenziosamente. Ma che cavolo mi prende?
Scuoto leggermente il capo e trovo il coraggio di guardarlo in faccia «Perchè non lo hai fatto prima? Avevi bisogno di una minaccia per baciarmi?» mormoro, indietreggiando.
Kol mi richiama «Cloe... Aspetta».
«No».
«Cloe, ti prego!» continua lui.
«Lasciami in pace, Kol!» urlo io .
«Cloe!» grida lui , cercando di fermarmi ma qualcuno lo spinge. Mi volto e vedo Elijah accanto a me. Come e quando è arrivato?
Elijah mi guarda , la faccia è un misto di rabbia , comprensione e affetto. Il suo corpo è teso e i suoi occhi sembrano lanciare dardi infuacati a Kol.
«Non hai sentito quello che ha detto? Vattene via , Kol» gli intima Elijah. Mi sta difendendo.
«È arrivato il principe azzurro. Sei venuto qui per salvare la principessa dalle grinfie del vampiro cattivo?» lo prende in giro Kol, parlando con fare ironico. Peró c'è una parola nella sua frase che mi lascia scossa? Vampiro ... Ha appena detto vampiro?
«Non voglio farti del male, vattene subito» lo minaccia Elijah , stringendo i pugni.
«Altrimenti cosa farai? Mi neautralizzerai di nuovo? Mi spezzerai il collo? Sono mosse troppo scontate , fratello. Adesso togliti dai piedi o si metterà molto male per te» gli risponde Kol con un sorriso divertito.
La tensione si taglia con il coltello ed io mi sento fuori posto. Ho paura... Ho paura che uno dei due attacchi l'altro e che si facciano del male a vicenda. Inoltre continuo a non comprendere i loro discorsi, le loro affermazioni apparentemente prive di senso e tutto questo mi confonde.
«Ragazzi, basta. Calmatevi e smettetela di insultavi a vicenda» intervengo disperata.
Kol ridacchia ed io rabbrividisco.
«Cloe... Perché non dai un bacio al tuo salvatore e vai a farti una passeggiata?» mi dice, mostrandomi lo spazio circostante con un braccio. «Smettila, Kol! Sei patetico! Io non me ne andró da qui» urlo io .
«Cloe, scappa» sussurra Elijah.
«Ve lo potete togliere dalla testa, okay? Io non me ne vado» rispondo , puntando i piedi. Cosa pensano di fare?
Kol all'improvviso di volta verso di me «Bene, allora resta qui e guarda» sibila, mentre sotto i suoi occhi si cominciano a diramare delle vene violacee . Dalla sua bocca spuntano due cani affilati e bianchissimi ed un ringhio gli esce dalla gola. Indietreggio automaticamente di un passo e mi copro la bocca con una mano per soffocare l'urlo di terrore che minaccia di uscire dalle mie labbra. Che cosa gli sta succedendo? Che cos'è Kol? Un mostro... Aveva ragione Klus. Elijah non sembra spaventato ed anzi comincia a trasformarsi anche lui.
«O mio Dio...» balbetto io.
«Sei voluta rimanere qui, ora guardaci con occhi diversi. Guarda i mostri che siamo in realtà!» urla Kol, scagliandosi contro Elijah.
«No!» urlo io , mettendomi le mani tra i capelli. Elijah scompare e Kol si guarda intorno per cercarlo.
«E tu saresti il fratello ragionevole? Il fratello leale e coraggioso? Esci fuori, codardo!» grida Kol. È irriconoscibile, non è più Kol.
«Che cosa sei?» gli domando ancora sotto shock. Lui avanza verso di me piano «Non sono l'unico mostro , lo hai visto tu stessa. La domanda giusta sarebbe "che cosa siete"... Non riesci a capirlo tu stessa? Guardami! Guarda i miei denti e dimmi in faccia che cosa sono!» dice , urlando le ultime parole.
«Un vampiro, ecco cosa sei. Ma non mi spaventi. Non lo faresti nemmeno se mi squarciassi la gola» gli rispondo io, ascigandomi le lacrime con il dorso della mano.
Lui mi attira a se e mi scosta i capelli dal collo, per poi graffiarmelo delicatamente con le zanne. Io non faccio altro che chiudere gli occhi e non muovere nemmeno un muscolo del mio corpo.
«Tu non mi farai proprio niente, Kol. Lo sappiamo entrambi» mormoro io, appoggiando piano la mia fronte sulla sua spalla.
«Ma vorrei farlo. Tu non mi conosci... Non sai che razza di maniaco psicopatico possa essere. Il mio corpo non sa controllare la sete delle volte... Ed è per questo che i miei fratelli , molto spesso, mi neautralizzano con un pugnale conficcato nel cuore. Dovresti starmi lontana» sibila lui, scostandosi da me e arretrando di un paio di passi. Lo guardo affranta e sento un tuffo al cuore. Vorrei aiutarlo, ma non so come fare.
«Kol, io...» inizio, ma la frase continua con un urlo. Elijah compare alle spalle di Kol e gli spezza il collo. Il vampiro cade al suolo ed io mi inginocchio accanto a lui.
«No! Che cosa gli hai fatto, Elijah!» grido disperata. Lui mi guarda poi dice solamente «Ció che era giusto».
«Lo hai ucciso! Non c'è nulla di giusto in tutto questo» mi dispero io, appoggiando la testa di Kol sulle mie gambe. Delle lacrime sgorgano di nuovo dai miei occhi e cadono sul volto di Kol.
«Non è morto. Kol è un vampiro, quindi se gli spezzi il collo si riprende dopo poco. È come se fosse svenuto» mi spiega Elijah.
«Aiutami a portarlo in camera mia» gli dico , cercando di sollevarlo. Elijah mi aiuta e , passando da una porta sul retro, lo portiamo in camera mia. Elijah adagia Kol sul mio letto ed io gli chiedo di lasciarmi sola con lui.
Il vampiro fa come gli ho detto ed io vengo lasciata in compagnia di un Kol privo di sensi.
Mi siedo sul bordo del letto e gli accarezzo piano la fronte «Non mi aspettavo nulla di tutto questo. Non pensavo che i vampiri esistessero, non credevo di aver stretto amicizia con uno di loro ... E non pensavo di provare dei sentimenti per lui. Il problema peró è che al momento non so cosa voglio, non so chi voglio. Sono confusa e da adesso in poi la mia vita sarà stravolta dal vostro mondo, lo so... Ho bisogno di tempo per metabolizzare tutto e per accettare la realtà. Tu sei nocivo per me , sei come un veleno mortale, ma so per certo che sei anche una cura : la mia cura. Adesso scommetto che non puoi sentirmi, ma voglio dirtelo comunque: per quanto tu possa sforzarti di spaventarmi, di allontanarmi da te mostrandomi il tuo lato peggiore , la parte più oscura della tua anima, io non ti lascio solo. Io sono qui e voglio rimanerci» dico tra le lacrime. Mi sdraio accanto a lui e , senza rendermene conto, mi addormento piangendo.
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Insegnami ad amare |#Wattys2016
FanfictionCloe Amato è una ragazza come tante altre. I suoi genitori sono separati da undici anni e suo padre vive a New Orleans. Non appena la scuola finisce , la giovane raggiunge il padre in America per trascorrere l'estate insieme a lui. Dal momento che...