Capitolo XXV

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«Io non ci torno più a casa» dico, lasciandomi cadere sul divano. Io e Kai siamo andati via da New Orleans e abbiamo deciso di fermarci in un piccolo Hotel in mezzo ad un bosco.
Kai si siede accanto a me e guarda il pavimento. Ha lanciato un benedetto incantesimo che impedisce a chiunque di rintracciarci e gliene sono immensamente grata.
«Non dire così. A casa , almeno tu, hai qualcuno che ti ama» dice lo stregone con voce mesta. Scuoto il capo e sospiro divertita «Veramente? Ne sei proprio sicuro, Kai? A casa non ho nessuno che mi ami sul serio: Kol mi ha aggredita, Elijah mi ha cancellato i ricordi, mio padre è un bugiardo assassino e mia madre non si è mai degnata di raccontarmi la verità. Dimmi , Malachai, di chi dovrei fidarmi se non di te?» gli rispondo, guardandolo negli occhi affranta.
Lui si mordicchia il labbro e si lascia scappare una risata «E pensi che uno psicopatico come me sia affidabile?».
«Sì» gli rispondo di getto. Voglio bene a Kai e mi fido di lui. Non m'importa un fico secco di quello che pensano gli altri di lui . Kai è un sociopatico, va bene, ma quando sta con me sembra un normale ragazzo che vuole bene ad un'amica. Delle volte è in difficoltà, ma solo perché non ha mai avuto nè il modo nè la possibilità di relazionarsi con le persone.
Io gli voglio bene. È l'unico di tutti quelli che mi circondano a non avermi ancora ferita in qualche modo.
«Tu sei pazza. -mormora lui, scuotendo il capo - Non sei in te al momento, hai bisogno di riposare» .
«Sono seria, Malachai. Le persone di cui mi fidavo mi hanno pugnalato alle spalle in continuazione, ma tu no. Ti voglio bene, Kai. Voglio rimanere con te, almeno fino a quando non avró la forza per tornare in quel posto chiamato casa» ribatto decisa.
Kai è stupito e si alza dal divano. È nervoso, sembra che non sappia cosa dirmi.
Le emozioni che prova sono estranee al suo carattere e scommetto che sta impazzendo.
«Non so cosa mi sta succedendo... I-Io credo che la cosa più giusta da fare sia riportarti indietro» balbetta poi, camminando su e giù per la stanza. Sgrano gli occhi e mi alzo di scatto «No! Sarebbe la mossa peggiore che tu possa mai compiere nei miei confronti! Ti prego, Kai!» gemo, avvicinandomi lentamente a lui.
Lo sciamano appoggia un braccio al davansale della finestra e mi guarda fisso «Devo chiamare Kol. Devo dirgli dove ti trovi» sentenzia infine.
Che cosa? È fuori di testa per caso? 
«Kai! Sei impazzito? Perché non vuoi capire che non voglio tornare indietro? » urlo, sentendomi improvvisamente fragile. Avevo perso quella sensazione, l'avevo sepolta sotto uno spesso strato di coraggio e determinazione che ora sembra essersi dissolto nel nulla.
Malachai avanza verso di me ed alza le spalle «Cloe, io voglio solo ... Voglio solo che tu stia bene. La mia fama mi precede, dovresti saperlo che sono uno psicopatico privo di emozioni. Cosa potrei offrirti?» mi domanda .
Senza pensarci, rispondo ancora una volta spontaneamente «Affetto». Kai mi guarda pietrificato, senza non sapere cosa rispondermi. Io icrocio le braccia al petto e cerco di trattenere le lacrime, che come al solito minacciano di fuoriuscire dai miei occhi ed imitare le cascate del Niagara.
In un secondo mi ritrovo tra le braccia di Kai, stretta e al sicuro in un abbraccio protettivo.
«Scusami» mormora lui.
«Malachai Parker non si scusa mai con nessuno» sussurro io, stringendo il tessuto della sua camicia.
«Con te sì. So come ti senti in questo momento e sono qui per te. Certo, non so quanto possa farti star bene vivere con un sociopatico ... Ma se puó aiutarti , non ho dei validi motivi per mandarti via» mi spiega lui, accarezzandomi i capelli. Sorrido un po' e mi scosto da Kai.
«Grazie, Kai» gli dico, baciandogli una guancia.
Lui diventa rosso ed io ridacchio divertita.

«Stai arrossendo? Non ci credo! O mio Dio!» esclamo divertita. Kai corre verso lo specchio e si esamina il volto preoccupato.
«È grave? Le mie gote sono rosse! Sono malato?» mi domanda agitato. Non è mai arrossito in vita sua , capisco quando possa essere strano per lui.
«Calmati, Kai. È una normale reazione umana» gli sorrido , avvicinandomi a lui. Lo sciamano mi sauadra dalla testa ai piedi «Tu non sei arrossita. Perché io sì?» mi interroga.
«Fidati, caro. Sono arrossita molte volte in vita mia... Diciamo che la colpa del tuo improvviso rossore sono io» gli dico, alzando le braccia per difendermi. Malachai si avvicina ancora di più a me, sovrastandomi . Per poterlo guardare in faccia sono costretta ad alzare la testa . La situazione mi diverte e mi lascio scappare una risata.
«Lo trovi divertente? Io no!» si lamenta Kai , spingendomi contro il muro.
«È troppo divertente, giuro» gli dico io.
Malachai sorride e con un gesto della mano mi immobilizza alla parete. Lo guardo confusa e capisco al volo che vuole farmela pagare.
«Ho sentito dire che soffri il solletico, è vero?» mi domanda, sfoggiando il suo sorriso perfido ma perfetto.
«Chiunque te l'abbia detto ha mentito!» dico frettolosa.
Kai sorride «Ora sono certo che lo soffri» afferma, per poi fiondarsi con le sue mani sul mio corpo. Comincio a ridere in maniera incontrollata e Kai sembra non volersi fermare.
«Kai! Basta! Muoio, dovresti smetterla» riesco a dire tra le risate. Non ce la faccio più, finiró per morire!
«Tu dici? È il minimo che possa farti per avermi fatto arrissire! Insomma, io non te l'avevo chiesto. Hai agito di testa tua!» ribatte lui, sorridendo e continuando il suo lavoro.
Dio Santo, è peggio di Kol nel torturarmi.
Ho un'idea, forse riusciró a farlo smettere.
«Oh! Kai! O mio Dio, mi stai facendo male» gemo, fingendo spudoratamente di provare del dolore . Immediatamente Malachai mi lascia andare e mi chiede «Dove ti fa male?».
Io mi porto una mano allo stomaco e continuo la mia farsa «Qui. Pensi che sia grave?» gli domando, guardandolo preoccupata. Lui si avvicina e mi pogga delicatamente una mano sullo stomaco. Chiude gli occhi e si concentra.
Bingo! Approfitto della sua distrazione per spingerlo a terra , ma lui apre di scatto gli occhi e mi trascina giù con sè. Kai cade di schiena ed io gli finisco sopra. In finale, il suo corpo ha attutito il colpo.
Scoppiamo entrambi a ridere ed io scuoto il capo «Sei un pesce lesso».
«E tu una bugiarda» sorride lui.
«Ti voglio bene, idiota» dico , spostandomi da lui e scivolandogli accanto.
Kai prende un bel respiro e mi stringe una mano «Ti voglio bene anch'io».

Fermi tutti.

Malachai mi ha appena detto che mi vuole bene! Sì! Sorrido entusiasta e abbraccio Kai.
«Lo hai detto! Lo hai detto! Sono così felice!» esclamo , sorridendo. Lui alza gli occhi al cielo
«Sì, okay, l'ho detto. Ma non farci l'abitudine» dice, cercando di spegnere la mia felicità.
«So che lo dirai ancora, non provarci nemmeno a sopprimere i tuoi sentimenti!» lo ammonisco io. Lui sorride e ,dopo un po' , ci addormentiamo entrambi sul pavimento .

Sono io la prima a svegliarsi e noto che lo schermo del mio cellulare si sta illuminando in continuazione. Mi alzo facendo attenzione a non svegliare Kai, che dorme come un angelo.
Prendo il telefono e noto che tutta la famiglia Mikaelson mi sta bombardando di messaggi.

Elijah: Cloe, per l'amor del cielo, torna a casa. So di essermi comportato come un ragazzino immaturo alle prese con la prima cotta adolescenziale, ma vorrei tanto riaverti qui . Siamo tutti a pezzi, torna presto.

Rebekah: I miei fratelli sono degli imbecilli, lo so... Ma ti prego , torna a casa. Siamo tutti preoccupatissimi e ,sinceramente, non ce la faccio più a sopportare Klaus che urla come una donna con il ciclo. Torna!!!

Klaus: Si puó sapere dove sei finita? Dire che sono furibondo sarebbe altamente riduttivo! Torna a casa immediatamente o giuro che ti troveró e non saró così gentile come sempre!

Kol: So bene di averti ferita e , molto probabilmente, la causa della tua fuga sono io. Non meriti di soffrire, non meriti di stare male a causa mia. Sono un mostro e senza di te al mio fianco non so cosa potrá accadermi. Se non tornerai , ho già deciso cosa fare. Il pensiero di te ,lontana da me con uno stregone da strapazzo in un mondo pericoloso, mi fa impazzire. Torna presto e , quando lo farai, riaccendi ciò che spegneró.
Per sempre tuo, Kol

Cosa vuol dire ? Guardo lo schermo confusa e mi passo una mano tra i capelli.
«Cloe? Va tutto bene?» mi chiede la voce assonnata di Kai. Mi volto verso di lui e gli mostro il cellulare.
«Non credo... Sapresti spiegarmi cosa intende dire Kol con l'ultima frase del suo messaggio?» gli domando, tremando al solo pensiero di ció potrebbe fare o che potrebbe aver già fatto.
Kai legge il messaggio e mi guarda con un volto inespressivo .
«Kai?» mormoro.
«Vuole spegnere la sua umanità» afferma poi.
«Che vuol dire?» gli chiedo agitata.
«Che non sentirà più niente, mi dispiace» conclude lo stregone.



«Che non sentirà più niente, mi dispiace» conclude lo stregone

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