Capitolo XIII

4K 193 22
                                    

Kol mi prende in braccio e appoggia la sua fronte contro la mia. I suoi occhi color cioccolato si perdono nei miei ed il suo respiro caldo mi solletica il collo.
«Che ne dici di andarcene da qui per il fine settimana? Così metabolizzerai bene la situazione, ti chiarirai le idee e ti rilasserai un po' » mi propone l'Originale. Questa è un'ottima idea, ma non so se è il caso di fare i bagagli e lasciare gli altri soli quando hanno bisogno di noi. Staccare un po' mi farebbe sicuramente bene, ma non credo che abbandonare tutti sul campo di battaglia sia una mossa da persone mature. Accarezzo il volto di Kol e alzo le spalle «Non penso che sia una buona idea. La situazione non è delle migliori e mi dispiacerebbe tanto andarmene via mentre gli altri si fanno in quattro per sconfiggere quella manica di schizzati» gli dico . Kol sorride «Avanti, tesoro. Staremo via solo tre giorni e Lunedì pomeriggio torneremo qui a dare una mano. Sono successe troppe cose tutte insieme. Non sei abbastanza lucida non gli saresti comunque d'aiuto» mi risponde , cominciando a salire le scale .
Ci penso un po' , poi annuisco «Va bene, hai ragione. Qui sarei solo d'intralcio... Ma dove andiamo?». Il vampiro ridacchia e mi posa finalmente a terra «Mystic Falls. Klaus ha costruisto una casetta lì, quindi possiamo dormirci senza alcun problema» sorride, accarezzandomi una guancia. Mystic Falls... Non l'ho mai sentita nominare, ma francamente non m'importa. A me basta stare un po' in pace e , ad essere sincera, passare del tempo con Kol .
Il vampiro scoppia a ridere «Lo sapevo! Non vedevi l'ora di stare da sola con me» afferma, facendomi l'occhiolino.
«Non mi avrai frugato in testa per caso , vero?» gli chiedo imbarazzata. Spero vivamente che non l'abbia fatto, ma il suo sorrisetto mi lascia intendere tutto il contrario.
«Kol!» lo riprendo, colpendolo sulla spalla.
«Avanti, ho dato solo una sbirciatina! Cosa vuoi che sia?» si difende lui ridendo.
«Certo, come no! Resta fuori dalla mia testa, chiaro?» lo minaccio io.
Lui sgrana gli occhi e si finge impaurito «Altrimenti cosa farai?».
«Altrimenti giuro che...-» inizio, ma non termineró mai la frase perchè Kol mi ha improvvisamente baciata. Rispondo al bacio e lui sorride «Ogni volta che cercherai di minacciarmi, io risponderó in questo modo» dichiara, lasciandomi andare.
«Allora penso proprio che passeró le mie giornate a minacciarti» gli rispondo , allontanandomi. Kol annuisce «Per me sarà un piacere farti stare zitta».
«Vado a preparare una borsa per il viaggio, poi torno» lo avverto, cominciando a scendere le scale. Kol scuote il capo «Non se ne parla nemmeno. Tu non andarai da nessuna parte senza di me». Alzo gli occhi al cielo e metto il broncio. Ma perchè questi Mikaelson sono così iperprotettivi?

«So badare benissimo a me stessa» dico.
Kol inarca un sopracciglio e punta il dito contro di me «Ah-Ah! Questa l'ho già sentita».
«Kol, dai!» tengo il punto io, guardandolo con un'aria annoiata.
«L'accompagno io» afferma Elijah, comparendo all'improvviso accanto a me.
«Sempre che ció non costituisca un problema per te» aggiunge, guardandomi. Io scuoto il capo «No, per me non è un problema» gli rispondo.
«Per me sì» s'intromette Kol, incrociando le braccia al petto e sfoggiando un sorriso falso.
Mamma mia, come faró? Questi due mi faranno finire in analisi, me lo sento. Decido di prendere in mano la situazione e , guardandoli in modo arcigno, urlo «Io non ho ancora deciso di avere dei bambini e non voglio combattere con persone adulte che si comportano come ragazzini di due anni. Sono stanca di sentirvi bisticciare, sono stanca di assistere impotente alle vostre stupide liti e , soprattutto, sono stufa di dover stare attenta a citare il nome dell'uno in presenza dell'altro. Vi dò due opzioni: o la smettete o la smettete!». Sono esausta, irritata e se questi due non la smetteranno subito mi faró insegnare da Klaus come rompere il collo dei vampiri.
Kol mi guarda divertito ed Elijah sembra mortificato. Non si aspettavano una reazione simile, lo so, ma non avevo scelta.
«Okay, questa sì che è buona. Stai scherzando, vero?» mi stuzzica Kol. Io mi volto verso di lui e lo fulmino con lo sguardo «Assolutamente no, Kol. Se non vuoi che prenda a pedate il tuo regale sedere originale, ti conviene mettere da parte l'astio e abbracciare l'amore fraterno» gli rispondo seccata. Il vampiro ridacchia e inclina la testa di lato come se stesse valutando quale sia la scelta migliore da fare, poi si avvicina ad Elijah e posa una sua mano sulla sua spalla «Se la sfiori anche solo con un dito, io te le spezzeró tutte e dieci. Ci siamo intesi, fratello?» lo minaccia. Lo ignoro e mi incammino , ma non posso fare a meno di stuzzicarlo «Ammettilo, Kol. Hai avuto paura che ti prendessi a pedate il fondoschiena!». Lui ringhia ed Elijah ride di gusto raggiungendomi velocemente.

Quando arriviamo a casa mia , Elijah controlla se qualche stregone psicopatico si cela da qualche parte e mi lascia libera di preparare le mie cose. Prendo un borsone e ci infilo dentro tre paia di pantaloni e qualche maglietta.
Kol ha ragione: non sarei d'aiuto a nessuno in queste condizioni. Sono distrutta. Prima me ne andró da qui, meglio sarà. Afferro il mio diario e , dopo averlo riposto con cura nel borsone, chiudo la cerniera e lo metto a spalla.
Scendo di corsa le scale e raggiungo Elijah.
«Sono pronta, possiamo andare» lo informo.
Il vampiro si avvicina e mi dice «Dammi la borsa, te la porto io». Io gliela cedo ed insieme ci avviamo verso la sua auto.
«Non dovresti essere così gentile con me. Io ti ho spezzato il cuore, non merito le tue attenzioni» affermo , prendendo a calci qualche ciottolo . Il vampiro posa il mio borsone sui sedili posteriori e mi apre lo sportello «Tu mi hai spezzato il cuore, è vero, ma io non ho smesso di amarti. L'amore è un bel sentimento e per quanto possa far male ,quando bussa alla tua porta, non è giusto scaccirlo via» mi risponde. Lo ammiro e non posso fare altro che abbracciarlo.
«Ti voglio bene, Elijah» sussurro.
Lui mi stringe tra le sue braccia , poi si allontana «Ti riporto da Kol, ci tengo alle mie dita» afferma, salendo velocemente in auto.

Arrivati sotto casa dei Mikaelson , trovo Kol fuori il cancello ad aspettarmi. Scendo dalla macchina e gli sorrido «Hey» lo saluto.
Lui ricambia il saluto e mi bacia una guancia.
«La macchina è pronta ed ho già parlato con Klaus e tuo padre. Mio fratello pensa che ti faccia bene stare lontana da New Orleans, ma pensa che tu debba saperti difendere bene quindi mi ha affidato il compito di allenarti» mi informa, mentre Elijah gli consegna la mia borsa e bofonchia una sorta di " Buon soggiorno a Mystic Falls". Annuisco e mi mordicchio il labbro inferiore «Ma?» gli chiedo, immaginando che non mi abbia detto tutto. Il vampiro si passa la lingua sulle labbra e scuote il capo «Tuo padre non è molto d'accordo». Sorrido «Bene, allora partiamo adesso. Vai in macchina, ti raggiungo subito» gli dico, correndo dentro casa a cercare mio padre.
«Papá!» urlo, cercandolo per le stanze.
«Sono qui, Cloe» dice, entrando in salotto.
«Eccoti qui. Non ho tempo da perdere quindi voglio sapere il motivo per quale non vuoi che parta con Kol» taglio corto. Lui guarda in basso «Mi sembra ovvio , cara. Lui è il fratello squilibrato e potrebbe ucciderti in un momento di rabbia. Non voglio che ti accada qualcosa».
Da che pulpito viene la predica.
«Senti, se parliamo di persone squilibrate , tu sei il primo a non stare bene quindi non parlare in questo modo di Kol: lui al contrario di te non mi ha mai mentito» ribatto io, cercando di non aggredirlo. È pur sempre mio padre, devo controllarmi.
«Lui è dannoso per te, lo vuoi capire o no?» grida mio padre.
«E tu pensi di essere migliore di lui? Pensi di non essere il male per me? Mi hai cresciuto nella menzogna, che razza di esempio rappresenti per me?» urlo, avviandomi verso la porta di casa.
«Sono un padre che ti chiede di restare e perdonarmi» dice lui con voce morbida.
«Non posso, mi dispiace» affermo io, sentendo un vuoto nel petto. Corro fuori di case e mi precipito in macchina, dove Kol mi aspetta per portami via. «Va tutto bene?» mi chiede, afferrandomi una mano.
«Sì, va tutto a meraviglia. Parti, Kol. Parti al più presto» dico , stringondogliela.
Kol guarda davanti a sè e parte alla volta di Mystic Falls.

Insegnami ad amare |#Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora