Capitolo XXVI

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«Non puó farlo. Rinunciare alle sue emozioni è l'errore più grande che possa mai commettere in vita sua!» urlo esasperata. Kol deve essere impazzito. Kai mi ha spiegato per filo e per segno cosa significa per i vampiri rinunciare alla propria umanità e sono rimasta sconvolta.
Non essendo in grado di sentire più alcuna emozione, un vampiro può essere in grado di compiere crimini orribili . Se Kol dovesse perdere il controllo, non saprei cosa fare. I suoi fratelli mi hanno raccontato tutte le azioni terribili che ha commesso quando non era pienamente in sè e , francamente, non oso immaginare cosa potrebbe fare con l'umanità spenta.
«Come si fa a riportarlo indietro?» chiedo a Kai, prendendomi la testa fra le mani.
«Bisogna fargli provare delle emozioni. Funziona meglio se è una persona importante per lui a farlo» mi spiega lui.
«Devo andare da lui» dico , prendendo una decisione . Non posso lasciarlo buttare via le sue emozioni. Non posso e non voglio. Nonostante Kol mi abbia fatto del male , io lo amo ancora. Sbuffo infilo il mio cellulare in tasca, poi mi avvicino al tavolino accanto alla finestra e afferro una bottiglia di Vodka. Non sono una che ama bere, ma questa volta ne ho davvero bisogno. Stappo la bottiglia e comincio a berne il contenuto, che brucia nella mia gola come se fosse fuoco.
«Hey-Hey! Che stai facendo?» mi riprende Kai, cercando di sottrarmi la bottiglia. Io gli volto le spalle e bevo altri due sorsi.
«Cloe Amato, ti sembra il momento di bere? Dobbiamo andare!» mi rimprovera Kai .
Io mi stacco dalla bottiglia e sorrido «Adesso possiamo andare!».
Malachai inarca un sopracciglio e mi trascina fuori dalla camera d'albergo.

Quando arriviamo a New Orleans, ci accorgiamo subito che le strade sono stranamente deserte. Non c'è nessuno per le vie della città , non ci sono festeggiamenti e non c'è musica. È tutto così strano: New Orleans è spettrale.
«Dov'è la gente?» chiedo a Kai. Lui chiude gli occhi e muove lentamente le dita nell'aria.
Il suo sguardo è concentrato e il suo corpo è teso. Dopo qualche secondo , Kai riapre di scatto gli occhi e con voce fredda dice «Qualcuno ha lanciato un incantesimo di occultamento. Dobbiamo trovare l'artefice e costringerlo a romperlo» . Perfetto. Forse ho un'idea di chi puó essere stato .
«Sicuramente sarà opera di Tanya , ma non so dove trovarla» sbuffo io irritata, cominciando a camminare verso la casa dei Mikaelson.
Quando arrivo, noto che le scale sono imbrattate di un liquido scuro e le candide pareti hanno delle strisciate rosse cremisi da far ribrezzo. È sangue. Tremante, avanzo piano e mi ritrovo in salotto. La casa sembra vuota, non c'è nessuno.
Faccio per continuare a camminare, ma Kai mi afferra per un braccio e mi blocca.
«No, non lo fare» sibila, tirandomi indietro.
«Non essere ridicolo, lasciami andare» ribatto io, cercando di divincolarmi.
«Dammi retta , Cloe» ringhia lui, rafforzando la presa sul mio braccio. Ma che cosa gli prende?
«Phesmatos oculis» sussurra una terza voce.
Io e Kai ci voltiamo e ció che vedo mi fa gridare per l'orrore. Kai mi stringe a sè e mi costringe a guardarlo negli occhi.
«È tutto okay. È tutto okay, guardami» dice cercando di rassicurarmi. Il salotto dei Mikaelson è pieno di sangue e una decina di corpi senza testa sono riversi a terra . Non puó essere stato Kol, non puó aver massacrato in maniera così barbara tutte queste persone innocenti.
«Bello spettacolo, vero? Kol Mikaelson sembra aver acquisito la dote di essere uno squartatore» dice la stessa voce di prima. È una voce maschile e mette quasi i brividi.
«Chi sei?» urla Kai, non lasciandomi nemmeno per un secondo.
«Che maleducato... Mi sono dimenticato di presentarmi. Sono Jack Red, un eretico» afferma il ragazzo, uscendo allo scoperto.
La prima cosa che mi colpisce di lui sono i suoi occhi azzurri. È un ragazzo affascinante, alto e abbastanza muscoloso.
«Dove sono i Mikaelson?» gli domando io, allontanandomi da Kai.
Jack ride «Fammici pensare... Rebekah ed Elijah sono in delle bare con una daga nel cuore, Niklaus è stato messo K.O. grazie allo strozzalupo e la verbena , mentre Kol è diventato un mio amico. Sai, ti odia da morire e mi ha chiesto di fargli un favore : ucciderti» .
Il sangue mi si gela nelle vene. Kol non puó averglielo chiesto sul serio. Lui mi ama, non mi farebbe mai del male.
«Dov'è lui?» gli chiedo furiosa.
«Sono qui» afferma l'Originale, affacciandosi dalla porta della cucina. Il suo volto è sporco di sangue ed i suoi canini sono ancora sporgenti.
Trattengo il fiato e mi avvicino cautamente a lui. «Kol» sussurro, guardandolo dritto negli occhi . Il vampiro mi guarda con disprezzo e sorride beffardo «Sai, Cloe, non sono per niente stupito di vederti. Sei sempre ritornata da me per salvarmi, ma indovina un po' ? Questa volta sei arrivata troppo tardi» .
Le sue parole mi penetrano nel cervello come fossero lame affilate difficili da rimuovere.
«Ma sono comunque qui. Essere puntuale non è il mio forte, lo so» gli rispondo.
Kol si avvicina di più a me e Kai sibila «Se proverai anche solo a sfiorarla con un dito, ti faccio fuori».
Kol sorride «La Fata Madrina si è arrabbiata! Perché non utilizzi le tue alette e voli via da qui?».
«Dì un'altra parola e giuro che...-» inizia Kai , ma io lo interrompo.
«Va tutto bene, non mi farà del male» dico , fronteggiando Kol.
Il vampiro sorride e afferra per il collo, sbattendomi contro il muro«Ne sei così sicura?» sussurra a pochi millimetri dalla mia bocca. Sento il suo respiro sulle mia labbra e il mio cuore comincia a battere all'impazzata.
«Hey!» urla Kai, cercando di raggiungermi ma Jack crea una barriera che lo divide da noi.
«Mi dispiace, accesso negato» sorride l'eretico, scatenando l'ira di Kai.
«Tu non mi farai del male, Kol! Lo so perché ti amo e tu ami me. Me lo hai già detto e scacciare via le tue emizioni non serve a nulla. Nel profondo del tuo cuore i tuoi sentimenti per me non sono cambiati» dico io, sforzandomi di togliere la mano di Kol dal mio collo. Mi stringe così forte da impedirmi di respirare. Kol sorride «Non dire assurdità!» ringhia .
«È la verità, Kol! Tu mi ami!» grido.
«No! Non è vero!» risponde lui, mentre delle vene si formano sotto i suoi occhi.
«Sì! Faresti qualsiasi cosa per proteggermi!» gemo io, mentre una lacrima mi riga il volto.
L'Originale guarda Kai furente , poi posa di nuovo il suo sguardo su di me. Con la coda dell'occhio noto che Malachai e Jack stanno combattendo in un corpo a corpo con dei pugnali, ma non posso fermarli ora.
«Perché non te ne vai con lui? State bene insieme! Vattene prima che ti uccida, non ti voglio vedere mai più!» mi urla in faccia, spingendomi lontana da sè. Cado a terra e tossisco . Non puó trattarmi così.
Questo non è Kol! Non puó essere lui.
Determinata mi alzo di nuovo e guardo Kol negli occhi «Io non ci rinuncio a te, capito? Riaccendi quell'interruttore!» urlo iraconda.
Kol scopre le zanne e mi prende il volto«Io sì. Dimentica di avermi mai amato, odiami e pensa a me come al mostro che sono adesso. Amerai Kai e sarai convinta di questo» .
Vuoto, tutto ció che sento è un grande vuoto alla testa. Chiudo gli occhi e li riapro.
Guardo Kol e provo odio puro, schifo.
«Tu! Come hai osato far del male ai tuoi fratelli? Ti odio! Sei un mostro!» grido , spingendolo lontano da me e cominciando ad avviarmi verso l'uscita. Kol ride e non fa altro che rendermi ancora più arrabbiata.
Un sibilio ed un acuto dolore allo stomaco mi costringono ad arrestare il mio cammino.
«Cloe!» grida la voce di Kai. Abbasso lo sguardo e noto l'impugnatura di un pugnale emergere dal mio stomaco. Sono stata trafitta.
Delle lacrime fuoriesco spontanee dai miei occhi ed io mi accascio a terra, sotto gli occhi soddisfatti di Jack.
«No!» urla disperata una voce. È Kol. È la voce di Kol, che ormai sembra lontana.
Le sue forti braccia mi sostengono ed io incontro il sur sguardo .
«Vattene...» mormoro.
«Non ci penso nemmeno» dice piangendo lui.
Kai si inginocchia accanto a me ed è disperato.
«Kai...» dico flebile. Mi sento debole, mi sento morire. Lui mi stringe la mano ed estrae il pugnale dal mio addome «Adesso ti guariremo. Non ti lasceremo morire» dice.
Io gemo dal dolore i chiudo gli occhi.
«No, Cloe. Non ti azzardare a morire. Non ti azzardare a mormi addosso, non lo fare» singhiozza Kol, portando il suo polso alla mia bocca. Sento un liquido amaro scendermi giù per la gola e capisco che si tratta del suo sangue. Mi sento piano piano meglio, ma sono stanca.
«Io ti amo, Cloe, non morire adesso» pignucola una voce. Mi sembra quella di Kai così , ad occhi chiusi, dico «Ti amo anch'io , Kai».
«Prenditi cura di lei , di me non vuole sapere più nulla» dice Kol, accarezzandomi il volto.
Il resto non so raccontarlo perché svengo e le tenebre mi avvolgono.













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