Capitolo XXXI

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«Papà!» grido, appoggiando i palmi delle mani a terra e chiudendo gli occhi. Mi sento vuota, sono a pezzi. Ho perso mio padre per colpa mia. Era me che Fabio voleva, non lui.
«Io ti uccideró con le mie mani, Fabio! Hai capito?» singhiozzo, cercando di mantenere la calma. Non ce la faccio, il dolore è insostenibile. Fa male, fa troppo male.
«Cloe!» urla la voce di Kol alle mie spalle. Io non mi volto, non ce la faccio. Le lacrime continuano a scorrermi sul volto senza interruzione e la mia vista è offuscata.
«Kol...» mormoro, accucciandomi ancora di più sul pavimento. Vorrei sparire in questo momento. Le braccia di Kol adesso sono allacciate intorno alla mia vita e la sua bocca lascia dei dolci e confortevoli baci sulla mia guancia destra. «Kol , lui è... È morto. Fabio l'ha lasciato cadere nel vuoto davanti ai miei occhi» dico, stringendolo forte a me. Giuro che la pagherà. Fabio deve soffrire le pene dell'Inferno e saró io a torturarlo.
«Lo so, tesoro. La pagherà. Non mi spiego come abbia fatto a scappare dalla cella di casa Salvatore» dice Kol, aiutandomi a mettermi di nuovo in piedi. Mi sento debole, stanca , arrabbiata e voglio solo vendicarmi. È arrivato il momento di mostrare a tutti di cosa sono capace. La mia indole, la mia verà identità non può più rimanere nascosta.
«Non importa come abbia fatto a fuggire, ma è successo. È arrivato qui e ha assassinato mio padre» sibilo, asciugandomi con il dorso della mano destra le lacrime che bagnano il mio volto. Kol mi guarda confuso «Che cosa hai in mente di fare?» mi chiede. Non posso dirglielo, non mi permetterebbe di compiere questa pazzia. «Niente , Kol. Sono traumatizzata, lo capisci? Devo organizzare il funerale di mio padre e avvertire i miei famigliari, compresa mia madre! Ti rendi conto , oppure no?» dico, alzando un po' la voce e allontanandomi da lui a passo svelto. Non so dove troveró il coraggio per alzare la cornetta e dire a mia madre che mio padre , il suo ex marito, è morto per mano di un vampiro. La cosa che mi spaventa di più peró è raccontarle la dinamica dell'accaduto. Mio padre è morto per proteggermi. Ha salvato la mia vita dando la sua . Scendo velocemente le scale di casa e attraverso di corsa il salotto, dove tutti i Mikaelson mi fissano senza dire una parola. Sento gli occhi di Elijah addosso e rabbrividisco. Quando sto per varcare la porta di casa, la voce ferma di Klaus mi richiama.
«Cloe, aspetta» dice.
«Ho bisogno di stare sola, Nik. Ci sentiamo presto» sussurro, andandomene a testa bassa. Appena uscita fuori dal palazzo, alzo lo sguardo e vedo il corpo senza vita di mio padre giacere a pochi metri di distanza da me. Con le lacrime agli occhi lo raggiungo e mi inginocchio accanto a lui.
«Non doveva andare così. Non dovevi lasciarmi sola. Io ho bisogno di te... Non ho potuto nemmeno dirti addio, o chiederti scusa per tutte le cose brutte che ti ho detto» mormoro, stringendo la sua mano ancora tiepida.
Scuoto leggermente il capo «Io ti sono grata per tutto quello che hai fatto per me, lo sai? Ti voglio bene ,papà. Vendicherò la tua morte. Li farò pentire di avermi lasciata vivere sul quel terrazzo» dico, baciandogli la fronte.
Io scriverò fine sul clan di Tanya con il sangue dei suoi adepti.

Caro diario,
sono passati cinque giorni dalla morte di mio padre. Ieri ci sono stati i funerali e ,per la prima volta dopo tanto tempo, ho visto mia madre piangere. Avevo preparato un discorso, il famoso elogio funebre , ma non ce l'ho fatta a leggerlo. L'ho dato al parroco e ho lasciato che proniciasse lui quelle parole che dovevo essere io a leggere. Per tutto questo tempo non ho fatto altro che pensare a quale sia la cosa più giusta da fare e finalmente ho preso una decisione. Domani mattina partiró alla ricerca del ciondolo e assorbiró i suoi poteri. È una missione suicida, lo so , ma non ho altra scelta. Nessuno sa del mio piano ed è meglio mantenere il segreto. So che Kol , Elijah e tutti gli altri non sarebbero d'accordo con me e che farebbero di tutto per fermarmi . La parte più dolorosa di questa vicenda sarà dire addio a Kol e infatti non lo faró personalmente. Sceglieró la via più facile, la via intrapresa dai codardi: gli scriveró una lettera e silenziosamente me ne andrò.
Mi vergogno per non riuscire a trovare la forza ed il coraggio per salutarlo, ma purtroppo è questa la verità. Ho sempre finto di essere forte, ma in realtà non lo sono.
Sono solo una guerriera codarda ,che si nasconde dietro un fragile foglio di carta ,messo come scudo, ed una penna impugnata come una spada.

Chiudo il diario e sospiro. La casa , solitamente rumorosa, è silenziosa come un cimitero. Mia madre è partita ieri e mi ha detto che le dispiace per avermi tenuta nascosta la verità per così tanto tempo. Già, le dispiace. Forse se mi avesse raccontato tutto fin dall'inzio, mio padre adesso sarebbe vivo. Mi alzo dalla mia scrivania e apro la porta della mia stanza , solo per trovarmi davanti ad una camicia nera che nasconde dei pettorali pronunciati .
«Kol» mormoro, alzando lentamente lo sguardo verso il suo viso . Lui sorride e mi stringe in un forte abbraccio.
«Come stai?» mi chiede, accrezzandomi la schiena. Appoggio la testa sul suo petto e chiudo gli occhi.  «Come vuoi che stia? Sono a pezzi, ma quando tu sei con me mi sento bene» dico piano. Kol mi bacia la fronte e mi prende in braccio «Non ti lasceró più da sola, te lo prometto» sussurra, chiudendo la porta alle nostre spalle.
«Sai cosa c'è?» mormoro, non appena l'Originale mi posa a terra.
«Dimmi».
«Dopo tutto quello che è successo, ho bisogno di una cosa sola questa notte» dico, guardando il cielo stellato fuori dalla mia finestra.
Il vampiro mi guarda negli occhi e si avvicina di un passo a me. I nostri nasi sono così vicini da sfiorarsi.
«Qualsiasi cosa tu voglia, saró più che onorato di offrirtela» dice il vampiro, accarezzando con il dorso della sua mano destra la mia guancia.
«Ho bisogno di te. Voglio sentirti vicino a me. Voglio avere una notte d'amore in cui l'unica mia preoccupazione sia come apparirò ai tuoi occhi domani mattina , quando ci sveglieremo l'uno accanto all'altra.  Voglio sorridere e baciarti senza mai averne abbastanza. Voglio sussurrarti ti amo e vivere questa notte come se fosse l'ultima della mia vita in cui posso essere veramente felice» mormoro, appoggiando una mano sul suo petto. In effetti questa sarà l'ultima notte che passeremo insieme e non voglio nemmeno pensare a come saranno tutte le altre . Non voglio sperimentare la terribile sensazione che proveró quando ,girandomi di fianco sul letto ,non sentiró il suo caldo corpo ma il freddo tessuto delle lenzuola.
Kol mi bacia sulle labbra con passione e mi stringe a sè «Io ti prometto che questa sarà la più bella, emozionante e fantastica notte della tua vita, amore mio» sussurra, per poi sfilarmi la maglietta. Io gli sbottono la camicia e lascio che cada lentamente giù dalle sue spalle perfette. I raggi della luna ci illuminano e la fresca brezza di una notte a New Orleans ci accarezza la pelle.
Il vampiro mi solleva da terra e mi adagia con delicatezza sul letto. Le sue labbra attaccano subito le mie come quelle di un predatore , per poi spostarsi sulla mia giugulare e arrivare all'addome. «Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata» sussurra Kol.

Angolo autrice:

Hey, gente!! Vi sono mancata, ammettetelo. No, okay , va bene. Devo smetterla 😂. So che questo capitolo è relativamente breve , ma avevo bisogno che fosse così. Siamo quasi giunti alla fine della storia e devo ammettere che un po' mi dispiace. Se un giorno dovessi scrivere un sequel , voi lo leggereste?? Cosa ne pensate della storia fino ad ora? 
Baci, Clary.

P.S.: Domani partiró per Ischia e saró di ritorno Sabato in mattinata. Non vi prometto nulla, ma forse aggiorneró 😘

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