«Elijah» sussurro, incapace di dire altro. Kol si irrigidisce e si allontana dal mio collo.
«Non si usa più bussare alla porta prima di entrare?» dice Kol in tono sarcastico. Perché scherza anche di fronte a situazioni critiche come questa? Le labbra del vampiro sono sporche del mio sangue e , dall'angolo destro della sua bocca, si nota una colatura rosso cremisi. Elijah lo guarda disgustato e gli lancia con rabbia un fazzoletto di stoffa , che Kol afferra al volo. Io non so cosa dire o cosa fare se non pregare affinchè non si stacchino la testa a vicenda .
«A quanto pare dimenticarsi le buone maniere delle volte aiuta ad evitare che si consumino efferati omicidi» sibila Elijah iracondo. Kol butta a terra il fazzoletto e si lecca le labbra «Mi credi davvero capace di farle del male? Me lo ha permesso lei, io non avrei voluto farlo».
Io mi porto una mano sul collo, dove adesso c'è un morso abbastanza profondo. Sento un leggero bruciore e quando mi guardo la mano la trovo completamente sporca di sangue. Kol... Sei peggio di una sanguisuga.
«Avresti potuto ucciderla, te ne rendi conto sì o no? Toccala un'altra volta e giuro che ti faccio rinchiudere in quella bara per almeno un altro secolo» lo minaccia Elijah , passandogli accanto e fermandosi davanti a me.
«E tu? Sei impazzita per caso? O ti ha soggiogata per lasciarlo bere il tuo sangue?» mi domanda il vampiro agitato e furioso.
Soggiogata? Ma che assurdità...
«Elijah, va tutto bene. Sono stata io a dirgli che poteva tranquillamente mordermi... Kol è innocente» rispondo, cercando di nascondere il morso con i miei capelli. Elijah sembra notarlo e mi scosta subito la chioma dal collo.
«Sei un macellaio, Kol. Come pensi che le possa guarire questo se non con del sangue di vampiro?» grida Elijah contro il fratello.
Kol afferra il fratello per la spalla e lo spinge leggermente lontano da me «Hai detto fin troppe cose , Elijah. Ora esci da questa stanza . Mi prenderó io cura di lei» ringhia.
«Ho visto il modo in cui lo fai. Se non mi importasse nulla di lei, forse la lascerei nelle tue mani... Ma non è così, quindi allontanati se non vuoi ritrovarti una daga nel cuore» ribatte Elijah , mostrando a Kol i suoi canini.
«Saró così felice quando fará la sua scelta e ti manderà all'inferno. Sará la cosa più soddisfacente del mondo infilzarti con il pugnale e rinchiuderti in una cassa di mogano per l'eternità» urla Kol di rimando, facendomi sussultare. So cosa sta per accadere e non faccio nemmeno in tempo ad aprire bocca che Elijah ha spinto Kol contro il muro , creando delle crepe sulla parete nel punto in cui ha sbattutto la schiena.
«No!» grido, mentre i due cominciano a lottare. Cosa posso fare ? Non posso fermarli, non sono una vampira e non ho potere. Sono perfettamente inutile.
Kol ringhia e spinge Elijah fuori dalla camera. Li seguo e noto che stanno combattendo proprio sul corridoio dove si trova il parapetto.
«Ragazzi, basta!» urlo impotente. Non posso rimanere ferma mentre quei due cercano di spezzarsi il collo a vicenda. Elijah da un pugno a Kol, ma questi afferra il fratello per il collo e lo spinge contro il parapetto.
«Elijah, il gentleman che non sapeva combattere» sibila Kol con una faccia da psicopatico. Non riesco veramente a riconoscerlo quando si trasforma. Elijah ribalta la situazione spinge Kol oltre quel maledettissimo corrimano .
«Elijah , fermati!» grido, cadendo in ginocchio a terra.
«Kol, il felice maniaco omicida» sibila Elijah , spingendo Kol di sotto. Urlo disperata , ma Kol trascina Elijah con sè ed insieme cadono al piano inferiore. Corro giù per le scale ed i loro corpi colpiscono il tavolino di cristallo al centro della stanza, mandandolo in frantumi.
Kol si rialza per primo e afferra il collo di Elijah.
«Kol! No! Non farlo... Ti prego, non farlo» singhiozzo io, scoppiando a piangere. Il vampiro sembra ascoltarmi e lascia la presa da Elijah , che tossisce. Guardo Kol e mi accascio a terra . Sono delusa, sconvolta e spaventata.
Kol mi raggiunge e si inginocchia accanto a me. Ha dei graffi sul volto e la sua camicia ha il colletto strappato.
«Mi dispiace che tu abbia assistito a questo. Io sono così, purtroppo. Un mostro che quando perde la pazienza perde se stesso e lo ritrova nel sangue delle sue vittime» dice Kol, accarezzandomi una guancia. Io mi allontano e lui mi guarda disperato. Si sente in colpa, lo vedo... Ma non riesco a comprendere ció ha fatto .
«Sentiti pure libera di odiarmi adesso, non posso biasimarti» mormora il vampiro scomparendo. Cerco di trattenere le lacrime, ma non ci riesco. Sto tremando e mi rendo conto che il mio collo sta ancora sanguinando.
«Accidenti» mi lamento , cercando di alzarmi da terra. Elijah in un batter d'occhio mi raggiunge e mi sostiene con un braccio.
Le sue condizioni non sono migliori di quelle di Kol: ha del sangue sul volto , il suo completo è ridotto a brandelli ed i suoi capelli sono scompigliati.
«Stai bene?» gli domando.
«No, non sto bene. Vederti così mi spezza il cuore» replica lui, facendomi accomodare sul divano. Abbasso lo sguardo e fisso il mio riflesso su un pezzo di cristallo del tavolino , che ormai non esiste più. Mi sento proprio come questo tavolo: sono apparentemente forte , ma in realtà sono fragile ed anche il più delicato gesto puó bastare a ridurmi in mille piccole schegge. Kol ed Elijah mi hanno distrutta. Mi ha fatto male, troppo male vederli lottare . Non sembravano padroni del loro corpo: sembravano due animali che lottano per mostrare a tutti chi è il maschio alfa.
«Voglio scusarmi per ció che è successo. Non meritavi di vedermi in quello stato e non voglio che tu soffra per colpa nostra» dice Elijah, sedendosi accanto a me. Mi mordo il labbro inferiore «Non voglio essere il motivo per il quale due fratelli si scontrano» ammetto, non alzando lo sguardo da terra.
Elijah peró mi alza il meno con una mano e mi costringe a guardarlo in faccia «Non darti la colpa di tutto. Mio fratello non ha mai amato nessuno in vita sua e non mi fido di lui, mentre io ho amato solo due volte e credo che questa sia quella che mi fa provare più emozioni» mormora. Io annuisco «Allora fidati di me... Kol non mi voleva fare alcun male. Apprezzo il fatto che tu mi abbia difesa , ma non ce n'era bisogno. Io ci tengo a voi , Elijah... E non posso sopportare di vedervi combattere a causa mia. Devo solo capire chi di voi due sia quello giusto per me» dico tutto d'un fiato. Il vampiro non dice nulla, ma si limita a mordersi il polso e allungarlo verso di me. Lo guardo con un'espressione interrogativa e lui mi spiega tutto.
«Il tuo morso sembra non riuscire a cicatrizzarsi... Se berrai un po' del mio sangue, guarirà completamente» mi dice.
Dovrei bere il suo sangue? Per quanto l'idea mi disgusti, è l'unica cosa che posso fare.
Afferro il suo polso e , con un po' di coraggio, comincio a bere. Elijah si avvicina un po' di più a me e avvolge l'altro braccio intorno alla mia vita. Il sapore del sangue è metallico, quasi salato e non mi piace. Quando mi stacco Elijah mi accarezza i capelli e mi dice «Lo smaltirai nel giro di una settimana... Ma è giusto che tu sappia una cosa: se morirai con il mio sangue in circolo, diventerai una vampira».
Mi sento svenire. Io non voglio diventare una vampira... Almeno non ora. Devo stare attenta a tutto allora.
«Io non voglio diventare un'immortale» gli rispondo impaurita.
«Faró il possibile affinchè ció non avvenga, te lo prometto».Dopo essermi riposata un po' a casa Mikaelson, Elijah si offre di riaccompagnarmi a casa.
Avrei voluto salutare Kol prima di andarmene, ma non sono riuscita a trovarlo.
Durante il viaggio in macchina nè io nè Elijah proferiamo parola. L'unico rumore presente in auto è quello del motore.
Arrivati a destinazione, scendiamo entrambi e Elijah nota che l'auto di Klaus è in giardino.
Entriamo in casa e mi rendo conto che c'é qualcosa che non va.
«Papà? Papà, sei in casa?» dico , cammianando nell'atrio. Un rumore di vetri rotti mi fa trasalire.
«Stammi dietro» mi ordina Elijah con tono autoritario . Faccio come mi ha detto e sento il cuore battermi nel petto con forza.
«Klaus!» urla la voce mio padre. Papà!
Sento un rumore di ossa che si spezzano e , ignorando ció che Elijah mi ha ordinato, corro in direzione della stanza da cui proviene il trambusto.
«Cloe, no!» urla il vampiro, ma io ormai ho aperto la porta dello studio di mio padre.
Quando entro, vedo Klaus stesoa terra con il collo spezzato e mio padre legato ad una sedia con un bavaglio sulla bocca.
«Papà! Che cosa è successo?» gli chiedo, andandolo a liberare.
«Motus» urla qualcuno. In un secondo, mi trovo sbattuta sul pavimento dall'altro lato della stanza. Stringo i denti e cerco di ignorare il dolore che dall'anca si irradia fino al ginocchio.
«Cloe! Maledizione, che sta succedendo!» ringhia Elijah, inginocchiandosi accanto a me.
«Non lo so...» mormoro io sotto shock.
Ad un certo punto una risata femminile abbastanza familiare mi fa accapponare la pelle.
«Finalmente siete arrivati. Mi stavo annoiando, quindi ho rotto il collo a Klaus» afferma la voce. Alzo lo sguardo e vedo Tanya , seduta sulla scrivania di mio padre con un sorriso divertito sulle labbra. Che cosa sta succedendo?
«Tanya? Che cosa stai facendo? E che cosa sei tu?» le domando basita, mentre a fatica mi rimetto in piedi.
«Sono una strega, mi sembra ovvio... E mi sto vendicando per ció che tuo padre ha fatto alla mia congrega molto tempo fa, ma vorrei farla pagare anche a te, visto che te la spassi con Elijah alle mie spalle» mi risponde lei con un tono acido. Quindi non esistono solo i vampiri, ma anche le streghe... E la mia amica è una di loro. Elijah ringhia e mi fa scudo con il suo corpo «Quando ti ho conosciuta ho capito subito che c'era magia nelle tue vene, ma non pensavo di certo che fossi pazza» .
Tanya scende dalla scrivania e guarda Elijah negli occhi «Ed io non pensavo che fossi così stupido» grida , per poi ripetere la stessa parola di prima . Elijah viene scaraventato fuori dalla finestra ed io mi copro la bocca con una mano. Spero solo che Klaus si svegli o qui si metterà male.«Allora, Cloe... Dove eravamo rimasti?» mi domanda Tanya, avanzando lentamente verso di me. Stringo i pugni e comincio pormi mille domande su mio padre. Come puó ,essendo un umano , aver fatto qualcosa contro una congrega di streghe? Che cosa c'è sotto?
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Insegnami ad amare |#Wattys2016
FanfictionCloe Amato è una ragazza come tante altre. I suoi genitori sono separati da undici anni e suo padre vive a New Orleans. Non appena la scuola finisce , la giovane raggiunge il padre in America per trascorrere l'estate insieme a lui. Dal momento che...