Capitolo XVIII

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«Te l'avevo detto che la mia idea era migliore. Sono due ore che giriamo a vuoto, mi sono proprio rotto le pa... Le scatole. Mi sono rotto le scatole» si lamenta Kol, mentre camminiamo per le strade soleggiate di Mystic Falls.

«Potresti smetterla di tormentarmi dicendomi ogni cinque minuti cosa pensi?» gli chiedo , alzando gli occhi al cielo. Avrà espresso la sua opinione un miliardo di volte da quando abbiamo lasciato la tenuta dei Mikaelson.
«Assolutamente no! Ti rendi conto che essendo un vampiro creato da poco , quasi certamente, non è dotato di un anello solare? Sono le 11:00 di mattina e se provasse ad uscire dal suo nascondiglio adesso, farebbe la fine di un pollo quando viene chiuso in un forno» afferma Kol, allargando le braccia e specchiandosi sulla vetrina di un negozio. Ci sono delle ragazze dentro e lo stanno fissando. Sorridono, chiacchierano tra di loro e hanno uno sguardo civettuolo. Devo ammetterlo, tutto questo mi sta infastidendo. Mi volto verso Kol ed incrocio le braccia al petto «Hai finito? Se vuoi , puoi direttamente entrare dentro ed offrirti di accompagnarle al Grill a bere qualcosa» dico, sembrando un po' più acida di come avrei voluto essere. Il vampiro ridacchia e si toglie gli occhiali da sole «Adesso chi è in preda alla gelosia?» mi stuzzica. Scuoto leggermente il capo e gli dò le spalle «Nessuno!» urlo, guardandomi intorno e continuando a cercare con lo sguardo Fabio.
«My pretty little liar» dice lui, abbracciandomi da dietro. «Non mi piace quello show...» scherzo io , cercando di cambiare discorso.
Lui sorride «Io lo amo! Pretty little liars è la più bella serie TV dei tempi moderni!» ribatte Kol. Okay, adesso non riesco davvero più a trattenere una risata. Lui sgrana gli occhi «Perché ridi?» mi domanda. Io mi piego in due dalle risate «Scusami, ma il solo pensare che tu guardi Pretty little liars è assurdo e inquietante!» gli dico, cercando di trattenermi.
Lui si rimette gli occhiali «Nulla è più inquietante del tizio con cui stavi... Fabio, giusto? Mamma mia. Brrr!» dice.
«Dai, smettila. Non era brutto!» gli rispondo io, prendendogli gli occhiali ed infilandomi.
Kol mi guarda «Non sono questi gli occhiali di cui hai bisogno, tesoro!» mi dice, cercando di riprenderseli. Io gli sfuggo dalle braccia e comincio a correre per Mystic Falls.
«Prendimi, se ci riesci! Ma , considerando il fatto che hai più di mille anni, dubito che sarai mai capace di acciuffarmi!» gli urlo io, sorridendo. Sono questi i momenti che amo: quegli istanti in cui ci sei solo tu e la persona che ami. Sono i bellissimi istanti che andrebbero immortalati con delle fotografie o delle riprese, quelli che vanno vissuti pienamente e senza pensare al mondo che ti circonda. Sono i momenti in cui ringrazio il cielo di essere qui con Kol.
«Sai di essere nei guai, vero?» ride l'Originale, cominciando a camminare verso di me.
«Amo finire nei guai» sussurro, certa che mi abbia sentita. Nel giro di pochi secondi mi trovo tra le sue braccia.
«Ho definitamente la ragazza più scema del mondo» scherza Kol, baciandomi la fronte e stringendomi a sè. «Ed io il fidanzato dal fascino letale» mormoro.

Dopo altre inutili ore in cui io e Kol abbiamo girato a vuoto per la città, mi arriva una telefonata da parte di Damon «Cloetta, avete trovato lo psicopatico ex vampiro che vuole portarti all'Inferno?» mi domanda il vampiro dagli occhi di ghiaccio.
«No, per sua fortuna!» urla Kol. Io gli metto una mano sulla bocca per zittirlo e lui sbuffa.
«Come hai avuto modo di sentire, no. Voi?» gli domando, sedendomi su di una panchina.
«Negativo, ma io e mio fratello abbiamo pensato che forse questa sera si presenterà alla festa al Grill» risponde lui. Una festa al Grill, eh? È probabile, Fabio ama le feste e per di più una festa significa sangue : Fabio è un vampiro, quindi sará attratto da tutti quei bei colli da squarciare. «Va bene, allora ci vediamo lì» gli dico, concludendo la telefonata.
«Una festa al Grill? Mio Dio, no» si lamenta Kol, passandosi una mano sul volto.
«Sei la persona più brontolona del mondo, Kol Mikaelson» gli dico, sdraiandomi sul prato.
«Ho come l'impressione che tra qualche anno saró io a dirlo di te» mi risponde Kol, accarezzandomi i capelli. Tra qualche anno ... L'ha detto sul serio? Lui crede in un futuro con me quindi? Sento la gola serrarsi e gli occhi bruciarmi un po' . Anch'io spero vivamente di avere un futuro con Kol, di poter vivere insieme a lui, ma tutto quello che sta accadendo mi sta facendo fortemente dubitare di poter sopravvivere oltre lo scontro finale.
Volgo il viso da un'altra parte e cerco di evitare un contatto visivo con Kol, ma lui sembra notare che c'è qualcosa che non va.
«Hey... Cloe, guardami» mi richiama il vampiro, accarezzandomi una guancia.
«Non posso» rispondo, cercando di resistere dall'impulso di piangere.
«Sì , invece. Guardami e dimmi tutto» continua lui. Scuoto il capo «Se ti guardo, vedo tutto ció che voglio e che vorrei avere per sempre. Ma so che non potrà accadere. Quando arriverà il momento io dovró...-» gli dico, ma Kol diventa scuro in viso e mi interrompe.
«No, te lo scordi. Tu non farai proprio nulla. Pensi che io ti lasceró morire davanti ai miei occhi? Nel caso io te lo stia domandando, ti dò io la risposta: mai, Cloe... Non potrei guardarti morire per salvere me , tuo padre e i miei fratelli. Piuttosto, morirei con te» sibila l'Originale. «Kol... Tu non capisci. Io devo farlo. Quando troveró l'essenza dell'incantesimo , dovrò diventare quel mostro spaventoso che ucciderà senza timore fino a consumare tutte le sue forze. Sono destinata a morire» dico , mentre le lacrime riescono a sgorgare dai miei occhi.
Lui non risponde, ma sono sicura che sta pensando qualcosa. Si alza e mi porge una mano «Sai che ti dico? Non pensiamoci adesso. Godiamoci la vita. Troveró una soluzione per salvarti, te lo giuro. Adesso andiamo a prepararci per la festa al Grill» . Lo guardo confusa, ma alla fine mi alzo e lo seguo. Non ho la più pallida idea del perché si stia comportando così, ma decido di dargli retta e seguirlo perché una cosa è certa: finchè starò con lui, tutto andrà bene.

Circa tre ore più tardi, ci troviamo al Grill .
Il locale è pieno di gente e la musica è così forte che la voce non riesce a sovrastarla.
«Sicuramente se dovrà nutrirsi , lo farà in un angolo appartato» urla Kol, guardandosi intorno. Ha ragione: non puó squarciare la gola a qualcuno davanti agli occhi di tutti.
«Hey, ragazzi» ci chiama una voce. Mi volto e vedo un gruppo di persone che non conosco.
Damon sorride e dice «So che non li conosci, ma loro non sono nostri nemici... Emm, mi correggo, puoi fidarti di tutti tranne che del tizio vestito da rocchettaro». Il tizio vestito da rocchettaro? Ma che dice?
«Come al solito, Damon ha una buona parola per me» commenta un ragazzo, facendosi avanti . È molto carino, ma ha un non so che di strano. Si avvicina di un passo e , sorridendomi, mi stringe la mano «Piacere di incontrarti, aspirante strega incontrastabile , sono Kai» dice, facendomi l'occhiolino. Kol inarca un sopracciglio «Ed io sono il suo ragazzo, stalle alla larga» puntualizza. Alzo gli occhi al cielo «Sì... Io sono Cloe, piacere» dico.

Dopo Kai è la volta di Caroline, Stefan (o come lo soprannomino io bei capelli) , Enzo ed Elena. Abbiamo deciso di dividerci , così sarà più facile da trovare nel caso in cui si presenti sul serio. «Allora, Cloe, questa siringa contiene della verbena. Questa è una pianta che ha la capacità di stordire i vampiri ed indebolirli. Se incontrerai Fabio, non esitare a sparargliela in qualunque parte del corpo . Ti suggerisco il collo, l'effetto è immediato» mi dice Stefan, consegnandomi una siringa. Annuisco «Va bene... Ma voi come lo catturerete?» gli domando. Damon sorride «Siamo tutti vampiri: noi gli romperemo il collo».
Wow, veramente figo. «Ti dimentichi di me, amico. Sono uno stregone» dice Kai, guardandomi ancora.
«Ed io l'Originale psicopatico pronto a staccarti il collo. Sparisci subito» gli sorride malignamente Kol, piegando la testa di lato.
Tutti se ne vanno , ma Kol mi trascina sulla pista da ballo «Che fai? Se Fabio mi vede con te, non si avvicinerà mai» gli dico, allacciando le braccia intorno al suo collo.
Kol sorride «Lo so, è per questo che sono qui».
Una canzone rock risuona ed io convinco Kol a ballare «I'm miss sugar pink liquor, liquor lips. Hit me with your sweet love , steal me with a kiss» canto , saltellando intorno al vampiro. Lui ride e attira a sè baciandomi.
Sorrido contro le sue labbra e ricambio il bacio.
«Sai, non dicevo sul serio. Stavo solo cantando!» rido , accarezzandogli il volto. Lui allaccia le sue braccia intorno alla mia vita «Non m'importa. Avevo voglia di baciarti, così l'ho fatto e vorrei farlo ancora e ancora e ancora» mi sussurra a fior di labbra. Ma lo batto sul tempo e sono io a baciarlo. Vorrei rimanere così per sempre.
«Devo andare in bagno, torno subito» dico a Kol, allontanandomi. Raggiungo il bagno e apro la porta, ma quando la richiudo la luce se ne va. Sento la gente urlare e lamentarsi ed il rumore di qualche bicchiere che si infrange a terra. Maledizione. Faccio per riaprire la porta ma sembra bloccata e non riesco ad aprirla. Cavolo, cavolo... Devo calmarmi. Provo a chiamare Kol ma il cellulare non prende.
Ad un certo punto, sento il rumore di un osso che si rompe. Poi un altro ed un altro ancora. Mi copro la bocca con le mani per non urlare, ma la gente lo fa per me. Sento grida, oggetti che vanno a pezzi e capisco che fuori infuria una lotta. Fabio è qui.

Insegnami ad amare |#Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora