Capitolo XX

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«Cloe ? Avanti, apri gli occhi» dice una voce. Sento le forze tornare lentamente e riesco piano piano ad aprire gli occhi. La mia vista è un po' sfocata, ma riesco a mettere a fuoco i contorni del volto di Kai. Mi sta guardando con un volto concentrato ed io sbatto velocemente le palpebre per migliorare la mia vista.
«Eccoti qui, finalmente! Sono due giorni che provo a svegliarti» afferma il ragazzo. Accenno un sorriso «Lo so. Ho sentito tutte le formule magiche che hai sussurrato e i pizzicotti sulle braccia che mi hai dato» lo informo io, sedendomi sul letto con un po' di fatica. Sono passati due giorni. Due lunghissimi giorni.
Lo stregone si alza dalla sua sedia e sorride «Penso che risvegliare la bella addormentata sarebbe stato più facile. Con lei è bastato un bacio, con te invece fiumi e fiumi di magia. Che spreco!» scherza lui. Scuoto il capo un po' divertita «Come mai ,visto che risvegliarmi è stato un totale spreco di magia, l'hai fatto? Potevi benissimo lasciarmi dormire» gli dico , alzando le spalle. Lui ride «Ti ho svegliato per due motivi : uno il tuo ragazzo e i vostri amici mi avrebbero spezzato con piacere ogni osso del mio corpo, due mi stai simpatica».
Gli sto simpatica ? Wow. È confortante sapere di stare simpatica ad un tizio di cui Damon mi ha detto esplicitamente di non fidarmi.
Kai mi porge un bicchiere d'acqua ed io lo afferro. Trascorre un lungo minuto di silenzio prima che io gli chieda «Perché Damon mi ha detto che non posso fidarmi di te?».
Kai si morde il labbro inferiore «Perché ho massacrato a sangue freddo la mia famiglia ed ho provato ad ucciderli tutti. Ma tranquilla, sono cambiato... È da più di un anno ormai che combatto con i miei sentimenti».
Il sangue mi si gela nelle vene.
«Sei uno psicopatico?» gli chiedo impaurita. Cosa mi puó far pensare che non gli venga la voglia di uccidermi? Devo andarmene da qui il prima possibile. Devo raggiungere Kol e gli altri.
Kai si avvicina a me e allunga una mano verso il mio viso. Chiudo gli occhi di riflesso e comincio a tremare leggermente.
«Se ti avessi voluto sventrare con un coltello , proprio come ho fatto con mia sorella Josette, l'avrei già fatto. Stai calma e riposati. Verso di te provo simpatia, potremmo essere amici ... Tu saresti la mia prima vera amica» sorride, accarezzandomi la guancia.
«Considerando che la mia amica d'oltre Oceano vuole uccidermi, e che sia una strega bionda simile ad una Barbie, forse uno stregone psicopatico che mi ha dato una mano a svegliarmi non deve essere poi così male» sospiro infine, guadagnandomi un sorriso soddisfatto da parte di Kai.
«Bene, amica. Credo che dovresti chiamare quel tizio con cui esci: chiama almeno otto volte al giorno. Ieri notte mi ha buttato giù dal letto alle 03:00 di mattina! Cavolo, ma non dorme o dorme solo con te o non dormite mai perchè...-» inizia , ma io lo guardo sconvolta e lo fermo prima che possa proseguire. Dio santo!
«No! Kai, no... Non è ancora successo nulla!» lo informo, afferrando il cellulare dal comodino vicino al letto dove mi trovo.
Kia ride «E cosa aspettate? Che tu vada in menopausa?».
«Kai! Ho solo diciannove anni! » farfuglio io cercando di non ridere.
«Hey, non te la prendere! È solo che io al posto vostro mi sarei dato una mossa. Voglio dire, io alla tua età avevo già...-» ma non finisce di parlare, perché gli tiro una ciabbatta.
«Perfetto. Ora posso chiamare Kol» gli sorrido, accendendo il telefono.  Sullo schermo compare una foto mia e di Kol quando mi stava allenando. Non posso fare a meno di sorridere e guardarla bene, prima di inserire il codice di blocco e trovare cinque chiamate perse e una quindicina di messaggi su What's app.
Apro le chiamate e noto che sono tre di Kol e due di Elijah. I messaggi invece sono tutti da parte di Kol. Sorrido e li leggo tutti, ma uno in particolare , che mi ha inviato alle 07:00 di questa mattina, mi lascia a bocca aperta.

Puffa, mi manchi da morire. Ti prego, apri quegli occhi supendi che ti ritrovi e fammi sentire il suono della tua voce. Sono in astinenza da te e non credo di essere in grado di resistere ancora per molto senza poterti vedere e sentire. Qui accanto a me , ho una daga con la punta sporcata dalla polvere di quercia bianca e intendo pugnalarmi se non ti sveglierai entro le prossime tre ore. Per sempre tuo , Kol

Insegnami ad amare |#Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora