Capitolo 69✔

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Elizabeth
Mi sveglio che sono le 6:13 am. Il sonno se n'è andato e io sono qui a guardare Alex dormire. Ieri sono uscita in balcone e ho parlato con me stessa e con i miei genitori. Ero incazzata nera. Non su Alex, bensì su me stessa perché non riesco a fidarmi di lui. Io desidero fidarmi, credere che mi ami con tutto il suo cuore, ma ho passato ciò che ho passato e non posso fidarmi tanto facilmente.
Sono sicura che Alex stia dubitando del mio amore per lui, ma io lo amo davvero. Non mi sono mai innamorata però so che quello che provo per questo ragazzo è amore. Prima di Alex, in tre anni e mezzo, non me ne sarebbe fregato di cosa prova o pensa una persona, ma ora sì. Mi importa di ciò che Alex pensa o sente. Scendo dal letto, faccio una doccia, mi vesto con un jeans, una felpa pesante e gli stivaletti di pelle. Metto un po' di mascara e del burro cacao alla ciliegia sulle labbra, prendo telefono e cuffie e lascio un biglietto sul comodino di Alex.
Scendo in silenzio le scale, prendo la giacca ed esco. Sono le 6:30 del 25 Dicembre e io cammino sulle strade circondata da neve bianca. Arrivo davanti ad un'enorme villa, con un giardino di grandi dimensioni. È tutto così familiare qui. I ricordi si fanno spazio nella mia mente: vacanze natalizie, pupazzi di neve, giochi sulla neve e risate.
Suono al cancello ed una voce esce dal citofono.
-Chi è? -chiede una voce femminile.
-Sono io.Elizabeth Miller.-rispondo. Il cancello si apre facendomi entrare nel giardino innevato.
-Signorina!-esclama una donna correndo verso di me.
-Daphne. Buon Natale- dico abbracciandola
-Lei è veramente qui. Buon Natale anche a te.-dice mentre il volto viene rigato dalle lacrime.
-Ti prego Daphne non piangere.-dico andando verso l'entrata.
-Daphne chi è? -chiede un uomo.-Signorina è proprio lei?-
-Ti ho già detto di non chiamarmi signorina Louis. Buon Natale -dico abbracciandolo.
-Buon Natale anche a te!-
-Vuoi qualcosa da mangiare? Se vuoi noi ti lasciamo casa libera, in fin dei conti è tua.-dice Daphne.
-Per mamma e papà non siete stati dei semplici camerieri. Questa casa vi appartiene. Ci avete vissuto per anni e io non ve la toglierò. Verrò a farvi visita, però la casa è vostra Daphne.-dico sedendomi sul divano di pelle del salotto.
-Chloe? -chiede Louis.
-È in vacanza in campagna con la famiglia di un suo amico.-
-E tu?-chiede ancora.
-In vacanza con il mio fidanzato e i nostri amici. -
-Quanto ti sei fatta bella! Abbiamo seguito il Talen-show e abbiamo votato sempre per te.-dice Daphne.
-Uguale identica a Mia. Tutte due siete stupende.-aggiunge Louis.
-E chi è il fortunato?-chiede Daphne.
-Possiamo parlarne dopo?-chiedo
-Vieni in cucina che c'è anche una torta che ci aspetta!-dice la donna. Sia Daphne che Louis sono sulla cinquantina d'anni e sono sposati. Daphne non ha mai potuto avere figli perciò io e Chloe siamo state come delle figlie per lei.
-E ora racconta tutto alla tua vecchia. -dice porgendomi una fetta di dolce.
-Io e Chloe siamo state adottate, siamo finite nella famiglia Walker che aveva già un figlio. Tra me e quel ragazzo c'è stato odio dal primo momento, ma poi le cose hanno cominciato a cambiare. Quell'odio si è trasformato in altro, in amore. Ora eccoci qui ad amarci di nascosto dai nostri genitori. -
-Ma è il ragazzo del talent-show? Quello che ha vinto assieme a te? Alex?-chiede
-Proprio lui. -dico pulendomi la bocca con un tovagliolo.
-Credi in questo amore fino alla fine. Qualsiasi cosa ci sia nel passato di ognuno di voi, prendetevi per mano e affrontate tutto insieme. -dice sorridendo.
-Molto facile dirlo, difficile da applicare. In orfanotrofio non è stato tutto rose e fiori, direi tutto il contrario. Il mio passato fa paura.-sussurro.
-Non so cosa sia successo, ma se hai bisogno sai che noi ci siamo. Saremo sempre con te e Chloe. Siete sempre le nostre padroncine. -
-Grazie.-dico abbracciandola.
-Ti mancano,vero?-chiede poi.
-Sento che mi manca l'aria. E pensare che non vado da loro da quando c'è stato il funerale mi fa star peggio ancora. -dico triste.
-Andrai da loro quando sarai pronta. So che parli con loro anche se non vai da loro.-
-Sarò mai pronta?-chiedo
-Arriverà il giorno in cui, anche se tu non avrai il coraggio di andarci, ci sarà qualcuno che ti aiuterà. E quella persona non sarà tua sorella o un tuo famigliare, bensì la persona a cui darai tutto ciò che hai.-

Alex
Apro gli occhi che sono le 8:15 am. Guardo il posto accanto al mio e vedo che Ellie non c'è. Sarà sicuramente in bagno. Guardo sul mio comodino e vedo un biglietto.

Buongiorno amore! Io sono uscita a fare due passi. Non ti preoccupare. Ci sentiamo più tardi. Ti amo.
La tua Ellie♡ 

La chiamo. Cinque squilli e non risponde. Al settimo si decide.
-Ellie dove sei?-chiedo preoccupato.
-Non lo hai letto il biglietto? Sono a fare due passi.-dice.
-Dove sei?-insisto.
-Arrivo tra dieci minuti. -
-Elizabeth! -ma è troppo tardi perché ha chiuso. Cosa mi sta nascondendo?
Dieci minuti dopo la porta della stanza si apre ed Elizabeth entra.
-Dov'eri? -chiedo avvicinandomi.
-Sono uscita -risponde toglendosi la giacca e gli stivaletti di pelle.
-Ellie, cosa mi nascondi?-chiedo prendendola delicatamente per le spalle.
-I soldi non sono mai mancati nella mia famiglia e i miei genitori avevano molte proprietà, tra cui una villa qui. La villa l'hanno lasciata in affidamento ai due camerieri molto fedeli e io sono andata lì.-risponde guardandomi negli occhi.
-Perché te ne sei andata di nascosto?-chiedo
-Avevo bisogno di uscire in quel momento preciso. Non ce la facevo più. Buon Natale. E ti prego non essere arrabbiato con me. Ti chiedo scusa per ieri notte e per oggi. Scusa-dice
-Buon Natale. Non te ne andare più così. Pensavo che ti fossi arrabbiata e che mi avessi lasciato.-dico con il viso sul suo collo.
-Non lo farei mai.-dice stringendomi a sé.
Lo spero tanto piccola mia.

Lasciati Amare(#WATTYS2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora