Capitolo 103✔

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Elizabeth
Ho chiamato le ragazze al Starbucks e sto parlando loro della mia rottura con Alex.
-Ellie, noi sappiamo che lo ami davvero. Allora perché hai fatto questo? -chiede Margaret.
-Perché lo amo troppo. Ecco perché.-sospiro.
-Se lo ami perché non lo tieni al tuo fianco? -chiede Roxy.
-È una storia lunga, ma in sostanza se sto con Alex metto la sua vita a rischio e io darei la vita per lui.-
-C'è Jennifer di mezzo?-chiede Nicole.
-Forse, in parte, c'è anche lei.-sospetto.
-Se hai bisogno noi ci siamo.-dice Susan.
-Grazie ragazze!-le abbraccio.
-Elizabeth!-mi chiama una voce.
-Alex...-sussurro.
-Perché ti sei allontanata da me? Cos'ho sbagliato piccola?-chiede.
-Un giorno lo capirai.-rispondo chiudendo la borsa.-E ora torna da Jennifer o da qualsiasi altra ragazza. Ti renderanno tutte più felice di quanto possa fare io.-e me ne vado con le lacrime agli occhi. Fa malissimo dire quelle cose con un tono possibilmente impassibile. Salgo sulla Rx7 e vado verso la casa dei miei genitori adottivi. Ho bisogno del violoncello come dell'aria. In verità voglio l'amore di Alex, ma non posso averlo. Se voglio che sia al sicuro deve allontanarsi da me il più possibile.
Entro in casa e mi chiudo dentro la mia stanza. Prendo il violoncello tra le mani e comincio a suonare il primo pezzo che mi passa per la testa. Le note gravi riempiono la stanza, ma non il mio cuore. La suoneria del mio IPhone interrompe il mio sfogo e quando vedo il numero del mio avvocato sullo schermo, il sangue mi si gela nelle vene.
-Pronto.-rispondo.
-Buongiorno signorina. Volevamo comunicarle che abbiamo perso il processo.-dice afflitto.
-COSA?!-urlo.-Come ha fatto a vincere? Come?!-
-Ha portato dei buoni argomenti e..-
-Quando lo fanno uscire?-chiedo nel panico più totale.
-Domani pomeriggio alle cinque.-
-Arrivederci!-chiudo la chiamata. Indosso scarpe e giacca e corro verso la mi Honda, scontrandomi con Alex sulle scale.
-Elizabeth aspetta!-mi blocca.
-LASCIAMI!-mi dimeno.
-Non posso lasciarti. Non posso...-
Ora o mai più.
-Io ti odio! Mi stai sui coglioni! Non ti ho mai amato e mai ti amerò! Rinunciaci, io amo Alan.-la presa sul mio polso svanisce e gli occhi di Alex sono vuoti.-Un giorno capirai tutto. Un giorno...-bisbiglio uscendo di casa. Le lacrime rigano indisturbate il mio viso mentre il mio cuore sta sanguinando e urlando.
Tutto ciò che ho detto ad Alex è falso. Io non lo odio, non mi sta sui coglioni, io lo amo e lo amerò sempre e non provo nulla per Alan.
-Ragazzi!-entro nella casa di French.
-Sorellona che succede?-chiede Chloe correndo verso di me.
-Uscirà di prigione domani alle cinque di pomeriggio.-
-Con Alex hai parlato?-chiede French.
-Ha detto che non vuole lasciarmi andare via così perciò ho detto che lo odio, che non l'ho mai amato e che mai potrò, che mi sta sui coglioni e che amo Alan.-
-Come l'ha presa?-chiede Alan triste.
-Aveva gli occhi vuoti. Era a pezzi.-le lacrime cominciano a scendere.
-È per il suo bene.-dice Dj.
-Per il suo bene....-sussurro.

Alex
-Elizabeth aspetta!-la blocco.
-LASCIAMI!-si dimena dalla mia presa sul suo polso.
-Non posso lasciarti. Non posso...-
-Io ti odio! Mi stai sui coglioni! Non ti ho mai amato e mai ti amerò! Rinunciaci, io amo Alan.-mi crolla il mondo addosso. Sono veramente così sfigato? Osservo un punto davanti a me.-Un giorno capirai tutto. Un giorno...-bisbiglia uscendo di casa.
Mi odia. Non mi ha mai amato. Lei ama Alan. Non ama me.
"Un giorno capirai tutto. Un giorno...."Cosa significa?
"Conosci la storia, non la realtà."
Basta! È finita! Lei odia me e io odio lei. Sì è così.
Prendo il mio IPhone e chiamo Jennifer.
-Pronto Alexuccio!-risponde subito.
-Casa mia tra dieci minuti.-dico freddo.
-Subito amore mio!-
Butto il telefono sul divano e sbuffo. In meno di dieci minuti si sente il campanello della porta. Mi ritrovo Jennifer con un top stretto e scollato e uno short di pelle nera molto aderente. Si butta sulle mie labbra e io chiudo la porta con un calcio. La porto in camera mia e la butto sul letto. Poi ricordo che su queste lenzuola ho fatto l'amore con Elizabeth. Chissene! Spoglio Jennifer che è eccitata al massimo, al contrario mio. Non mi attira il suo corpo, non mi interessa nulla di lei. Facciamo sesso e io la lascio nel mio letto a dormire.
Entro in bagno e mi guardo allo specchio: faccio schifo.
Ho bisogno di dimenticare. Devo dimenticare.
Mi vesto ed esco in giardino a fumare una sigaretta. Non basta. Voglio di più. L'unica soluzione: l'erba.

Elizabeth
Sono in bagno, davanti allo specchio, con solo la biancheria intima addosso. Mi guardo e mi faccio schifo da sola. Cerco nella mia borsa e la trovo: la mia lametta.
Comincio a fare un taglio, un altro ancora e un altro fino ad arrivare al numero di venti tagli. Poi la porta si spalanca. Ho dimenticato di chiuderla a chiave! Che stupida!
-Angelo! -Ray mi toglie la lametta dalle mani e mi abbraccia.-Non farti questo. Tu sei forte. Puoi superare qualsiasi cosa. Io lo so.-mi bacia la fronte.
-Mi odio. Mi odio.-dico contro il suo petto.
-Metti i tuoi sentimenti su carta e poi trasformali in musica. Ti aiuterà. Ok?-mi guarda negli occhi mentre pulisce i miei tagli. I suoi occhi caramello contro i miei verdi.
-Va bene.-mi alzo e indosso una felpa e i pantaloni del pigiama. Mi siedo sul letto con un quaderno e una matita e comincio a scrivere tutto ciò che provo ora. Poi comincio a eliminare alcune parti e lentamente ne esce un testo di una possibile canzone.
Sono forte. Ce la faccio. Sono forte. Devo farcela.

Lasciati Amare(#WATTYS2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora