Capitolo 115✔

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Elizabeth
-Molla!-cerco di togliermi Alex di dosso.-Dobbiamo andare o faremo tardi!-mi lamento.
-Ok. Andiamo a togliere questi punti!-si alza da me sorridendo.
Entro in bagno, mi chiudo a chiave dentro, mi faccio una doccia e poi corro nella cabina armadio a vestirmi. Opto per un maglioncino nero e grigio, un jeans a vita alta e le Air Force bianche. Metto del mascara e del lucidalabbra alla ciliegia e lego i capelli in una coda.
-Sei bellissima.-sussurra Alex sul mio collo.
-Pure tu.-mi giro e lo bacio. Usciamo da casa nostra e saliamo sulla mia R8.
-Voglio guidarla io!-mi lamento.-È mia!-dico ancora.
-Non voglio che ti sforzi piccola.-dice Alex premuroso. Lo adoro quando fa così. Lo adoro anche quando fa lo stronzo. Lo adoro sempre.
-Siamo arrivati!-annuncia. Scendo dalla macchina, lo prendo per mano ed entriamo nell'ospedale.
-Questi giovani! Sono alle medie e le ragazze rimangono incinte! Che vergogna! E poi con un ventenne! Vergognoso!-dice un vecchietta indicandoci. Tiro Alex per mano e lo porto lontano di lì.
-Ma ci vedeva quella vecchia?!-chiede Alex.
-Non credo. Poi io non sono alta quanto una ragazzina di tredici anni!-dico.
-Tu sei alta. Ok, per me sarai sempre bassa però ti amo così.-sorride.-Non ci vede quella tipa. Paragonarmi a un ventenne!-sbuffa. Ci guardiamo in faccia e scopriamo in una risata.
Sento chiamare il mio nome da una dottoressa che mi invita a togliere i punti.
Togliere i punti non fa poi tanto male, si sente pizzicare e nulla di più. Ma in fin dei conti sono sopravvissuta a tre pallottole, sarebbe ridicolo non sopportare un po' di solletico.
-Ecco fatto! Metti questo unguento sulle cicatrici anche se non si vedono quasi più. Eliminerà ogni traccia.-dice la dottoressa.
-La ringrazio. Arrivederci.-dico uscendo.
-Me la stavo facendo sotto.-Alex sale in macchina.
-Fifone!-lo derido.-Ho sopportato tre pallottole. Sopporto anche del solletico.-dico.
-La mia ragazza coraggiosa!-sorride.
-Posso accendere la radio?-chiedo.
-Fai pure. Non mi disturba.-
Accendo la radio e parte BonBon-Era Istrefi.
-È in top ten questa settimana.-dice Alex guidando.
-Presto lanceranno anche le nostre canzoni.-dico felice.
-E saranno in top ten anche loro.-sorride.
-Ovvio!-
Non appena arriviamo a casa io mi metto alla scrivania a studiare.
-Ma che fai?!-chiede Alex sconcertato.
-Studio...-dico ovvia.
-Appunto!-mi guarda inorridito.
-Non voglio perdere l'anno cocco bello!-gli punto l'evidenziatore verde contro.
-Non colpirmi con quell'arma letate!-si butta sul letto.
-Ma sei scemo?-rido.
-Mi piace quando ridi. Il tuo sorriso è la mia droga.-dice serio.
-Tu sei la mia droga.-dico guardandolo negli occhi.-Ma devo studiare. Sorry...-metto il labbruccio.
-Che dolce che sei! Anche io devo studiare.-prende il libro di letteratura inglese dalla mensola.
-Mi passi l'evidenziatore giallo, piccola?-chiede mettendosi a gambe incrociate sul nostro letto.
-Tieni amore.-glielo passo.
Studiamo per circa tre ore e poi decidiamo di ordinare da mangiare.
-Pizza o cinese?-chiede con il telefono in mano.
-Cinese.-mi siedo sul divano in salotto.
-Ok.-chiama il ristorante cinese.-Fatto. Arriva in mezz'ora.-
-Va bene. Vado a indossare qualcosa di più comodo.-dico.
-Tieni!-mi lancia la sua maglietta mostrandomi i suoi pettorali. Dio, che spettacolo!
-Mi consumi così.-sorride e io abbasso lo sguardo arrossendo. Il campanello suona e Alex va ad aprire. Io intanto indosso la sua maglietta e mi metto comoda sul divano.
-Cibo cinese in arrivo!-Alex sbatte la porta ed entra in salotto con il cibo da asporto.
-Dammi cibo!-dico come una bambina.
-Ecco piccola mia.- mi bacia la punta del naso. Mangiamo il cibo cinese mentre guardiamo uno stupido programma televisivo.
-Sono piena!-dico.
-Idem!-dice Alex.-Ora che facciamo?-chiede.
-Non lo so.-rispondo guardando il suo corpo da dio.
-Io ho un'idea.-sussurra facendomi mettere a cavalcioni su di lui.
-Che idea?-chiedo tracciando i suoi muscoli con le dita.
-Voglio amarti.-il suo respiro è sempre più pesante mentre la mia mano traccia gli addominali bassi.
-Io mi lascio amare.-mi fermo all'elastico dei pantaloni e lo guardo negli occhi. Quei due occhi grigi che mi hanno stregato da subito.
Alex fa forza sugli addominali e arriva con facilità alla mia bocca. Le nostre labbra sembrano essere state create per incontrarsi, e forse è così.
Il bacio dolce che era nato sta diventando sempre più intenso e voglioso. In una frazione di secondo mi ritrovo tra le braccia di Alex, senza mai interrompere il bacio. Vengo posata delicatamente sul grande letto matrimoniale e poi schiacciata contro il materasso.
Allaccio le braccia attorno al collo e le gambe attorno alla vita di Alex, facendo in modo che i nostri corpi siano ancora più vicini.
Le nostre pelli sono accaldate, la temperatura della stanza continua ad alzarsi e i nostri occhi sono incatenati.
Le grandi mani di Alex vanno sotto la mia maglietta ed accarezzano i seni.
-Quanto sei bella...-sussurra con le labbra sul mio collo. Chiudo gli occhi e butto la testa all'indietro mentre Alex continua a stuzzicarmi.
Mi sfila lentamente la maglietta lasciandomi solo in slip.
-Sei perfetta...-mi guarda in un modo veramente strano, come se fossi l'unica cosa bella di questo mondo. Non potete capire quanto sia bello essere guardati così.
-Non è vero...-sussurro.
-Invece lo sei. Sei perfetta piccola.-mi bacia sulle labbra, mentre le mie mani scivolano all'elastico dei suoi pantaloni.
Alex sorride sulla mia bocca mentre gioco con l'elastico. Lascio qualche morso su quelle bellissime labbra mentre faccio scivolare via i pantaloni.
Alex mi bacia il collo e si sofferma su alcuni punti dove succhia lentamente. Poi scende sui seni, va alla pancia, e infine si ferma sul bordo dei miei slip. Lascia piccoli morsi e poi scende ancora più in basso. Un gemito mio. Uno suo. Un mio sospiro.
-Piccola...sei così eccitata...sentiti....-mi accarezza sopra la sottile stoffa mente ansima sonoramente.
-Alex...-mi mordo le labbra con forza stringendo tra le dita i suoi capelli castani. Si sbarazza del tessuto e continua a torturarmi con le dita.
-Sei così maledettamente perfetta....-comincia a baciarmi proprio lì.
-Amore mio....voglio te....-stringo il lenzuolo giallo tra le mani mentre mi scappano dei gemiti incontrollati.-Ti prego Alex...-alzo il bacino facendolo scontrare contro il suo.
Si mette un preservativo ed entra dolcemente dentro di me.
-Sei così stretta...-si morde le labbra mentre spinge lentamente. Un vortice di emozioni esplode dentro di me facendomi provare cose uniche.
-Più veloce...-ansimo stringendomi ancora di più al ragazzo. Le spinte accelerano e il piacere in entrambi cresce. Le mie unghie graffiato la schiena di Alex, mentre i nostri gemiti si fanno sempre più frequenti e sonori.
-Ti amo...-dico mentre le gambe cominciano a tremare.
-Ti amo...-dice Alex guardandomi negli occhi. Veniamo insieme, gridando i nostri nomi.
È stato stupendo!

Lasciati Amare(#WATTYS2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora