Capitolo 28

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Il week end di Misano volò e con esso la mia fantasia nel cercare di capire cosa diavolo volesse dire Marc con quel "tanto non durerai molto in affitto".
Un paio di idee mi erano venute in mente, ma non ne ero sicura..

Tornai a Firenze col cuore a mille per Marc e col cuore in mille pezzi per il lavoro.

Il Martedì mattina trovai una mail da parte di Marc: un biglietto aereo e una camera d'albergo prenotata.

«Marc...ma...che casino!! Io non ci capisco più nulla!»
«jajaja!!! Tranquilla!! Ci penso io a te! Tu prendi quell'aereo stasera! Al resto non preoccuparti!»
«...mi fido! Ma non ci prendere il vizio!»
«A stasera!»

Il tempo di organizzare due o tre cose, fare la valigia e prendere il treno per Pisa Aeroporto.

Appena atterrata a Barcellona mi iniziarono a svolazzare le famigerate farfalle nello stomaco...
"Oh Dio!! Conoscerò i suoi...lavorerò "per loro". Ma Marc?!? Oh Signore! Non dirmi che devo arrivare in hotel a piedi/bus/taxi..va beh! Parlerò in americano! Oh Dio..aspetta un secondo! Quello è Marc?!? Aspetta!! Li faccio uno squillo!! Se è lui cercherà il telefono!!"

"Dove si sarà cacciata??? Sono venti minuti che dovrebbe essere già qui...l'aereo è partito ed anche atterrato...aspetta! Mi squilla il telefono...ECCOLAAAA!"

«Fermo li!! Io ti vedo!! Non muovere un muscolo!!»
«Posso respirare??»
«Te lo concedo!»

Li saltai letteralmente addosso!!
Mi prese la valigia e uscimmo dall'aeroporto direzione hotel!

«Stasera sei a cena da noi! Adesso passiamo a prendere Alex, poi lasci le valigie e andiamo a casa!»

Credo di essere sbiancata in quel momento!!
«Ma...io...beh, si! Pensavo...lasciamo stare...mi fai venire sempre l'ansia tu!»
«Devi star tranquilla amore! Ci pensiamo io e Alex a tirarti fuori dai casini...anche se non ne verranno fuori!»
«Perchè ho la vaga sensazione che mi infilerò nei guai da sola??»
Mi guardò e mi sorrise, rassicurandomi.

Ci fermiamo a prendere Alex in un bar e poi di volata in hotel, il tempo di scaricare le valigie e ripartiamo subito.

«Mamma, babbo, lei è Court! Court loro sono Roser e Julia» Alex faceva il signorino di casa, Marc tratteneva le risa e io cercavo di far finta di nulla!
«Piacere! Io sono Court!» poi velocemente mi rivolsi a Alex «Parlano o capiscano l'italiano o ho bisogno del supporto tecnico??»
Marc alza leggermente lo sguardo e mi risponde «Capiscono e parlano abbastanza l'italiano! Comunque non preoccuparti! Ci siamo noi!!»

Vedevo sua mamma che mi fissava con dolcezza, mentre suo babbo ammiccava con Marc.

"AAAAAALTTTTTT!! Ma suo padre ammicca?!? Cioè...non ci voglio credere!!"
Alex mi svegliò dai miei pensieri:
«Court! Siediti a tavola! È pronta la cena! Poi mamma ti spiega un paio di cosette per domani!»
«Il bagno?? Mi devo lavare le mani!»
«Vieni ti accompagno!» mi precedette Marc, io li andai dietro!

A bassissima voce chiedo a Marc dei vari ammicchi con suo babbo e mi dice semplicemente che lo fa solo per farlo innervosire e sentire a disagio, lui che tiene segreto ogni tipo di relazione!

«Allora, domattina alle 8:00 vieni al negozio. Poi ti faccio vedere un paio di cosette e ti lascio in mano di Jose.»
«Ok! Ma per la lingua cosa faccio?? Ho bisogno di un corso iperaccellerato di spagnolo!!»
«Tranquilla! Saprai cavartela egregiamente! Alex e Marc mi hanno detto che sei bravissima a convincere le persone! Vedrai che con l'aiuto di Jose riuscirai a lavorare tranquillamente! Comunque ti lascio un po' di appunti che ti possono tornare utili. Ora vai a dormire, mi sembri un po' stanca!»
«Va bene! Cercherò di dare il meglio, promesso!»
«Dai Marc! Portala in albergo! Domani sarà una giornata lunga e stressante per lei! La voglio in forma!!»
«Va bene mamma! Court, andiamo!»

Salutai tutti e salimmo in macchiana.

Al mugello tutto può succedereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora