Capitolo 60

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«AMOOOREEE SONO A CASAAA!» urlò mentre saliva le scale del garage.

Ero sul divano a guardare fuori dalla finestra e non mi accorsi minimamente che Marc era seduto accanto a me.

«Ho parlato con Emilio..»
Annuii con la testa.
«Mi fa piacere che tu voglia partecipare al gala per la presentazione di "lapsforlife93".»
Annuii nuovamente.
«Mi ha detto che avete parlato un po'..mi farebbe piacere sapere cosa vi siete detti.»
«Si..»
E nuovamente silenzio.
«Amore..devi parlare però..non puoi stare in silenzio a guardare il vuoto.»
Mi alzai di scatto dal divano. Ero agitata, sentivo il bisogno di vomitare fuori tutto quello che mi frullava per la testa.
Fu un attimo. Marc cercò di afferrarmi una mano per portarmi sul divano, quando partii come un fiume in piena.
«SI MARC...LI VOGLIO DEI FIGLI, OK? ME LA IMMAGINO LA MIA FAMIGLIA...CON TE, UN PAIO DI MINI MARC CHE SCORRAZZANO PER CASA PERCHÈ NON VOGLIONO MANGIARE ED IO DISPERATA CHE TI CHIEDO AIUTO.»
La mia voce si fece più calma. Un sorriso spontaneo si accese sul mio volto all'immagine di due marmocchietti vivaci correre per casa.
«Ho solo paura, Marc. Paura di non essere in grado di gestire qualcosa che non conosco. Paura di sbagliare. Paura di crollare e di non essere in grado di rialzarmi da sola come ho sempre fatto. Che ne so io di cosa significhi avere una madre. Con chi parlo del pancione sentendomi capita e protetta da quella sorta di forza che c'è tra madri e figlie? Li voglio dei figli, davvero. Lo voglio un futuro con te. Ma ti prego..se questo è quello che non vuoi, dimmelo, perchè allora stiamo perdendo solo tempo.»
Mi sorrise e mi abbracciò. Poi mi sussurrò all'orecchio:
«Ed io sarò più che felice di renderti madre. Però più che due mini Marc, preferisco un mini Marc e una mini Court. E si...ti aiuterò a crescerli, come ti aiuterò quando avrai bisogno. Ti porterò alle sedute preparto e a quelle di ginnastica postparto, sarò al tuo fianco quando avrai paura ma anche quando tirerai fuori la forza di un leone. Per il momento mi voglio vivere la mia nuova famiglia con te. Tra qualche anno penseremo ad allargarla..»
Lo strinsi il più forte che potevo.
«Ok...però promettimi una cosa. Quando sarà...promettimi che ti ritirerai...magari faremo un team tutto tuo...ma promettimi che smetterai di correre. Voglio che i miei figli abbiano una padre e una madre...»
«Ora non pensiamoci. Comunque ok...rinuncerò alle corse...rimarrò nel circus...ma smetterò di correre. La famiglia arriva sempre prima di tutto.»

Al mugello tutto può succedereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora