Capitolo 69

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«Non ho il coraggio...»
«Speravo lo avessi tu. Perchè io dopo 8 giorni di ritardo non riesco proprio a trovarlo...»

Sospirò per poi prendere in mano il test.
Lo guardò attentamente.

«Quante tacche ci devono essere?»
«...2...»
«...ok...»
«Marc...dimmi quante tacche ci sono...ti prego...non tenertelo per te...»
«2, amore. Ce ne sono 2...»
Una lacrima scorse sul suo volto per fermarsi all'angolo del suo sorriso.
Io ero terrorizzata. Non mi sentivo pronta ad affrontare la cosa.
Si alzò dal letto e mi trascinò in bagno.
Preparò la vasca e mi invitò ad entrarci.
Entrai senza esitare. Avevo bisogno di Marc. Di quel Marc che ti abbraccia e ti sussurra che andrà tutto bene.
Mi accarezzò la pancia.

«Ci sono io...tranquilla! Sei una donna forte ed in gamba, una forza della natura...spero che tu lo voglia, adesso, un figlio...sappi che qualsiasi decisione tu prenda in merito, io sarò lì a tenerti la mano. Se tu sei pronta, lo sono anche io.»
«Non so nemmeno come mi chiamo in questo momento. Ho paura, tanta. Però se ci sei tu, se mi prometti di esserci sempre, io sarò pronta.»
«Bene! Possiamo brindare a quella piccola cosa che sta crescendo nella tua pancia?»
«Brindare?!? Sono incinta! L'alcol è severamente vietato!»
«mmm...già! E allora ti darò un bacino! Poi torniamo a dormire che domani ti porto alla clinica mobile per fare qualche esame preliminare. Finiti i test torni a casa...e non si discute!»
«Ma daaai Marc! Sono incinta! Mica sono malata! Posso ancora camminare. E poi voglio stare un po' con te...che se no quando torni dai test ho già la pancia e te la sei persa!»
«Quanto sarai scema?!?»
Scoppiò a ridere.
Quella bella risata piena. Quella di quando riceve una bella notizia che li riempie la pancia!
«Spero che non prenda da me allora!»

Al mugello tutto può succedereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora