Capitolo 34

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Mangiammo velocemente per poi accoccolarci sul divano.
Mi addormentai per una mezz'oretta con la testa appoggiata sulle sue gambe mentre lui mi accarezzava i capelli.

«Court! Sveglia!! Dobbiamo cambiarci e andare!»
Mugolai qualche istante per poi farfugliare un semplice «Ok!»

Mi alzai dal divano barcollando mentre mi riprendevo dal sonno.

«Marc...ma che diavolo mi metto? Ho tutto a casa dei tuoi!»
«Io se fossi in te andrei a guardare nella cabina armadio..generalmente i vestiti sono li!»
Lo guardai perplessa ma senza esitare un secondo di più salii le scale e mi diressi in CAMERA NOSTRA.
Aprii la porta e trovai un vestito melegante blu notte con un paio di tacchi dello stesso colore..un sogno..
Mi sembrò un po' troppo elegante per la "serata in famiglia" ma decisi di fidarmi e indossai il tutto senza battere ciglio.
Quando scesi le scale Marc era già vestito di tutto punto..
«Ma..mi sembra di essere un po' troppo..."rileccati" per una semplice cena in famiglia!?!»
«Perchè? Non c'è nulla di strano..»
Mi prese per mano e mi trascinò in macchina..

Imboccò una stradina che non avevamo percorso all'andata..
"Mi sembra che stia facendo un giro pesca...sicuramente c'è qualcosa sotto..niente cena dai suoi..OVVIAMENTE!"

Dopo una quarantina di minuti arrivammo in un ristorantino leggermente sperduto per i boschi, intravidi la macchina dei suoi e tirari un sospiro di sollievo..

«Marquez!»
«Si! In fondo a destra! Sono già arrivate delle persone..»
«Perfetto!»

Mi prese per mano e andammo al tavolo.
Erano tutti ben vestiti e a vedere dal locale capii anche il perchè!

«Tesoro..sei incantevole!»
«...grazie Rose» arrosii leggermente come al mio solito.
«Confermo! Sei stupenda!» replicò Julià facendo l'occhiolino a Marc.

«Buon appetito! E auguri!»
«Alla vostra!»

Non mi sentivo molto a mio agio, considerando che IO una famiglia alle spalle non l'ho mai avuta, sono sempre stata sballottata da un continente all'altro per le feste..un po' a casa di Giulia un po' a casa di mio zio..Parma-Miami Miami-Parma..il riassunto della mia vita fino alla maturità, momento in cui ho deciso di tornare nella mia città natale, FIRENZE!

Finito la cena montammo in macchina e il mio silenzio si tagliava letteralmente con un coltello..
«Tutto apposto piccola? Sei così silenziosa stasera!»
«Tutto bene Marc! È che troppe emozioni tutte insieme..devo metabolizarle!»
Gli sorrisi e li presi la mano, lui di botto si tranquillizzò.
«Domani siamo a pranzo dai nonni..ci sarà tutta la famiglia al completo..domani sera ci prendiamo del tempo per noi!»
«...o...ok...» feci un sospirone e mi convinsi che raccontare a Marc del mio passato in quel momento mi avrebbe salvata..
«Marc...io ti devo parlare...»
Lo sguardo di terrore sul suo volto mi fece contorcere lo stomaco..
«Io....beh...io non ho una famiglia..i miei sono morti quando avevo appena 2o giorni..mi è rimasto solo mio zio che vive a Miami..Giulia e la sua famiglia mi hanno semiadottata...»
Silenzio..

Al mugello tutto può succedereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora