Capitolo 25

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«Andiamo??»
«Sei inpaziente oggi, Court! Ok..andiamo!»
Mi sorrise con fare ammiccante e uscimmo dall'hotel.

Camminavamo col gelato in mano sulla spiaggia quasi come una vera coppia, di rado trovavamo qualcuno che fermava Marc per un autografo dato che era Giovedì..

«Che facciamo? Mangiamo qualcosa in hotel o hai già qualcosa in mente, rider??»
«mmm...se mi ci fai pensare non ho programmato nulla. Vedremo al momento, ok??»
«..ok!!»

Mi sorrise e poi decidemmo di tornare con calma in albergo.

Guardai velocemente l'orologio..
"Le 18:47??? Spritz time!!!!!"

Arrivammo in albergo che erano le 19:15, Marc mi invitò a salire in camera sua, non aveva voglia di fare l'aperitivo con gli occhi di tutto l'hotel puntati su di noi.
Accettai di botto, ma qualcosa mi diceva che non sarebbe stato un noioso aperitivo.

Appena aprì la porta di camera notai subito il casco da gara sul cassettone.

«Daiiiii!!! Entra!»
Annuii con la testa e varcai la porta consapevole che tra noi stasera sarebbe successo qualcosa..

«Che prendi??»
«Uno spritz andrà bene! Tu?»
«Un bel bicchiere di bianco..»
«Credo che sia la prima volta che ti vedo bere...»
«Beh..è difficile che lo faccia, sopratutto se devo guidare o sono prossimo ad una gara. Ma sento il bisogno di alleggerire la tensione..»
Silenzio...quei silenzi in cui ci sono molte più parole che in un vocabolario..
Arrivarono i calici e brindammo alla "nostra", l'alcol fece il suo sporco lavoro e l'atmosfera iniziò a scaldarsi.

Inizialmente solo belle parole, poi passammo alle carezze e agli abracci e di li a poco iniziammo a baciarci, prima con un po' di riserva poi ci sciogliemmo del tutto, per poi ritrovarci nudi.

Sentivo le sue mani ovunque, mi sembravano enormi ma estremamente delicate. Ero una bambola nelle sue mani e la cosa non mi dispiaceva affatto.

La sue erezione si faceva sentire, le sue labbra erano diventate più gonfie e rosse, ardeva di desiderio ed io ne ero la causa.

Bastò un mio leggero movimento di bacino per averlo dentro di me.
Era strano, spingeva con molta delicatezza, quasi come se avesse paura di farmi male, piano piano però aumentava il ritmo ed io lo seguivo.
Era come andare sulle montagne russe, un vuoto allo stomaco per ogni spinta più profonda, gemevo tra le sue mani, ne aveva ancora un po' e non aveva intenzione di mollare.
Venni e sul suo volto si accese la tipica espressione di soddisfazione, ero sua in quel momento e non avevo opposto molta resistenza.
Mi baciò leggermente il collo per poi venire anche lui.
Con delicatezza iniziò a scendere baciandomi, collo, spalle, seni, fianchi, bacino, si soffermò un attimo a guardare il mio piccolo neo sul fianco destro, poi iniziò a giocherellare con il mio clitoide, un cunni lingus degno di nota! Mi portò all'orgasmo per altre due/tre volte, poi si sdraiò accanto a me e mi abbracciò.

«...non ho saputo resisterti...scusa...» mi disse titubante
«Non devi scusarti Marc. Le cose si fanno in due..io non mi sono tirara indietro...» poi lo guardai negli occhi «...e...me ne sarei pentita se l'avessi fatto...c'è sempre stata questa alchimia tra di noi..era inevitabile..»
«Lo so..ma..forse ho esagerato..» mi guardò grattandosi leggermente la testa.
Io risi, capii a così si riferiva, lo rassicurai con un sorriso e lo baciai.

Al mugello tutto può succedereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora