La voce tagliente di Anita ruppe l'attimo di silenzio creatosi tra i due ragazzi.
Leonardo fece un sussulto e il bicchiere di Coca cola sul vassoio ondeggiò, facendo riversare un po' del liquido sul piatto. Si voltò immediatamente verso la ragazza, accompagnata dal capitano della squadra di calcio e da alcuni suoi amici, e improvvisò un'espressione pentita. «Ce ne andiamo subito.»
Nadia sbuffò da dietro la schiena del ragazzo. Era ancora seduta e non aveva potuto vedere l'arrivo di questi tanto chiacchierati "Vip". Il campanello della curiosità nella sua testa prese a suonare, avvertendola di qualcosa nell'aria. Quella voce. Anche quella voce non le era nuova.
«Su quello non ho dubbi», continuò Anita, le mani sui fianchi e un sopracciglio teso all'insù.
«Scusateci. La mia amica è nuova, e ancora non sa come funzionano alcune cose.»
Mattia guardò oltre le spalle del ragazzo, e riconobbe Nadia dai capelli. Il volto era nascosto dalla schiena di quel tipo sconosciuto, e si stava godendo la scena dalle retrovie. Un fiotto di rabbia lo costrinse a ridurre gli occhi a una fessura. Anita non l'aveva ancora vista, e probabilmente la cosa era reciproca. «Be', allora andatevene», rispose bruscamente a Leonardo.
Al sentire quelle parole Nadia sbarrò gli occhi. Ancora lui? Subito ricollegò la voce femminile di prima alla sua, e completò il cerchio: quella con lui non poteva essere altro che Anita De Longhi. Con un gesto riflesso scattò in piedi e scansò di fianco l'amico.
L'atmosfera cambiò radicalmente. Per un attimo calò il gelo su tutti.
Anita vide Nadia.
Nadia incenerì Anita.
Mattia osservò la reazione di Anita che guardava Nadia.
E Leonardo mosse la testa avanti e indietro su ognuno di loro, ignaro del motivo per cui si lanciassero quelle occhiate assassine.
«Noi non andiamo da nessuna parte», replicò Nadia, fredda come un pezzo di ghiaccio. Vederli insieme non l'aveva per niente stupita. Però le aveva svegliato qualcosa all'interno... una sorta di bruciore nel petto, che l'aveva costretta a reagire.
Sul volto di Anita passarono diverse emozioni, ma quella stupita ebbe la meglio su tutte le altre. «Tu?» esclamò. Nei suoi occhi balenò un guizzo di paura. «Savini?»
Nadia tese un sorriso. La reazione di Anita era davvero buffa. «Sì. Contenta di rivedermi?»
«Cosa... cosa ci fai qui?»
«Ci studio.» Adesso la smorfia di Nadia assunse dei lineamenti arrabbiati, che incrinarono la maschera fredda.
Anita strinse i pugni e si voltò verso Mattia. «Tu lo sapevi», lo additò. «Lo sapevi che questa provincialotta era tornata! Ecco cosa mi tenevi nascosto!»
Mattia sollevò le spalle. «Non sapevo come dirtelo. Volevo evitare che succedesse... questo.»
«Quindi le voci di corridoio che girano sulla festa riguardano lei?»
Leonardo tirò su timidamente l'indice. «Sono confuso. Vi conoscete già?»
Mattia rispose con una risata sardonica e sollevò lo sguardo sulla ragazza bionda. «Ma come? Ancora non hai raccontato la storia della tua triste vita al nuovo amichetto?»
La frase colpì Nadia come una sferzata in pieno volto. Possibile che quella fosse... cattiveria? Mattia non le si era mai rivolto così, prima d'ora. Forse agli altri sì, ma non a lei.
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Tutto quello di cui ho bisogno
RomanceQuando Nadia ha lasciato Roma per tornare al paese natale, si è portata dietro un cuore spezzato e tanta fragilità. Dopo molte difficoltà a integrarsi in una metropoli ostica e dopo una storia d'amore finita male, le sue barriere sono crollate, lasc...