Trovarla non fu affatto difficile per Mattia. Una volta uscito dal padiglione centrale del campus andò a colpo sicuro verso la pineta. Non ne aveva la certezza, ma la probabilità di trovarla lì era piuttosto alta: Nadia era attratta dagli alberi, soprattutto quelli imponenti e maestosi. Anche al Machiavelli ne aveva trovato uno, dove si rifugiava ogni volta che qualcosa andava storto. C'era semplicemente alchimia tra lei e la natura. Forse era un modo per mantenere il contatto con le sue origini e sentirsi più vicina a casa.
Sospirò e accese la torcia del cellulare. Gli alberi saettavano delle ombre scure per terra, rendendo il sentiero tanto oscuro quanto ostico. Il pensiero di saperla di nuovo lì, da sola, non lo rendeva per niente tranquillo. E poi iniziava a fare freddo, e lei non aveva nemmeno una giacca sopra quel vestito. Con la mano fece scorrere il telefono da destra a sinistra, illuminando una fetta di alberi. Si addentrò di più nel boschetto, senza preoccuparsi di essere silenzioso. «Nadia, sei qui?»
Fece un giro su se stesso di trecentosessanta gradi. Si strofinò una mano sui pantaloni per scaldarla, e iniziò a pensare di aver sbagliato luogo. Magari Nadia era andata diretta a casa, senza fare mezze tappe. Si voltò per tornare sul sentiero principale, quando sentì il rumore di sassolini calpestati. Subito ruotò il collo verso destra e in quel momento la vide: la ragazza era poggiata al lato di un tronco, le mani unite dietro la schiena. Con i piedi giocava a calciare i piccoli sassolini lontano da sé, e con lo sguardo fissava il prato, inespressiva.
«Cosa ci fai qui, Mattia?» gli domandò. Aveva una voce nasale ed era molto probabile che avesse pianto.
«Oh, non avevo nulla da fare e allora ho pensato "perché non andare a passeggiare nella pineta del campus di notte?"», rispose ironicamente. «Ti stavo cercando, no?»
«Se sono venuta qui è perché volevo stare da sola.» Nadia tirò su con il naso e sviò lo sguardo del ragazzo, ormai a poche spanne da lei.
Mattia rimase un attimo interdetto dalle sue parole, ma poi scosse la testa e l'abbracciò. «Ero preoccupato per te.»
Lei affondò la testa nella sua spalla e represse un singhiozzo, finché non decise di lasciarsi andare. «È stato così imbarazzante, Mattia.»
Mattia le accarezzò la schiena e cercò di tranquillizzare i suoi spasmi. «Per lui sì. Si è messo in ridicolo di fronte a tutti.»
«Lui... lui non mi aveva mai parlato così, prima d'ora. Eravamo, eravamo amici, ecco», balbettò, «e lui mi ha ripagato così.»
«Non si azzarderà più a parlarti in quel modo. Puoi scommetterci.»
«Non avresti dovuto intrometterti», singhiozzò in risposta lei.
Mattia la scansò quel poco che bastava per guardarla negli occhi con una profonda serietà. «Sarei intervenuto anche se ci fossero stati i miei genitori a guardarmi. E questo perché sei più importante di queste stronzate, Nadia. E vederti tentennare di fronte a quell'idiota non mi ha reso per nulla felice. Anzi, mi ha mandato proprio fuori di testa.»
Nadia ricambiò lo sguardo pensierosa. I singulti si erano un po' calmati, ma aveva ancora gli occhi gonfi di lacrime. «Forse ho sbagliato qualcosa, con lui. Forse aveva davvero ragione a urlarmi tutte quelle cattiverie in faccia.»
«Oh, non cominciare con le auto accuse adesso, ti prego!» sbottò lui, scacciando via le parole con la mano. «Il tuo unico errore è stato permettere a quel coglione di avvicinarsi così tanto a te.»
Lei annuì in silenzio e incrociò le braccia al petto. Poi abbassò lo sguardo a terra e sorrise freddamente. «Non riesco mai a fare niente di giusto... Con te ho sbagliato tutto, due anni fa. Con Diego ho sbagliato tutto. Adesso anche con Leonardo l'ho fatto. Inizio seriamente a pensare che il problema sia io.»
Mattia le afferrò la mano con delicatezza e la intrecciò alla sua. «Forse non ti è chiara una cosa. Io sono molto felice che tu abbia troncato il rapporto con quel tipo. Davvero molto felice, credimi. Quindi non essere troppo dura con te stessa.» Si strinse nelle spalle e le sorrise. «Dovresti solo stare più attenta a chi dai la tua fiducia.»
Nadia accennò il primo sorriso velato, spintonandolo leggermente sullo sterno. «Guarda che fai parte anche tu dei ragazzi che hanno tradito la mia fiducia.»
«Ma io sono più intelligente e indubbiamente più bello degli altri. Merito un posto speciale nella tua classifica. O sbaglio?»
Lei strinse le labbra e lo abbracciò. «Credo che al tuo ego farà bene un po' di beneficio del dubbio, sai?»
Mattia ricambiò la stretta e le sfregò le mani sulla schiena, gelata. «Hai freddo.»
«Mmm, non più di quanto abbia voglia di tornare a casa, ingozzarmi di dolci per la ripresa psicologica e dormire.»
«Ma hai anche freddo.» Si sfilò la giacca di dosso e la poggiò sulle spalle della ragazza.
«Grazie», rispose lei. «Di tutto.»
Lui le passò un braccio dietro alle scapole e l'avvicinò a sé. «Pensi sia ora di tornare a casa, Cenerentola?»
«Ne ho davvero bisogno.»
Insieme si avviarono a piedi verso l'uscita del Campus, avvolti nelle loro stesse ombre. Quando furono quasi arrivati alla sua palazzina, Nadia alzò lo sguardo su Mattia, che la teneva ancora salda al suo fianco.
«E adesso che si fa? Cioè, da domani. Credo che le cose siano cambiate di molto dopo stasera.»
Mattia annuì, assorto. «A domani ci penseremo.»
Nadia corrucciò le sopracciglia e l'osservò di sbieco. «Pensi che mi possa fidare di Anita?»
«E tu pensi che io mi possa fidare di Diego?»
Lei aprì la bocca per ribattere ma si trovò senza parole. «Touché.»
«Andrà tutto bene, vedrai», la rassicurò Mattia, prima di chinarsi per darle un bacio. «Buonanotte, Nadia.»
E Nadia ricambiò in silenzio. Ricambiò il bacio, la buonanotte, e la promessa di restare uniti. Di amarsi e restare uniti.
Angolo dell'autrice.
Ed ecco il secondo capitolo ad essere stato pubblicato nel 2017! Rinnovo gli auguri anche a coloro che non li abbiano letti su Hybrid. Spero che quest'anno vi porti tanta gioia... come questo capitolo aggiornato completamente a sorpresa e voluto dalle splendide ragazze del gruppo di Whatsapp (che, ripeto per la millesima volta, è sempre aperto a ospitare new entry!) Ma non vi abituate a questi capitoli così ravvicinati :P
Oltre alla gioia del capitolo a sorpresa, c'è anche la gioia dei Nattia, che vi regalano una splendida e dolce scena insieme. Che sia arrivato il momento della felicità per loro?
Ma... nel prossimo capitolo l'atmosfera cambierà. E tornerà il personaggio più temuto della storia. Godetevi le gioie adesso ;)
Baciii
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Tutto quello di cui ho bisogno
RomanceQuando Nadia ha lasciato Roma per tornare al paese natale, si è portata dietro un cuore spezzato e tanta fragilità. Dopo molte difficoltà a integrarsi in una metropoli ostica e dopo una storia d'amore finita male, le sue barriere sono crollate, lasc...