cap5

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Alle 10 e mezza di giovedì mattina Zayn Malik stava guidando la sua Renger Rover nera,era diretto a Grendeville,una piccola cittadina distante un'ora e mezza da casa sua,dove si trovava l'orfanotrofio dove avrebbe rivisto sua figlia.

Erano circa quaranta minuti che guidava,ed era stanco,gli si chiudevano gli occhi,erano giorni che non riusciva a dormire per più di cinque ore di fila,aveva provato a prendere delle tisane e delle pillole che lo aiutassero ad avere sogni più tranquilli,ma non avevano migliorato affatto la situazione. Era stressato,e lo sapeva,gli avrebbe fatto davvero bene una vacanza alle Maldive o ai Caraibi magari,ma l'unica cosa a cui riusciva a pensare in quel momento era che tra meno di venti minuti avrebbe rivisto sua figlia.

La morte di Gyne l'aveva sconvolto,e tanto anche. Non era pronto per fare il padre,e lo sapeva ,come lo sapeva sua madre,lo sapeva Gyne e anche Bella l'aveva intuito,data la sua assenza.
Ma voleva provarci,sarebbe stato difficile,sarebbe stato un cambiamento radicale nella sua vita,una figlia di sedici anni,avrebbe sconvolto tutta la sua vita,e lui non aveva la più pallida idea di come comportarsi. Per fortuna era ancora giovane,aveva appena 24 anni,si ricordava ancora i suoi quindici anni,almeno quello poteva essere un aiuto.

Com'era possibile avere una figlia adolescente a quell'età? Beh era difficile si,ma non impossibile,Gyne e Zayn erano amici,che da piccoli avevano frequentato compagnie sbagliate,che li avevano portato a compiere atti sbagliati.
Quando Bella nacque, Zayn,non la poté neanche tenere in braccio. La vide per la prima volta a sedici anni,fu quello il giorno in cui seppe il nome di sua figlia,non era un nome inglese e sapeva che Gyne aveva origini italiane,ma quando seppe come si chiamava, quel nome gli piacque,e tanto anche.
La seconda volta che vide sua figlia fu quando lui aveva diciotto anni e l'ultima volta fu a vent'anni,non ci aveva mai parlato,non aveva mai sentito la sua voce,ne visto i suoi occhi, la famiglia di Gyne era contraria a ciò,era colpa sua se la loro adorabile bambina di appena 10 anni era rimasta incinta.
Ma ormai erano un paio d'anni che i signori Parker erano tornati a vivere in italia,ed adesso avrebbe potuto vedere da vicino viso di sua figlia,i suoi occhi,avrebbe potuto stringerla tra le sue braccia e guardarla dormire.

Scese dalla macchina,ormai era arrivato a destinazione,entrò nell'orfanotrofio,si guardò attorno ma non vedeva nessuno che fosse disposto ad aiutarlo,prese il telefono,chiamò Meredith,la quale le disse di entrare nella mensa ed aspettarla li,dove sicuramente avrebbe incontrato suor Maria.
Ed infatti appena l'uomo varcò la soglia della cucina suor Maria lo riconobbe,Meredith le aveva mostrato alcune sue foto, le aveva detto che lavoro faceva,quindi per lei non fu difficile intuire che quell'uomo : alto, bello e dai capelli scuri fosse il padre di Isabella Parker.

"Salve,lei è il signor Malik? chiese  suor Maria avvicinandosi a Zayn. Lui annui e guardò la donna,chiedendosi chi fosse.

"Sono suor Maria,sta aspettando Meredith vero?" chiese di nuovo la donna bionda

"Si,mi ha detto che di aspettarla qui" ed in quell'esatto momento Meredith Osbourne in tutto il suo splendore ,varcò la soglia della mensa .
Indossava una gonna corta,fin troppo a parere di suor Maria,che lasciava in bella vista le sue lunghe gambe,ed una camicetta bianca,simile a quella del giorno precedente,su cui cadde,per troppo tempo,lo sguardo di Zayn.

"Buongiorno"esordì la donna,stringendo prima la mano di suor Maria e poi quella di Zayn,il quale pensò che quella donna fosse davvero bellissima peccato solo per la voce,davvero troppo acuta.
"Bene visto che siete qui entrambi possiamo trasferirci nello studio,per procedere con l'affidamento,Isabella ci aspetta già li con tutte le sue cose"disse suor Maria .

I due annuirono,e cominciarono a camminare nella stanza dove il giorno prima Maria e Meredith si erano incontrate.

Isabella Parker stava aspettando l'arrivo di suo padre seduta su una piccola sedia blu,non aveva passato una bella nottata,aveva avuto troppi incubi,finché alle quattro del mattino non riprovó neanche ad addormentarsi,in momenti come quelli era abituata a chiamare David,ma ci aveva provato già tre volte e non aveva risposto.
Non voleva chiudere di nuovo gli occhi,gli incubi sarebbero tornati,e non poteva sopportarne un altro ancora,ogni volta che si risvegliava dal sogno,il suo cuore batteva forte,ed il dolore al petto aumentava sempre di più.
David era in grado di calmarla, era in grado di farle affievolire quel dolore al petto,così riprovò a chiamarlo per una quarta volta,ma non aveva risposto neanche quella volta e lei non voleva passare un altro minuto in quella stanza,uscì attraversò il lungo corridoio,fino ad arrivare alla camera da letto di suor Maria.
Bussò alla sua porta, e non appena la donna aprì,Bella realizzo che quelle era la seconda volta che vedeva i lunghi capelli biondi di suor Maria,questa non appena vide la ragazza si affrettò a farla entrare e dopo che entrambe si furono sedute sul letto,Maria chiese ad Isabella cosa ci facesse in camera sua alle 4 e mezza del mattino. Bella le raccontò degli incubi,del dolore che sentiva ogni volta che chiudeva gli occhi e rivedeva sua madre,ed infine le chiese se per quella notte avesse potuto dormire in sua compagnia.
Quando Bella ebbe finito di raccontare tutta la faccenda il cuore di Suor Maria si riempì di tristezza,ma era comunque felice che avesse scelto di aprirsi con lei. Isabella le aveva già confidato dei troppi incubi che affrontava ogni notte,ma non le aveva mai raccontato cosa accadesse nei suoi sogni,non sapeva che rivedeva sua madre morire, non sapeva quanto fosse profondo il dolore che la ragazza sentiva.
Alla fine suor Maria dormí,anche se per poche ore,accanto ad Isabella.

Il mattino seguente alle otto spaccate Bella era in camera sua a sentire David che si scusava per non averle risposto,troppo addormentato per sentire il telefono,il ragazzo chiese per la trentesima volta a Bella come stesse e questa si limitò a dire che era agitata,gli raccontò che la scorsa notte aveva dormito con suor Maria perché da sola non sarebbe mai riuscita ad addormentarsi. David si sentì enormemente in colpa,la ragazza che più amava aveva bisogno di lui e l'unica cosa che lui era stato capace di fare era stata russare come un ghiro,chiese di nuovo scusa a Bella,e questa gli ripetè,per la milionesima volta,che doveva smetterla di scusarsi.

Due ore dopo aver finito di parlare con David,Bella era scesa nel piccolo studio ad aspettare di vedere per la prima volta suo padre. Da piccola fantasticava su che aspetto lui potesse avere,se lo immaginava alto, e con i capelli scuri,ma crescendo aveva capito che suo padre sarebbe anche potuto essere basso come un tappo,con i capelli verdi o blu,lei non l'avrebbe comunque mai visto. Ma si sbagliava,a momenti sarebbe entrato da quella porta l'uomo che aveva contribuito alla sua esistenza,era agitatissima,le sudavano le mani ed il cuore le batteva forte dentro il petto,da una parte non vedeva l'ora di incontrare suo padre,ma dall'altra sperava ancore che quel momento non arrivasse mai che quel momento non arrivasse mai.

Pochi secondi più tardi Suor Maria aprì la porta della studio,vide Isabella che era seduta su una sedia blu,le dava le spalle "Balla" la richiamò la donna,la ragazza non voleva girarsi,non era ancora pronta per un confronto.
Suor Maria,la richiamò una seconda volta,ed allora Bella fu costretta ad alzarsi dalla sedia,si girò vedendo suor Maria con al suo seguito Meredith e suo padre,il tanto atteso momento era arrivato.
Bella vide Zayn e Zayn vide Bella.
La mora si rese conto che lui non era minimamente come se lo era immaginato in tutti quegli anni,era alto e moro,quello si,ma non pensava potesse avere tutti quei tatuaggi,quei tratti così delicati,ed essere tanto attraente.

Il pensiero di Zayn fu diverso da quello della figlia. La prima cosa che notò furono gli occhi,identici ai miei,pensò Zayn,sua figlia era bella,incredibilmente bella. Non aveva gli occhi azzurri della madre ne i suoi ricci capelli biondi,ma era comunque bellissima,anche più di Gyne,non era il solo a pensarlo,anche Meredith la prima volta che aveva visto Isabella si stupì di quanto potesse essere carina la ragazza.
Suor Maria era rimasta in piedi,a godersi il primo sguardo di padre e figlia,ma l'atmosfera cominciava a diventare pesante,e non era quello che lei  voleva accadesse"Vogliamo procedere?"esordì la donna "ma certo"disse Meredith,tirando fuori le carte da far firmare a Zayn.

Quindici minuti più tardi Zayn aveva letto e firmato tutti i fogli che Meredith Osbourne gli aveva messo davanti,i quali dicevano essenzialmente che : Il cognome di Bella era cambiato da Parker in Malik,poiché aveva sempre avuto il cognome della madre,e che la ragazza sarebbe stata sotto la sua custodia fino a che non avesse compiuto diciotto anni.
"Fa la brava d'accordo? Non combinare troppi guai assieme a David,e salutalo da parte mia appena lo rivedi"disse suor Maria che era intenta a stringere Isabella in un forte abbraccio,sapevano entrambe che dopo quella volta non si sarebbero più viste,volevano almeno salutarsi per bene.

"Prenditi cura di te" Disse ancora Maria, e dopo averle dato una risposta affermativa,ed averla abbracciata un'altra volta Isabella salì in macchina con suo padre,diretti verso casa di quest'ultimo.

Dad Malik?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora