Cap 43

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"Non è che vuoi il caffè al posto del latte stamattina ?" mi chiese Zayn versando il liquido bianco nella tazza blu.

7:45 secondo giorno di scuola, fantastico .

"No" risposi, non riuscivo neanche a tenere gli occhi aperti . Bevvi la bibita calda al gusto di Nesquik e poi Zayn mi trascinò in macchina. Era un miracolo che fossi riuscita a vestirmi .

"Non voglio andare a scuola Zayn!" mi lamentai durante il tragitto.

"E chi è che è mai voluto andare a scuola Bella ?" mi rispose svoltando a sinistra .

"Oggi devo anche pranzarci !"

"Dai su con la vita! Potessi tornarci io a scuola " mi disse con voce allegra, ormai eravamo davanti all'entrata della scuola. Scherzava?

"Non sei abbastanza vecchio per dire questa frase Zayn"

Scoppiò a ridere "Mia madre lo diceva a me, volevo tirarti su il morale"  assottigliai gli occhi e sbuffai sonoramente. Mi augurò una buona giornata  e prima di scendere dalla macchina mi lasciò un bacio sulla testa ,poi sfrecciò via.

"Isabella!" una voce mi richiamò, mi voltai incontrando un sorriso smagliante contornato da due fossette e  due occhi color caramello, Drake  . Agitava un braccio su e giù convinto che non lo avessi riconosciuto.

"Ciao"  lo salutai quando me lo ritrovai a pochi centimetri di distanza, stava parlando con dei suoi amici prima di venirmi in contro. Lì vedevo da lontano erano sei o sette ,appoggiati su un muretto nel cortile a qualche metro da me. Spostai lo sguardo su Drake, ma riuscivo benissimo a sentire i loro sguardi pungenti su di me.

"Ehi, buongiorno " mi salutò sempre con quel brillante sorriso "Ti avevo detto che ti avrei accompagnato in orario oggi no ?" mi disse con un sorriso.
Qui le cose erano due:

O ero la persona più simpatica del mondo, la più facile con cui iniziare un discorso, tanto che uno dei ragazzi più belli della scuola mi riempisse di attenzioni, oppure questa storia del tutor faceva guadagnare una quantità smisurata di crediti.

Bha , non lo saprò mai.  

"Hem... si grazie " risposi scrollando la testa .
"Beh io mi sono portato già avanti con il lavoro ed ho memorizzato le tue prossime lezioni,  alla prima ora hai filosofia, quindi faremmo meglio a sbrigarci"  disse tenendomi aperta la porta per entrare. 
"Oh quasi mi dimenticavo " fermò i suoi passi davanti ad una schiera di armadietti  "Il tuo è il 115, ieri Patty mi ha dato la chiave, ho scordato di dartela "mi disse, porgendomi l'oggetto metallico . 

"Ah"

Si, stava con me per la mia simpatia ed empatia certo.

"Beh, il mio è proprio davanti al tuo" me lo indicò, ancora sorrideva . "Comunque la tua classe è questa qui " continuò, indicando la prima aula davanti a noi, mi sporsi per vedere meglio e notai che il professore già era in classe .

E come se mi avesse letto nel pensiero "Oh se te lo stessi chiedendo si, lui è già dentro e sta correggendo dei compiti, probabilmente sta mettendo quanti più due possibili " mi disse, eravamo davanti al suo armadietto adesso, stava prendendo un paio di quaderni. 

"Beh siete grandi amici eh ?" gli dissi ironica appoggiandomi con la schiena "Lo scorso semestre voleva bocciarmi per essere entrato in ritardo di venti minuti "

"Solo per un ritardo voleva bocciarti ?" gli chiesi sbarrando gli occhi, ci stavamo avviando verso la classe .
"Già, mi ha preso di mira per un anno intero è stato un vero incubo " continuò poi .
"Vabbè senti io vado che ho lezione dall'altro lato della scuola, ma prima-" si bloccò prendendo il mio zaino e la chiave del mio armadietto aprendolo .

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