Dad Malik?

Cap36

"Da sempre, ho sempre saputo di te e mi sono sempre chiesto come fosse stato possibile concepire una figlia a quell'età, me lo sono chiesto ogni giorno della mia vita per dodici anni fino a che semplicemente ho smesso. Ho smesso di cercare di trovare una spiegazione plausibile e l' ho accettato . Ma sia io che tua madre eravamo troppo piccoli per renderci conto di quello che stava accadendo attorno a noi, eravamo dei ragazzini per questo quando tu nascesti le cose si complicarono ancora di più" . 

Si ferma ,per riprendere fiato suppongo, e in quei brevi secondi la mia mente corre alla velocità della luce, elabora così tanti pensieri che io stessa quasi non riesco a comprenderli fino in fondo. Finalmente sto per scoprire la verità, tutta la verità. Quella che mi è stata sempre negata e mai raccontata, il cuore comincia a battere fin troppo velocemente, sembra voler uscire dalla gabbia toracica e per un attimo prendo in considerazione l'idea di fermarlo.

Di fermarlo, di chiedergli di smetterla, di tacere perché ho paura di quello che sto per sentire, di quello che per qualche ragione neanche la persona che ho amato di più al mondo a mai voluto raccontarmi. Di ciò che per me è sempre stato un mistero e che, dopo uno svariato numero di anni, ho creduto rimanesse tale, per sempre.

Ma adesso, adesso sono vicina alla verità, sono vicina a capire il perché non ho mai avuto un padre, perché non sono stupida, ed è vero che posso aver frainteso  mille gesti, mille momenti, ma arrivata a questo punto, dopo giorni passati in sua compagnia, dopo aver conosciuto la sua famiglia, aver visto i suoi amici , aver trascorso tutto questo tempo con lui una cosa l'ho capita : Se Zayn non mi è stato accanto in tutti questi anni non è stata interamente colpa sua.

Zayn stringe la presa sulle mie spalle, per farmi stare ancora più vicina a lui, per darmi ancora più sicurezza ed in un batter d'occhio ricomincia a parlare  "I nostri genitori, i miei e soprattutto quelli di Gyne ,non sono mai stati favorevoli alla nostra amicizia, per questo non appena fu possibile ci trasferimmo lontano da voi e per moltissimi anni io non vidi più né te né tua madre".

Ad ogni sua parola il nodo nello stomaco si stringeva sempre di più " Verso i quattordici anni tua madre mi scrisse per la prima volta ed ovviamente  mi parlò solo ed esclusivamente di te. Non so bene cosa la spinse a fare la prima mossa , cosa la spinse a cercarmi per prima , ma gliene fui grato, ed ancora adesso ricordo a memoria tutte le parole che usò per descriverti.  Ricordo che mi raccontava di come crescevi  in fretta, di quanto fossi così simile a lei ed allo stesso tempo così diversa, mi raccontava dei tuoi occhi, identici ai miei, così come i capelli, della tua voce così squillante e allo stesso tempo calma e pacata . Mi raccontava di tutte le idee che avevi e dei giochi più assurdi  che ti inventavi quando eri da sola, nella tua cameretta e credevi che nessuno ti vedesse. Della tua passione per le sirene, dei tuoi incubi più frequenti e di tutte le domande che ti ponevi senza trovare mai una vera risposta. Mi raccontava di come  prestavi attenzione ad ogni più piccola azione , ad ogni più piccolo dettaglio "

"La cosa andò avanti così per un po' parlavamo quasi ogni sera e lei mi mandava spesso foto di te , finche verso i sedici anni venni a trovarti, vennì da te . Ovviamente eri piccola e quell ' attimo in cui ti vidi fu troppo breve perché tu riesca a ricordarlo "

Ed a quelle parole mi blocco, mi blocco totalmente e per un attimo mi manca anche l'aria , ma mi riprendo appena il pensiero più scontato varca la mia mente.

"Quindi all' orfanotrofio non è stata la prima volta " penso, ma solo dopo , quando alzo lo sguardo per incontrare il suo lo vedo annuire ed allora capisco di aver dato voce ai  miei pensieri.

"Ma non fu neanche la seconda, ti rividi quando avevo diciotto anni e una terza a vent'anni " dice ed allora mi acciglio e cerco di capire, di cercare nei miei ricordi un ragazzo alto con  carnagione scura e capelli corvini, ma niente eppure avrei dovuto ricordarlo non ero così piccola, soprattutto la terza volta.